Menu

“No vendita, no Iva”

    “No vendita, no Iva”

    Aggiornamento del 12 dicembre  2024
    In attesa della pubblicazione del decreto, le Acli accolgono con soddisfazione la notizia della proroga a gennaio 2026 dell’attuale regime di esclusione dall’IVA per le attività associative rivolte ai soci, prevista dal dl Milleproroghe deliberato lunedì dal Consiglio dei Ministri. Un segnale importante che dimostra attenzione verso le realtà del Terzo settore.
    Tuttavia, un anno passa in fretta. È fondamentale che il confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze riprenda già a gennaio, per addivenire alla soluzione strutturale proposta nei mesi scorsi, l’unica che garantisca la sostenibilità dell’associazionismo. La proposta avanzata come Forum del Terzo Settore e rilanciata dalla campagna “NO VENDITA, NO IVA” rappresenta l’unica soluzione per tutelare le attività associative senza contravvenire alla normativa europea, ma nel contempo senza mettere a rischio la libertà di associarsi senza ostacoli al condividerne gli oneri e le responsabilità. Diversamente oltre a caricare le associazioni di adempimenti simili a quelli di un’impresa, senza considerare la loro natura, si rischierebbe di compromettere la sopravvivenza di migliaia di realtà che costituiscono dei punti di riferimento per la socialità e la solidarietà delle comunità locali.
    Le Acli ribadiscono che la proposta presentata al Governo si inserisce in un quadro normativo già compatibile con l’Europa e invita a mantenere alto il livello di attenzione su una questione cruciale per il futuro del Terzo settore. La libertà di associazione e il diritto di autofinanziarsi non devono essere subordinati a logiche fiscali che ne minano di fatto l’essenza.
    >>>Clicca qui per approfondire

     “No vendita, no Iva” al Terzo Settore: rischio prima bocciatura in vista. Mettiamoci la faccia contro l’attacco alla libertà di associarsi.

    Le Acli tornano a rilanciare l’appello costruito insieme nel Forum del Terzo settore perché ci si muova fotografandosi col manifesto (qui la versione da stampare) per inviarlo ai parlamentari del proprio territorio.

    Deputati e senatori di diversi schieramenti hanno presentato l’emendamento proposto dalla campagna ma, stando alle risposte avute, pare che il Governo voglia farlo bocciare, almeno all’atto del voto delle modifiche al disegno di legge di conversione del decreto legge 155 previsto nei prossimi giorni al Senato.

    Né arrivano notizie positive su altri emendamenti presentati che chiedono la proroga dell’entrata in vigore della fine dell’esclusione Iva, in particolare su quello che la prevede per due anni, presentato dal presidente della Commissione Bilancio, il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini. Emendamenti analoghi o simili sono tra quelli della legge di bilancio, ma il silenzio del Governo si fa assordante.

    Tutto ciò nonostante l’emendamento Forum risolva alla radice i problemi ripristinando l’esclusione per le sole attività delle associazioni di Terzo settore rivolte ai soci dove non vi sia diretta corrispondenza tra contributi versati e costi sostenuti, annullando così le condizioni dettate dall’Unione Europea che obbligano ad essere soggetto Iva. E nonostante nelle norme attuali vi siano altri casi di esclusione, senza condizione alcuna, di soggetti non di Terzo settore.

    Giova anche ricordare che anche l’esenzione Iva prevista in sostituzione dell’esclusione non riguarda tutte le attività e prevederebbe costi e problemi di gestione elevati quali il registratore di cassa e l’organizzarsi per la fatturazione elettronica.

    Oltre a ciò l’obbligo Iva previsto da Gennaio rappresenterebbe una violazione della libertà associativa e dell’autonomia delle organizzazioni sancita nei principi fondamentali della nostra Costituzione perché l’esenzione, a differenza dell’esclusione, non è un diritto, ma dipende dalla volontà e dalle scelte dello Stato e ciò subordinerebbe allo Stato e alle maggioranze che ne dettano le norme la possibilità di svolgere la minima attività associativa delle organizzazioni, che ricordiamo si basa di fatto sulla condivisione delle spese tra soci.

    Basta con questa logica che non riconosce nei fatti l’autonomia delle formazioni sociali e sempre più la riduce a una possibilità non accessibile a tutti. Sottoporre la vita delle formazioni sociali alla volontà delle istituzioni è un attacco alla democrazia.

    Leggi tutto...

    Contratti luce e gas: un’arma in più contro le truffe. Le novità di gennaio

      Contratti luce e gas: un’arma in più contro le truffe. Le novità di gennaio

      Aggiornamento del 9 gennaio 2025

      La Lega Consumatori di Treviso ha realizzato un video che riassume i consigli della campagna “Difenditi così”, per sensibilizzare il consumatore sugli strumenti di difesa dai call center insistenti e aggressivi: clicca >>> QUI per vedere il video.

      Dal 1° gennaio 2025 ci sono state mportanti novità relativamente alla stipula di nuovi contratti di luce e gas e alla modifica di quelli già in essere. Vediamo insieme le principali:

      Le modifiche, finalizzate a garantire maggiori tutele e trasparenza ai consumatori, fanno riferimento alla delibera dell’ARERA 395/2024/R/COM e prevedono che:

      • per i contratti conclusi via telefono, il consenso sia valido solo se i clienti confermino di aver ricevuto tutta la documentazione con le condizioni contrattuali su supporto carteaceo o su un altro supporto durevole (ovvero uno strumento che permette a clienti di conservare le informazioni per un lasso di tempo adeguato alle finalità della comunicazione e di riprodurle esattamente come sono state trasmesse: degli esempi sono la comunicazione cartacea e quella elettronica, ndr);
      • i venditori abbiano l’obbligo di fornire ai clienti (oltre a quelle inerenti all’identità e ai recapiti dei venditori stessi, come già previsto, ndr) le informazioni relative ai mezzi di comunicazione elettronica che consentano lo scambio di messaggi scritti su un supporto durevole, indicanti data e ora della comunicazione, nel caso in cui la stipula sia avvenuta fuori dai locali commerciali oppure a distanza;
      • il diritto di ripensamento (diritto irrinunciabile che consente ai consumatori di sciogliersi dal vincolo contrattuale senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo, salve alcune eccezioni previste dal Codice del consumo, ndr)venga esteso da 14 a 30 giorni, nel caso di visite o escursioni commerciali non richieste da parte dei consumatori;
      • le comunicazioni relative alle modifiche delle condizioni contrattuali vengano fornite ai clienti su supporto durevole e in modo separatoda comunicazioni di diversa natura e dalle fatture, nel caso di variazioni unilaterali e rinnovi;
      • il venditore comunichi con un preavviso minimo di 3 mesi qualsiasi variazione unilaterale o rinnovo di contratto (1 mese solo nel caso di riduzione dei corrispettivi, ndr), pena il pagamento di unindennizzo automatico ai clienti;
      • la responsabilità relativa al rispetto del Codice di condotta commerciale e dei diritti dei clienti sia totalmente in capo ai venditori, anche con riferimento ai servizi di telemarketing e teleselling affidati a terzi, indipendentemente dalla tecnologia o dalle modalità organizzative adottate per promuovere e concludere i contratti.

      Un ventaglio di strumenti, questo, che permetterà di contrastare maggiormente le condotte fraudolente e di tutelare i consumatori!

      Per maggiori informazioni o consulenze puoi sempre rivolgerti alla Lega Consumatori contattando gli operatori ai seguenti recapiti:
      Lega Consumatori Treviso
      lunedì 14:30 – 17:30
      giovedì 08:30 – 12:30
      cell. 392/1012239
      Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

      Progetto di Informazione e Sensibilizzazione sui temi energetici per il Consumatore Veneto”

       

       

       

      Leggi tutto...

      Scegliere il fornitore dell'energia e del gas è sempre più difficile. Rivolgiti al Caf Acli!

        Scegliere il fornitore dell'energia e del gas è sempre più difficile. Rivolgiti al Caf Acli!

        Scegliere il fornitore dell'energia e del gas è sempre più difficile. Affidati a CAF ACLI, ti aiutiamo ad orientarti!
        Sul mercato libero operano tante società con tariffe differenti e con offerte sempre nuove.
        Per ottenere forniture di energia alle condizioni più adeguate alle tue esigenze, puoi rivolgerti al CAF ACLI
        Il tuo CAF ACLI oggi può accompagnarti al meglio anche nel mondo dell’energia.

        Prenota un appuntamento:
        Tel. 0422/1836144 (tasto 1)
        Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

        Leggi tutto...

        XXII Settimana Sociale della Diocesi di Vittorio Veneto

          XXII Settimana Sociale della Diocesi di Vittorio Veneto

          La XXII Settimana Sociale della Diocesi di Vittorio Veneto dal titolo Insieme. Una comunità che educa e si prende cura, si terrà dal 17 al 21 febbraio 2025.
           
          Programma degli eventi:

          Lunedì 17 febbraio
          • Ore 20:30 “La bellezza della fraternità: ricostruire la comunità alla luce di Fratelli Tutti” - Auditorium Toniolo, Conegliano

          Mercoledì 19 febbraio
          • Ore 18:30: Celebrazione della Santa Messa in ricordo del Beato Giuseppe Toniolo (Duomo, Pieve di Soligo).
          • Ore 20:30: “Le sfide della scuola: dalle nozioni alle relazioni” - Teatro Careni, Pieve di Soligo
           
          Venerdì 21 febbraio
          • Ore 20:30: “I volti della fragilità: verso una società inclusiva” - Sala del Campanile (dietro al Duomo), Oderzo

          In preparazione della Settimana Sociale, lunedì 10 febbraio alle ore 20:30 si terrà una lezione aperta sul tema "Al cuore della democrazia: una Repubblica fondata sul lavoro" presso la casa studente G. Toniolo a Conegliano.
           

          Leggi tutto...
          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira