Errore
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 508
Menu

Il corso di inglese finisce... ma dà appuntamento al prossimo autunno!

    Il corso di inglese finisce... ma dà appuntamento al prossimo autunno!

    Si è concluso il corso di inglese promosso dal circolo Acli di Vedelago!

    La conclusione era prevista per giugno, ma gli studenti si sono appassionati agli argomenti proposti, così le lezioni sono proseguite fino al 13 luglio.

    L’insegnante ha spinto i partecipanti a mettersi in gioco, sperimentando le conoscenze acquisite, e questo ha reso molto più dinamico l’apprendimento e soddisfatti i partecipanti, oltre ad aver creato un gruppo affiatato!

    Per gli studenti l’estate è tempo di vacanza, ma a settembre 2016 sono previsti nuovi corsi dedicati ai principianti, ma anche a chi ha già qualche conoscenza e vuole approfondirla; ogni comunicazione sarà visibile nel nostro sito.

     

    Leggi tutto...

    Terre e Libertà si parte!

      Terre e Libertà si parte!

      Il 18 e il 19 giugno a Bologna ha avuto inizio la formazione dei 125 volontari in partenza per il progetto Terre e Libertà 2016. La formazione è stata pensata come un momento informale in cui trasmettere il clima con il quale Ipsia lavora e il concetto del gioco come veicolo di trasmissione di contenuti e valori.

      Nella prima due giorni i volontari hanno avuto la possibilità di conoscersi e di conoscere IPSIA, in lavori di gruppo ed in plenaria. Inoltre hanno potuto sperimentare alcuni giochi da proporre nelle attività con i bambini.

      Nella seconda sessione, che si terrà sempre a Bologna il 9 e il 10 luglio,  si lavorerà principalmente divisi per equipe, proprio per facilitare la creazione del gruppo ed approfondire alcune dinamiche di gruppo e anche per cominciare a ragionare sulla programmazione dei singoli campi.

      I volontari con destinazione in Europa soggiorneranno per circa 15 giorni in 6 diverse località (divise tra Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo e Moldova) per realizzare campi di animazione tradizionale. I volontari che si recheranno nei campi in Brasile e in Africa soggiorneranno per circa 21 giorni in 4 località (divise tra Brasile, Kenya e Mozambico) per realizzare attività di animazione, condivisione di attività lavorative, turismo consapevole.

      Il passo successivo? Ovviamente le partenze!

      Per saperne di più visita il sito www.terreliberta.org

      Leggi tutto...

      A Treviso un Flash Mob per dire NO al femminicidio

        A Treviso un Flash Mob per dire NO al femminicidio

        C.G.I.L. Treviso in collaborazione con Assessorato alle Pari Opportunità Comune di Treviso, altri Enti ed Associazioni
        Mercoledì 13 Luglio 2016 dalle ore 17.00 alle ore 19.00
        Piazza dei Signori – Treviso

        A seguito dei continui episodi di violenza sulle donne nelle cronache di tutti i giorni, la CGIL Treviso, l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Treviso, la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Treviso, la Consigliera di Parità della Provincia di Treviso, il Coordinamento Donne Spi-Cgil, la Cisl Belluno/Treviso, la FNP Cisl Pensionati, l’Associazione Telefono Rosa di Treviso, il Coordinamento LGBTE Treviso, hanno organizzato un evento presso Piazza Dei Signori.
        Sarà un flash mob all’insegna del silenzio, senza bandiere e slogan, dove tutte le donne e gli uomini che vorranno partecipare sosterranno con la loro presenza l’indignazione per i continui episodi di violenza che continuano ad accadere.
        La cittadinanza è invitata a partecipare.

        Leggi tutto...

        Passione popolare: il 49° incontro di studi delle Acli

          Passione popolare: il 49° incontro di studi delle Acli

          Popolo e democrazia sono il centro del prossimo incontro nazionale di studi delle Acli che si svolgerà a Roma venerdì 16 e sabato 17 settembre 2016, con il titolo: Passione popolare. La persona, le Acli, il popolo: la democrazia scritta e quella che scriveremo.

          Vogliamo riflettere con l’aiuto di studiosi, testimoni ed esperti, come si può leggere nel programma, su come vive e cambia il popolo italiano, su quale rapporto si instaura nella democrazia tra la politica e le derive populiste, su come collaborare con la nostra chiesa italiana per rafforzarne la dimensione popolare. Ci proponiamo poi di approfondire alcune aree di azione per comunicare, per coinvolgere meglio le comunità locali, per avviare nuove forme di mobilitazione, per sostenere e promuovere lavoro partecipato e rilanciare iniziative di educazione popolare. Infine vogliamo rilanciare il rapporto tra istituzioni e popolo a partire dalla riscoperta della carta costituzionale, per individuare criteri di discernimento chiari e comprensibili per valutare le questioni di riforma su cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi.

          Le Acli sentono il bisogno di valorizzare la loro dimensione popolare; il loro essere tra le persone, accanto ai cittadini con i loro bisogni e i desideri, vicino alle famiglie con le loro ricchezze e le loro fatiche, insieme ai lavoratori e le lavoratrici con i loro diritti e le loro difficoltà. Le Acli abitano le gioie e i drammi delle città e dei paesi in cui si trovano per essere al servizio di quelle comunità uniche e particolari, come abitano le gioie e i drammi del nostro paese per essere vicino ai cittadini e alle istituzioni che li rappresentano. Qui si riconosce il loro essere popolari.

          Abbiamo scritto nel Manifesto che illustra le ragioni del nostro Incontro di studi che «essere popolare significa stare in mezzo agli altri, frequentare gli stessi ambienti, sintonizzarsi con i linguaggi e le modalità espressive, utilizzare gli stessi mezzi di comunicazione. È il radicamento diffuso che rende prossimi e che insegna anche a interpretare e dare voce alle necessità. Essere popolari significa anche essere credibili, perché ci si mostra autentici e concreti, perché si sa raccontare una storia composta da idee, da realtà quotidiana e da tante biografie uniche e normali». 

          Il manifesto, approvato dalla Presidenza nazionale, viene presentato in forma aperta, in modo che possano essere accolte riflessioni e osservazioni di chi voglia partecipare fin d'ora al confronto e all'elaborazione comune, inviando dei contributi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

          Siamo appassionati del popolo, al servizio degli italiani. Le parole di Papa Francesco incoraggiano questa convinzione, quando afferma al numero 269 nell’Evangelii Gaudium che «vogliamo inserirci a fondo nella società, condividiamo la vita con tutti, ascoltiamo le loro preoccupazioni, collaboriamo materialmente e spiritualmente nelle loro necessità, ci rallegriamo con coloro che sono nella gioia, piangiamo con quelli che piangono e ci impegniamo nella costruzione di un mondo nuovo, gomito a gomito con gli altri. Ma non come un obbligo, non come un peso che ci esaurisce, ma come una scelta personale che ci riempie di gioia e ci conferisce identità».

          Siamo convinti che ci sia una netta differenza tra essere popolari ed essere populisti. La distinzione è nella capacità di essere autentici e credibili, in ascolto dei problemi reali senza cedere alle paure, alle lamentazioni e alla rabbia che vengono dalla pancia di ognuno di noi. Essere popolari significa dare importanza a tutte quelle sensazioni, raccoglierle insieme e portarle a maturazione perché possano diventare luogo di impegno civico, che unisce e crea legame di solidarietà, che promuove responsabilità e cooperazione tra semplici persone, istituzioni e soggetti della società civile.

          Democrazia, chiesa e società sono oggi tre ambiti per l’azione sociale; l’Incontro di studi 2016 è l’occasione per raccogliere nuove idee e stimoli, per confrontarci insieme, per piantare semi di creatività sociale. 

          L'appuntamento è dunque per settembre a Roma. A breve pubblicheremo anche materiali utili per prepararci al nostro incontro.

          Leggi tutto...
          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira