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In pensione: possibili vie d'uscita

    In pensione: possibili vie d'uscita

    Il 2021 per molte lavoratrici e lavoratori sarà anche l’anno delle scelte in materia di pensioni. Quota 100, Opzione donna e Ape sociale sono al capolinea e potrebbero cessare il 31 dicembre 2021.
    È quanto mai urgente e determinante avere un quadro aggiornato e completo della propria situazione contributiva per prendere le giuste decisioni.
    Analizziamo qui di seguito le possibili vie d’uscita, sapendo che ciascuno di noi ha una carriera lavorativa diversa e quindi la miglior soluzione va cercata caso per caso, tenendo in considerazione tutte le esigenze, non solo lavorative.

    Pensione Quota 100
    È possibile utilizzare questa uscita pensionistica se si hanno 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contribuzione. I requisiti devono essere maturati entro e non oltre il 31/12/2021 in quanto la prestazione non è stata rinnovata per i prossimi anni. Rimane la possibilità di potervi accedere, così la norma ad oggi prevede, anche successivamente ma solo unicamente per coloro che hanno maturato o matureranno i requisiti entro il 2021, fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

    Opzione donna
    Sia le donne lavoratrici del settore pubblico che del settore privato, possono accedere alla pensione con 58 anni di età anagrafica e 35 anni di contribuzione, con una finestra di attesa di 12 mesi prima di percepire il primo pagamento pensionistico. Per le lavoratrici autonome invece l’età richiesta è di 59 anni, con una finestra di 18 mesi. Il requisito anagrafico e contributivo, attualmente, deve essere raggiunto entro il 31/12/2020.

    Ape sociale
    Insieme ad Opzione donna, anche l’Ape sociale potrebbe non avere una proroga per il 2022. Le condizioni per accedere a questa prestazione è avere almeno 30 anni di contribuzione versata ed essere titolari di un’invalidità pari o superiore al 74%; oppure avere un parente di primo grado convivente titolare di legge 104; o essere disoccupato e avere terminato l’intera prestazione Naspi da almeno 3 mesi; o avere 36 anni di contribuzione con i lavori faticosi e usuranti.

    Pensione anticipata
    Rimarrà in vigore anche per il 2022 la possibilità di andare in pensione con i 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne, e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Una volta raggiunto tale requisito contributivo, bisognerà attendere 3 mesi di finestra.

    Anzianità anticipata contributiva
    Coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31/12/1995 potranno accedere alla pensione se avranno raggiunto 20 anni di contribuzione, 64 anni di età anagrafica con un importo di pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

    Pensione per i lavoratori precoci
    Potranno accedere alla pensione con 41 anni di contributi coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contribuzione prima dei 19 anni di età anagrafica e sono titolari di un’invalidità civile pari o superiore al 74%, oppure conviventi con un parente titolare di Legge 104, o disoccupati che hanno terminato di usufruire dell’indennità Naspi da almeno 3 mesi, o che svolgono un lavoro gravoso.

    Pensione lavoratori usuranti
    I lavoratori che stanno svolgendo da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, oppure per metà della loro vita lavorativa, un lavoro definito usurante, potranno accedere alla pensione con almeno 35 anni di contributi e 61 anni e 7 mesi di età anagrafica.

    Fondo esuberi o contratto di solidarietà
    I fondi di solidarietà sono stati introdotti dalla riforma Fornero nel 2012, forniscono degli strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa dei lavoratori dipendenti di aziende dei settori non coperti alla normativa in materia di integrazione salariale. È previsto che i fondi possano erogare un assegno straordinario al reddito che permette al lavoratore di anticipare la pensione per un minimo di 5 anni e un massimo di 7 anni.

    Contratto di espansione
    Il contratto di espansione è rivolto alle aziende di grandi dimensioni e in questo ambito ci saranno a breve novità. Questo contratto permette di accompagnare alla pensione i lavoratori ai quali mancano almeno 5 anni per maturare il diritto alla pensione anticipata o a quella di vecchiaia ordinaria.

    Isopensione
    L’isopensione è una particolare forma di anticipo pensionistico introdotta sempre dalla riforma Fornero. I lavoratori dipendenti di aziende che occupano in media più di 15 dipendenti, hanno la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro fino ad un massimo di 7 anni rispetto all’età pensionabile o al raggiungimento del requisito contributivo per la pensione anticipata.

    Pensione di vecchiaia
    La pensione di vecchiaia potrà essere richiesta con almeno 20 anni di contribuzione e 67 anni di età anagrafica.

    Una consulenza personalizzata
    Gli operatori del Patronato ACLI sono a tua disposizione per una consulenza previdenziale personalizzata e per assisterti in tutte le fasi di presentazione della domanda di pensione, perché nulla va lasciato al caso. Trova la sede più vicina nella tua provincia e contattaci via telefono o via email, oppure prenota un appuntamento: ti aspettiamo!

    Katia Marazzina
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    Doppia CU e cassa integrazione: modello 730 obbligatorio

      Doppia CU e cassa integrazione: modello 730 obbligatorio

      Doppia CU per i lavoratori percettori della cassa integrazione: è obbligatorio presentare il modello 730/2021.

      L’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi 2021 non riguarderà tutti i lavoratori in cassa integrazione, ma soltanto coloro che hanno beneficiato del pagamento sia da parte del datore di lavoro che dell’INPS o dei Fondi Bilaterali.

      In tal caso, il lavoratore si troverà a percepire una doppia certificazione unica, il modello CU 2021, e ambedue le dichiarazioni ricevute saranno necessarie ai fini della messa a punto del modello 730/2021.

      Tutti i lavoratori che, nel corso dell’anno, hanno avuto più di un sostituto d’imposta, sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.

      La stessa regola si applica, in specifici casi, anche a chi ha percepito importi a titolo di cassa integrazione o FIS.

      In tal caso, verranno infatti rilasciate due certificazioni uniche:

      • il modello CU dell’INPS, da scaricare online sul portale dell’Istituto, necessario per certificare i redditi percepiti a titolo di cassa integrazione;
      • il modello CU relativo ai redditi da lavoro dipendente erogati da parte del datore di lavoro, necessario per l’appunto per la certificazione dei redditi da lavoro dipendente erogati dal datore di lavoro.

      Secondo i dati diffusi dall’Istituto, si troveranno di fronte al doppio binario per la certificazione delle somme percepite ben 16.336.902 lavoratori che, nel corso del 2020, hanno percepito la cassa integrazione con pagamento diretto da parte dell’INPS.

      COME PRENOTARE APPUNTAMENTO

      1.Se sei già CLIENTE CAF: Contattaci al numero telefonico 0422 56228. E' il sistema di prenotazione automatica degli appuntamenti per richiedere il modello 730/2021, una piattaforma evoluta con la quale i nostri clienti possono prenotare un appuntamento per 730/2021 con pochi clic in autonomia evitando code telefoniche. L'appuntamento per il modello 730/2021 verrà fissato dal sistema automatico nella nostra sede Acli in cui è stata fatta l'ultima pratica di Caf.

      2.In alternativa telefona alla sede di Caf Acli della provincia di Treviso per te più comoda e fissa appuntamento direttamente con l'operatore. Vedi indirizzi e recapiti delle nostre sedi a questo link >>>

      3. Se invece sei iscritto al portalve www.cafacli.it (nella sezione mycaf) puoi scegliere l'appuntamento in autonomia e inviare anche i documenti.

      4. abbiamo anche attivato una procedura per gestire il modello 730 da remoto per consentirvi di trasmetterci la documentazione necessaria senza spostarvi da casa in questo periodo di emergenza dovuta al virus Covid-19. E' necessario accedere al portale https://areapersonale.mycaf.it/myCAF20 . Basta iscriversi per poter, comodamente da casa, caricare tutti i documenti necessari per il 730 direttamente nella propria area riservata di mycaf per essere assistito da un operatore fiscale esperto che comunicherà successivamente la modalità per il ritiro.

      Una volta prenotato l’appuntamento prepara tutti i documenti necessari per il modello 730. Vedi l'elenco a questo link >>>

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      Anche le Acli al prossimo Festival Biblico

        Anche le Acli al prossimo Festival Biblico

        Anche le Acli del Veneto partecipano e patrocinano due dei più importanti appuntamenti del prossimo festival biblico 2021.

        Sabato 26 giugno ore 9.30, Chiostro del Palazzo Vescovile, Vicenza
        UGUAGLIANZA, DISUGUAGLIANZA
        La prospettiva dell'economia

        con Alessandra Smerilli (economista, Sotto-Segretario presso il Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale), Andrea Garnero (economista del lavoro presso la Direzione per l'Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell'OCSE a Parigi). Porta i saluti introduttivi Carlo Cavedon, presidente Acli Vicenza. Modera Giorgio Zanchini.

        Un’economia fondata sulla carità e sulla fratellanza è il tema dell’enciclica Fratelli tutti, ma è sempre di più una questione centrale dell’analisi economica, anche nella versione più classica. La visione un po’ semplicista di una scienza economica fondata esclusivamente su un homo oeconomicus che massimizza il proprio guadagno in un mondo in concorrenza perfetta non riflette lo stato attuale della ricerca di settore.

        Sempre di più, l’economia si occupa di mercati che sono strutturalmente imperfetti e in cui gli “agenti” (persone e imprese) non si preoccupano solo di massimizzare la propria utilità.

        Uno scenario peraltro aggravato dalla pandemia che ha messo in evidenza il divario economico, digitale e di accesso alle informazioni tra le persone. Le questioni della fratellanza, che in economia si possono legare in particolar modo alle questioni distributive e di disuguaglianza, fanno sempre più parte della ricerca economica ed è per questo che abbiamo sentito l'urgenza di porre la questione al centro del dibattito della XVII ed. del Festival Biblico.


         

        Venerdì 25 giugno ore 18, piazza Ceneda, Piazza papa Giovanni Paolo 1, Vittorio Veneto
        AMICIZIA SOCIALE
        Dialogo fra un economista e una filosofa sull’Enciclica Fratelli tutti

        con Roberta De Monticelli (filosofa), Giacomo Costa (economista, saggista). Porta i saluti introduttivi Alessandro Pierobon, presidente Acli Treviso. Introduce Elena Casagrande.

        Di cosa parla la Fratelli tutti? Parla forse meno di Dio e dell’anima, che di un mondo misurato in lungo e in largo dai piedi di questo papa, un mondo di cui gli sono rimaste nell’orecchio tutte le grida e i lamenti, le parole smozzicate di quelli che si sono lasciati strappare l’anima, la cultura, la lingua, e il silenzio di chi affoga, ma anche il brusio informe e indiscreto dei social. Il dialogo parlerà dell’uno e dell’altro Francesco, del filo che li unisce e delle cose che li separano, dell’effetto della parola di questo papa su chi non è “di dentro” ma prova ad ascoltare.

        Si affronterà il contesto delle encicliche ed in particolare della Rerum Novarum; l’Economia Politica e due grandi dottrine cristiane: la terra come dono collettivo e il decreto di Graziano.

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        Vaccino Anti Covid: come fare se l'assistente familiare lo rifiuta

          Vaccino Anti Covid: come fare se l'assistente familiare lo rifiuta

          Ad oggi, la vaccinazione contro il coronavirus non è obbligatoria per la popolazione generale.

          Tutta la categoria dei lavoratori domestici tra cui gli assistenti familiari, potrà vaccinarsi seguendo l'andamento della fase vaccinale in atto, in base all'anno di nascita a cui si appartiene. 

          Nel caso in cui i collaboratori domestici addetti all'assistenza, scegliessero di non sottoporsi al vaccino contro il Covid-19 e il datore di lavoro le giudicasse non più idonee alla propria situazione familiare, il rapporto di lavoro potrà essere interrotto.

          Il rifiuto del vaccino da parte del lavoratore, potrebbe portare il datore di lavoro e i caregivers familiari a temere di non riuscire più a garantire una certa protezione per il proprio assistito.

          Ricordiamo infatti che il blocco dei licenziamenti non si applica alla categoria dei lavoratori domestici, pertanto il datore di lavoro potrà chiudere il contratto domestico per licenziamento, senza esplicitare una motivazione. 
          Per il licenziamento è necessario rispettare il periodo di preavviso previsto dall'art. 40 del CCNL che varia a seconda dell'anzianità di servizio.

          Qualora il datore di lavoro, giudicasse il preavviso lavorato come controindicato per la salute del proprio assistito a seguito del perdurare della scelta del lavoratore di non vaccinarsi, potrà interrompere il rapporto di lavoro in modo immediato, indennizzando economicamente il preavviso come indennità sostitutiva.

          Pe ulteriori informazioni contatta l'Uff. Lavoro domestico al n. 0422545226 oppure scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

          Fonte: Acli Service Treviso srl - Servizio paghe lavoratori domestici

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          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira