Errore
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 508
Menu

USacli e Riforma del terzo settore

    USacli e Riforma del terzo settore

    "La Riforma del terzo settore riguarda anche lo sport, nonostante non se ne parli". Con queste parole Marco Galdiolo, presidente nazionale Us Acli ha aperto il convegno di approfondimento sul tema, che si è tenuto all'interno dell'ultimo consiglio nazionale Acli.

    Presente anche l'on Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro, che ha ricordato: "Il senso della riforma è arrivare ad identificare il perimetro dei soggetti appartenenti al 3 settore e le istituzioni chiamate a favorire l'autonoma iniziativa associativa dei singoli cittadini. Vogliamo che si crei un rapporto di trasparenza e chiarezza fra istituti pubblici e soggetti privati associati… Le associazioni sportive devono essere prese in considerazione dalla legge per la loro valenza sociale.

    Approfondisci con le relazioni e guarda le foto >>>

    Leggi tutto...

    T&L: volontariato in tutto il mondo!

      T&L: volontariato in tutto il mondo!

      Che cos’è il volontariato internazionale? Da questa domanda è nato l’incontro dello scorso 10 dicembre, svoltosi alle Acli provinciali di Treviso e organizzato da Ipsia Treviso (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli). All’evento è intervenuto Daniele Socciarelli, il coordinatore del progetto “Terre e Libertà”, incentrato sull’organizzazione di campi di animazione in Africa e nell’Est Europa.

      La giornata si è divisa in due parti: il pomeriggio era dedicato alla formazione dei ragazzi in servizio civile regionale, mentre la sera si è tenuto un aperitivo durante il quale sono stati presentati i campi di volontariato di Terre e Libertà.

      I servizi civili del progetto “Animatori di solidarietà. Tra scuola e territorio”, coordinato dal Centro di Servizi per il Volontariato di Treviso, hanno preso parte ad una formazione basata su uno dei concetti cardine dell’associazione Ipsia, il volontariato internazionale, che si concretizza nell’esperienza all’estero promossa da Terre e Libertà: tramite la metafora dello zaino e di tutti gli oggetti che esso contiene, i ragazzi hanno toccato con mano cosa significa decidere di partire e di impegnarsi in un’esperienza come questa.

      L’incontro serale, invece, è stato l’occasione per confrontarsi con i partecipanti sulle proprie esperienze di volontariato e sul campo estivo tenutosi in Moldavia l’estate scorsa presso l’orfanotrofio di Chişinau; grazie alle foto e alla lettura delle testimonianze dei volontari, i presenti hanno potuto immergersi in un’atmosfera diversa da quella di tutti i giorni, completamente nuova per alcuni, ma molto familiare per altri (il paese di origine di una delle signore intervenute è proprio Chişinau).

      La giornata si è conclusa con un momento di convivialità in cui si è brindato a questa iniziativa davanti a un ricco aperitivo.

      Leggi tutto...

      Al via il progetto "Non di solo pane vive l'uomo"

        Al via il progetto "Non di solo pane vive l'uomo"

        10 inserimenti socio lavorativi per persone senza fissa dimora o in grave stato di marginalità

        “NON DI SOLO PANE VIVE L’UOMO”

        Al via un nuovo progetto targato Acli Treviso. Finanziato con il 5X1000 è realizzato con la comunità di Sant’Egidio e Confcooperative.

        Da otto a dieci percorsi di reinserimento lavorativo e sociale, con altrettanti piani di azione individuali e borse lavoro o di formazione, per persone che vivono situazioni di marginalità. E’ questo, in sintesi, il progetto che le Acli provinciali di Treviso hanno deciso di attivare con le risorse del 5X1000 e che, dopo una prima fase di progettazione, è ora ai blocchi di partenza.

        “Da tempo ci stavamo confrontando con gli amici della Comunità di Sant’Egidio per capire quali iniziative potessero essere realmente sostenibili per i senza fissa dimora che loro incontrano nelle strade della nostra città – spiega Andrea Citron, presidente provinciale Acli -. Dopo alcune “prove di dialogo” abbiamo costruito questo progetto per creare una rete di sostegno formale attorno a coloro che per diversi motivi hanno fallito i percorsi di inserimento sociale proposti dai servizi del territorio”.

        Non si tratta tuttavia, solo di possibilità di “borse lavoro” concordate con il coinvolgimento di Confcooperative Treviso, ma in modo più ampio ed integrato, di aiutare alcune persone a riattivare le proprie capacità e le proprie risorse per una vivere quotidiano dignitoso. E ciò può significare brevi percorsi formativi, l’aggancio ad alcune attività aggregative, la risoluzione di questioni legali…

        “Abbiamo pensato, in via prioritaria, a coloro che faticano a restare in dinamiche progettuali strutturate con vincoli precisi; tra le caratteristiche di innovatività di questo progetto c’è senz’altro il tentativo di realizzare una forte azione di tipo relazionale su base volontaria, che permetta un accompagnamento personalizzato, capace di innescare fiducia, motivazione e dunque costanza”. Dunque, una rete di sostegno “a maglie fitte”, che preveda attività socio-assistenziali-aggregative, di formazione e di inserimento lavorativo, dopo una attenta valutazione delle capacità di ogni destinatario. Il coinvolgimento di tre tutor, impegnati su diversi fronti e coordinati tra loro, dovrebbe garantire questa “densa” relazionalità”.

        “Quando ci è stato chiesto di entrare in paternariato su questo progetto – spiega Filippo Conte, direttore di Confcooperative Treviso - ero preoccupato nel chiedere impegni alle nostre cooperative di inserimento lavorativo che si trovano a fronteggiare tantissime emergenze occupazionali in un contesto di mercato per loro molto difficile. Siamo stati piacevolmente spiazzati quando abbiamo trovato, da parte di alcuni cooperatori, capacità di ascolto e fattiva disponibilità progettuale”. 

        “L’idea di questo progetto – ribadisce Valerio Delfino della Comunità di Sant’Egidio – è quella di costruire una rete di associazioni e soggetti che insieme possano provare a dare una prospettiva diversa a persone che sono ai margini estremi della società e quindi una risposta che vuole andare oltre la semplice assistenza di prima necessità. Per la Comunità di Sant’Egidio questo significa non smettere di sperare un futuro diverso per i poveri che incontriamo tutte le settimane. Questa azione sociale e lavorativa permette di prevenire situazioni che possono altrimenti degenerare e di favorire una condizione complessiva di maggiore sicurezza. Senza contare che ciò significa anche una minore spesa per i comuni, per mense, ricoveri notturni, a livello sanitario e di contributi”.

        Gli altri partner del progetto sono il Patronato Acli di Treviso e l’associazione di volontariato Ipsia.

        Leggi tutto...
        Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

        Giorgio La Pira