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Quali Acli oggi e domani?

    Quali Acli oggi e domani?

    Sperimentare, partecipare, innovare: le sfide per il nuovo anno
    AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA TESSERAMENTO 2015
    di Gianpietro De Bortoli, segretario di presidenza con delega alle politiche del territorio e coordinamento Circoli.

    Dovessi spiegare, oggi, cosa sono le Acli e soprattutto perché partecipare alla nostra vita associativa probabilmente direi che siamo uomini e donne con le nostre passioni, interessi, storie di vita anche molto diverse; che coltiviamo nel cuore e con energia l’amicizia e la fiducia; che desideriamo essere consapevoli di ciò che accade nel mondo e non vogliamo subire in modo passivo le scelte sociali, ambientali, politiche; che, infine, ci diamo la possibilità, gli spazi, le risorse per sperimentare, essere creativi, innovare.

    Tutti aspetti, questi, che ci permettono di essere protagonisti, da adulti, delle città che abitiamo, delle comunità che frequentiamo, del mondo che andiamo, insieme, a costruire.

    Direi anche che, nelle contraddizioni di un cambiamento dei tempi che ci fa sembrare superati ed inadeguati, in realtà, si evidenzia la più forte necessità della presenza aclista. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta accordata ai nostri servizi, la mobilitazione attorno ad alcuni problemi d’urgenza sociale, la rete e le collaborazioni costruite che gli enti pubblici e con tante realtà sociali, economiche, del volontariato, della chiesa.

    Sui temi del lavoro, del welfare, della cooperazione, della lotta alla povertà, della pace, della giustizia e della solidarietà cerchiamo di esprimere delle riflessioni, delle proposte ed anche delle esperienze concrete che possono realizzare il cambiamento. E’ evidente, a partire dal piccolo, dalla base, ma per mettere reali segnali di fiducia sul futuro.

    DIVENTA SOCIO ACLI

    Ancora un grande compito è lo slogan della campagna del tesseramento per il nuovo anno sociale delle Acli 2015. La tessera introduce i soci iscritti alle Acli in unsistema di servizi, organizzazioni, attività ed iniziative di promozione sociale che da sempre contraddistinguono l’associazione e che operano nell’assistenza e nella tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.

    E’ un’opportunità per trovare risposte alle questioni che ogni giorno le persone e le famiglie devono affrontare, in tema di fiscalità, welfare, lavoro… ma soprattutto per crescere e costruire relazioni, favorire percorsi coraggiosi di impegno e realizzare un futuro sereno.

    Collegata alla tessera Acli sono stipulate ogni anno diverse convenzioni  locali e nazionali di cui i soci possono usufruire.

     

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    Tagli ai Patronati: ecco come è andata a finire

      Tagli ai Patronati: ecco come è andata a finire

      Un milione di cittadini hanno firmato la petizione contro i tagli ai patronati. Alla fine la riduzione c'è stata, meno gravosa di quanto proposto all'inizio.

      di Fabio Chiesura, direttore Patronato Acli Treviso

      La Legge di Stabilità è stata approvata e con essa l’intervento sul finanziamento degli enti di Patronato. La formulazione finale indica il taglio al Fondo Patronati in 35 milioni di euro (invece dei 150 proposti), l’anticipo nel 72% (invece che il 40% iniziale), l’aliquota di prelevamento in 0,207%  (invece che 0,148%).

      Viene inoltre introdotta una “soglia di sbarramento” per la partecipazione alla ripartizione del Fondo Patronati pari all’1,5%: i patronati che non raggiungono quella soglia di produzione non potranno ricevere nulla dal Fondo. L’intento presuntamente è quello di arrivare ad avere una platea di Patronati più ridotta ma di dimensioni tali da garantire una più ampia copertura territoriale e una più alta capacità tecnica.

      In sostanza i tagli vengono ridotti ad un terzo rispetto all’ipotizzato. Questa riduzione è frutto della mobilitazione messa in atto, con la raccolta in un mese di oltre1 milione di firme sulla petizione “No Tagli”, con iniziative che hanno coinvolto i mezzi di comunicazione, con la pressione verso ed il coinvolgimento di esponenti politici locali e nazionali, con la presa di posizione contro queste misure da parte dello stesso Inps.

      Il fatto che soggetti per loro natura portati al dialogo con le Istituzioni Pubbliche si siano trovati costretti a minacciare la serrata e che il grido d’allarme sia stato ascoltato dal Parlamento conferma la giustezza della posizione dei Patronati.

      Fin dall’inizio il Ce.Pa. (Centro Patronati, il raggruppamento dei 4 patronati principali Acli, Inca, Inas, Ital, che da soli svolgono più dei due terzi dell’attività) aveva messo in luce che il taglio non era da intendersi “ai Patronati”, ma “ai diritti dei cittadini”. Si è inoltre tentato di fare chiarezza, spiegando che il Patronato è altra cosa rispetto ai Caf o ai Sindacati.

      La maggior parte dell’attività dei Patronati è gratuita e ciò è permesso dal meccanismo attuale del fondo. Esso è alimentato pro quota da tutti i lavoratori in Italia e finanzia le attività di patrocinio che rendono accessibili e fruibili i diritti di lavoratori e cittadini. Questo vuol dire che i Patronati per le attività previste dalla legge non chiedono nulla ai cittadini, che non sono costretti a pagare ma che al contrario possono, solo se vogliono, lasciare un contributo ai sensi dell’art. 13 L. 152/2001.

      Indebolire questo meccanismo vuol dire indebolire i diritti, mettere in dubbio la possibilità anche per i meno abbienti di vederseli riconosciuti senza doversi affidare a professionisti vari più o meno cari, magari per avere l’indennità di disoccupazione o l’invalidità civile.

      La formulazione finale mitigando i tagli consente di avere più tempo per riflettere sul tema del welfare. La speranza è che anche in sede di redazione dei decreti attuativi si tenga presente il fondamentale ruolo svolto dai Patronati nella realizzazione di quanto previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana ed in particolare dell’art 38 che recita:

      Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.”                                  

       

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      Un orto e un giardino biodinamico

        Un orto e un giardino biodinamico

        Un corso di agricoltura e giardinaggio. Lo organizza la Spiga d'Oro, supermercato di prodotti biologici, nei locali della adiacente caffetteria, in viale della Repubblica a Treviso.

        Il corso di svolgerà dalle ore 20.30 alle ore 22.30 a partire da giovedì 15 gennaio per quattro incontri.

        PRIMO INCONTRO: giovedi 15/01
        Introduzione al corso, presentazione partecipanti, cos'è la biodinamica, dove nasce.
        Applichiamo la biodinamica nel nostro orto giardino, differenza tra convenzionale, biologico e biodinamico.
        L'orto secondo natura, un approccio con una filosofia diversa, impariamo la pratica dell'osservazione.

        SECONDO INCONTRO: giovedi 12/02
        La progettazione dell'orto-giardino bio, esempi di pianificazione per la sua realizzazione.
        L'orto come organismo vivente in relazione con i vari regni.
        Il terreno, il compost la concimazione il rovescio e gli attrezzi da usare.

        TERZO INCONTRO: giovedi 12/03
        Come i ritmi della luna e delle costellazioni ci aiutano nei lavori dell'orto.
        I quattro elementi aristoteici e l'influenza cosmica.
        Semine trapianti potature e lavorazioni in base al calendario biodinamico.

        QUARTO INCONTRO: giovedi 16/04
        Applichiamo le consociazioni e le rotazioni.
        Piante amiche e nemiche, painte armoatiche e fiori nelle consociazioni.
        Acqua, un bene prezioso da saper dosare e gestire nell'orto-giardino.

        QUINTO INCONTRO: giovedi 14/05
        Curiamo il nostro orto-giardino in base ai regni.
        Controllo dei parassiti e dei funghi con l'aiuto di prodotti minerali e vegetali.
        I macerati decotti tisane e la loro preparazione e applicazione.

        Il costo di partecipazione al corso completo è di 50 euro.
        Le serate saranno guidate da Renato Tonon esperto nella progettazione e cura di orti e giardini biologici e biodinamici.

        PER INFORMAZIONI
        www.laspigadoro.org
        tel 0422 308677

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        Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

        Giorgio La Pira