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Incontri di aggiornamento per i Promotori Sociali del Patronato

    Incontri di aggiornamento per i Promotori Sociali del Patronato

     

    Il Patronato Acli di Treviso organizza due incontri di formazione e aggiornamento per i promotori sociali.

    Le dinamiche del welfare, locale e nazionale, sono sempre più complesse e di difficile interpretazione per i cittadini e gli stranieri. Occorrono uomini e donne preparati che si prendano cura dei diritti, che li promuovano e, così
    facendo, tutelino le persone. I promotori sociali sono volontari che con impegno si rendono disponibili per orientare gli utenti e supportare le attività del Patronato.

    Per confrontarsi sull’impegno concreto all'interno degli uffici di Patronato, e fornire un aggiornamento sulle ultime novità, sono stati programmati due incontri di approfondimento:

    • 22 ottobre 2018: le prestazioni di sostegno al reddito
    • 12 novembre 2018: lavoratori precoci e lavori usuranti

    Entrambi gli incontri si tengono nella sala riunioni delle Acli provinciali di Treviso, in viale della Repubblica 193/A, dalle ore 15.00 alle ore 17.30.

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    Acli4Africa, creiamo qui e lì

      Acli4Africa, creiamo qui e lì

      Durante il 51° Incontro Nazionale di Studi delle Acli, che si è svolto a Trieste dal 13 al 15 settembre, si è discusso anche di Africa, giovani e lavoro. 

      È stato presentato il progetto Acli4Africa: una rete promossa dalle Acli, grazie alla collaborazione, all’impegno e alle idee dei nostri partner africani e dei nostri associati in Italia.

      In linea con quanto previsto dagli obiettivi dell’Agenda 2030, le attività di Acli4Africa promuovono una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo. Persone, ambiente, lavoro e istruzione, come asset per la crescita dei Paesi. 

      Acli4Africa coniuga sostenibilità di impresa, attenzione al contesto ambientale, coinvolgimento delle comunità e formazione giovanile. E raccoglie al suo interno tutti i progetti attivi nel continente africano e promossi da Ipsia e dal Sistema Acli anche con Patronato, Enaip e CTA.

       

      Come sostenere Acli4Africa

      Vuoi aiutare Acli4Africa nella realizzazione delle sue attività? Sei un amante e grande conoscitore dell’Africa? Puoi proporre programmi solidali, innovativi e progetti imprenditoriali realizzabili in Africa.

      Puoi proporti come volontario, oppure puoi donare online e con un versamento, o ancora inventare una raccolta fondi per un nostro progetto che ti sta a cuore. Il tuo contributo è necessario per permettere ad Acli 4 Africa di continuare a impegnarsi nel raggiungimento dei propri obiettivi. 

      Sostenere i progetti significa investire per garantire un futuro solido alle nuove generazioni africane e a tutti i giovani acuisti che in Italia cercano di costruire ponti.

      Per informazioni 

      www.acli.it/4africa
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      Lo sport che vogliamo: al via il nuovo anno sociale dell'US Acli

        Lo sport che vogliamo: al via il nuovo anno sociale dell'US Acli

        Parte il primo ottobre la campagna tesseramento dell'Unione sportiva Acli, che si concluderà il 31 agosto del prossimo anno. Una realtà consolidata, che nel 2018 ha affiliato numerose società e soci dalla ginnastica alle arti marziali, dalla danza alle bocce. L'Us Acli è un punto di riferimento sul territorio nella promozione dello sport per tutti e nel sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche che si iscrivono. 

        Promossa dalle Acli e riconosciuta dal Coni, l’Us Acli favorisce, sostiene ed organizza attività motorie, ludiche e sportive rivolte a persone di ogni età e condizione, in particolare a chi è più esposto a rischi di emarginazione fisica e sociale. Un'attenzione privilegiata è da sempre rivolta ai bambini ed ai giovani, non soltanto perché lo sport rappresenta una delle più "facili" attività di ricreazione, di aggregazione e di impegno, ma soprattutto perché la pratica motoria, ludico-sportiva riveste un fondamentale ruolo educativo e formativo.

        Parte consistente dell'impegno dell'Unione Sportiva Acli è inoltre rivolto alla promozione e al sostegno di interventi diretti a migliorare leggi e normative in materia sportiva, alla tutela del diritto allo sport di tutti i cittadini, al riconoscimento dello sport per tutti quale elemento irrinunciabile nella costruzione di un nuovo welfare.

        La campagna tesseramento 2019 inizia il 1° ottobre 2018 e termina il 31 agosto 2019. Affiliandosi all'Us Acli le associazioni sportive hanno diritto a:

        • copertura assicurativa Rct;
        • copertura assicurativa individuale per invalidità permanente, diaria giornaliera in caso di gessatura/ricovero, morte;
        • copertura assicurativa per i rischi e le responsabilità degli amministratori;
        • copertura assicurativa per organizzazione di gare, manifestazioni ed ogni altra attività prevista dall'Us Acli;
        • partecipazione a tutte le manifestazioni sportive, corsi di aggiornamento, gare, stage ed eventi vari provinciali, regionali e nazionali organizzati dall'Us Acli;
        • consulenza fiscale;
        • supporto per costituire un’associazione sportiva dilettantistica;
        • iscrizione gratuita delle Asd al registro del Coni;
        • pubblicazione delle proprie iniziative nel sito provinciale www.aclitreviso.it;
        • convenzioni vantaggiose per le società ed i soci.

        Per informazioni

        Segreteria Us Acli
        viale della Repubblica 193/A Treviso
        tel. 0422 56340 fax 0422 544276
        email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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        Marcia Perugia - Assisi 2018

          Marcia Perugia - Assisi 2018

          Verso il 7 ottobre 2018: Rimettiamoci in cammino sulla via della pace

          Una proposta per vincere la rassegnazione e…

          Così non va. Disponiamo di più ricchezze, conoscenze, istituzioni e mezzi di ogni altro tempo ma permettiamo che di giorno in giorno aumentino le disuguaglianze, le sofferenze, i conflitti, la disoccupazione e l’insicurezza di miliardi di persone. Non troviamo i soldi per assicurare un lavoro a tutti ma continuiamo a spenderne una valanga per comprare armi, ingigantire eserciti e condurre guerre infinite.

          I numerosi progressi che abbiamo ottenuto in tanti campi ci aprono orizzonti impensati per migliorare le condizioni di vita di tutti e portare la pace laddove ancora non c’è. Eppure rischiamo di essere travolti da numerosi problemi che abbiamo causato e che non abbiamo ancora risolto: dalla povertà di miliardi di persone al cambiamento climatico, dalle guerre alle migrazioni.

          Alcune delle più importanti conquiste dell’umanità rischiano di essere progressivamente cancellate o annullate: l’universalità dei diritti umani, il diritto alla dignità, il principio di uguaglianza e di giustizia, la democrazia,…

          Tutti i giorni, la negazione di questi diritti e principi avviene nella più totale impunità. Crimini orribili, visibili e invisibili agli occhi della comunità internazionale, vengono compiuti nell’inerzia generale. L’Onu e le istituzioni internazionali create per impedire nuove guerre e intervenire in difesa della dignità e dei diritti umani sono state indebolite e spesso vengono tenute ai margini. La stessa Unione Europea, che tanto ha contribuito all’affermazione della civiltà del diritto, è entrata in una fase molto pericolosa che rischia di far fallire uno dei più importanti esperimenti di pace della storia. In molti dei paesi dove più grandi erano state le conquiste democratiche, sono in atto gravi processi di corrosione e arretramento politico, sociale e morale.

          Nel frattempo, tante persone stanno cedendo alla paura e all’insicurezza, alla sfiducia e alla rassegnazione, assumendo gravi atteggiamenti di chiusura, indifferenza e rabbia. Decenni di individualismo sfrenato e di rincorsa dell’arricchimento, con il loro seguito di delusioni e fallimenti hanno cancellato in molti il senso della pietà e del bene comune, il valore della solidarietà e della condivisione, l’importanza dell’impegno democratico. E oggi finiscono per alimentare una politica priva di lungimiranza, etica, efficacia, credibilità e per dettare decisioni sbagliate che aggravano i problemi anziché risolverli.

          Grandi pericoli incombono. Dobbiamo reagire!

          Diversamente dagli imprenditori dell’odio e dai rassegnati, noi sappiamo che sono le persone a fare la storia e che il cambiamento che sogniamo, la pace che desideriamo per noi, per i nostri cari e per l’umanità intera non dipende solo dalle grandi decisioni ma anche da tutte le piccole, piccolissime, azioni fatte ogni giorno, da ciascuno, dappertutto.

          Questi miliardi di “azioni di pace”, individuali e collettivi, spesso realizzate da donne, agiscono positivamente nella storia dell’umanità anche se non vengono raccontati dal mondo dell’informazione e della comunicazione e quindi non vengono valorizzate.

          Per fronteggiare i problemi e le minacce che abbiamo davanti dobbiamo rafforzare questa corrente positiva, farla emergere in tutti campi e a tutti i livelli ed estenderla mettendo il nostro personale impegno al servizio degli altri e dell’umanità. Ciascuno, secondo le proprie possibilità e responsabilità.

          Questo è il tempo in cui dobbiamo osare la fraternità. Non possiamo più permetterci di vivere in perenne competizione con gli altri perché stiamo distruggendo le cose più belle che abbiamo. La competizione è la sorella della guerra. Disertiamola!

          Smettiamo di fare le guerre! Quelle armate che stanno devastando interi paesi e popolazioni, ma anche quelle più subdole che ci vedono continuamente gli uni contro gli altri, nell’economia come nei rapporti interpersonali.

          Cerchiamo assieme le soluzioni dei problemi che non sono state trovate e intraprendiamo, sin da ora, nuove iniziative per attuarle.

          Investiamo sui giovani, rispettiamoli, prendiamoci cura del loro presente e futuro, attrezziamoli a fare la propria parte, diamogli adeguate opportunità.

          Facciamo crescere l’economia della fraternità! Cominciamo dai luoghi in cui viviamo, cercando nuove strade per combattere la povertà e la disoccupazione, costruendo nuovi rapporti sociali, economici e personali centrati sulla cura reciproca.

          Scopriamo insieme l’importanza e la bellezza della cura. La cura di noi e non solo dell’io. La cura reciproca. La cura della vita. La cura dei più indifesi. La cura del bene comune. La cura del mondo che condividiamo con gli altri.

          Affermiamo il dovere di proteggere ovunque tutte le persone minacciate da violenze, guerre, persecuzioni e sistematiche violazioni dei diritti umani!

          Difendiamo la società aperta. Anzi, costruiamo una “vera” società aperta, inclusiva, solidale, accogliente.

          Costruiamo una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta basata sul rispetto della “dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti eguali e inalienabili”.

          Impegniamoci per far rispettare gli impegni presi dai governi per costruire un futuro migliore per tutti, a partire dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dagli Accordi di Parigi sul clima.

          Camminiamo insieme sulla strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento e… domenica 7 ottobre 2018, a settant’anni dalla firma della Dichiarazione Universale dei diritti umani, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, a cinquant’anni dalla scomparsa di Aldo Capitini ci diamo appuntamento lungo la strada che conduce da Perugia ad Assisi. Non per fare una nuova marcia perla pace. Ma per ritrovarci e fare insieme, con te e tanti altri, un altro piccolo tratto della lunga marciadella pace e della fraternità che ci vede impegnati tutti i giorni.

          Quel giorno uniremo le nostre voci e mostreremo a tutti quanto siamo numerosi. Ci riconosceremo portando ciascuno un segno di quello che facciamo nel corso dell’anno, delle idee e delle proposte che stiamo cercando di realizzare per mettere fine all’orrore e consentire a ciascuno di vivere in pace.

           Partecipa anche tu!

          Facciamo del 2018 l’anno della svolta maggiore!

          Invia subito la tua adesione, idee e proposte

          alla Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 335.6590356 – 075/5736890

          email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.perlapace.it

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          Documento-Verso-la-PerugiAssisi

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          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira