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23 maggio: le Acli in udienza dal Papa

    23 maggio: le Acli in udienza dal Papa

    Papa Francesco incontrerà le Acli il prossimo 23 maggio in udienza privata in Sala Nervi.
    Sarà un momento molto importante per la nostra associazione ed ogni provincia avrà a disposizione dei pass per l’accesso in sala.

    “Ci apprestiamo ad un nuovo incontro con il Santo Padre – ha dichiarato Gianni Bottalico, presidente nazionale Acli - a distanza di nove anni dall’incontro con Benedetto XVI, riservato al solo gruppo dirigente dell’Associazione, ed a ben tredici di distanza da quando invece andammo davanti al Pontefice con un’ampia rappresentanza della nostra presenza territoriale italiana ed internazionale”.

    “La bellissima notizia che abbiamo avuto dell’udienza del 23 maggio ci fa pensare all’emozione del nuovo pellegrinaggio alla Cattedra di Pietro in occasione della ricorrenza dei 70 anni dalla nostra fondazione. Da mesi arrivano richieste da province e circoli per partecipare alle udienze pubbliche del Santo Padre, tanto è il desiderio delle Acli di manifestare la propria vicinanza a Papa Francesco: abbiamo ora l’occasione di un incontro espressamente a noi riservato”.

    INDICAZIONI PRATICHE:
    Come Acli provinciali di Treviso parteciperemo con un gruppo e abbiamo previsto di partire in treno nella mattinata di venerdì 22/05 e di rientrare sempre in treno nella serata di sabato 23/05.
    Il costo per i tesserati Acli comprensivo del viaggio, del pernottamento del 22/05 e della prima colazione del 23/05 dovrebbe essere indicativamente intorno ai 150,00 euro.

    Chiediamo pertanto, se interessati all’iniziativa, di comunicarci l'adesione entro mercoledì 4 marzo telefonando in segreteria provinciale (0422 56340).

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    Incontro pubblico a Mogliano sui farmaci biologici il 18 febbraio

      Incontro pubblico a Mogliano sui farmaci biologici il 18 febbraio

      Si parla di "Famarci biologici, le nuove frontire della terapia" nell'incontro pubblico organizzato da una cordata di associazioni tra cui il Circolo Acli Carlo Pagnoscin di Mogliano Veneto, previsto alla SALA DON BOSCO del COLLEGIO ASTORI MERCOLEDI 18 FEBBRAIO ALLE ORE 18.

      Introduce il dott. Michele Tessarin, direttore sanitario Ulss 9 di Treviso

      PROGRAMMA
      Dal famaco di origine naturale al farmaco biologico
      dott. Alessandro Chinellato, UOC Politiche del farmaco e governo della spesa farmaceutica

      I farmaci biologici nella terapia oncologica e nella psoriasi
      dott.ssa Alessandra Bettiol, ricercatrice Università di Padova

      I farmaci biologici nella terapia diabetica
      dott.ssa Roberta Pirolo, ricercatrice Università di Padova

      L'incontro è organizzato da APIO con il patrocinio del Comune di Mogliano e dell'Ulss 9.

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      Servizio Civile: sta per uscire il bando 2015

        Servizio Civile: sta per uscire il bando 2015

        SERVIZIO CIVILE ALLE ACLI DI TREVISO. E' IN USCITA IL BANDO 2015. 6 sono i posti disponibili a Treviso:

        • PROGETTO FAMIGLIA: sviluppare azioni di welfare a misura di famiglia
        • L'OFFICINA DELLA MEMORIA: percorsi di formazione con persone anziane
        • BIBLIOTECHE VIVENTI NELLA MIGRAZIONE: educazione linguistica e civica per stranieri
        • PROMOZIONE SPORTIVA con l'Unione sportiva Acli.

        UNA SCELTA CHE CAMBIA LA VITA… LA TUA E QUELLA DEGLI ALTRI!
        RICONOSCIMENTO ECONOMICO 433,80 euro mensili
        INIZIO DELLE ATTIVITA’ PREVISTO PER settembre 2015

        Il servizio civile nazionale è la possibilità per giovani, ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni, di dedicare un anno della propria vita ad un impegno per il bene di tutti e di ciascuno, alla conoscenza di nuove realtà sociali, alla solidarietà.

        Solidarietà, non violenza, impegno civico, responsabilità sociale. Valori importanti, fondativi del nostro paese e della nostra Costituzione, che l’esperienza del servizio civile nazionale mette a fuoco, elabora e verifica.

        SE SEI INTERESSATO CONTATTACI E VIENI A TROVARCI!

         

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        Aria inquinata, di nuovo Legambiente lo certifica

          Dossier LegaAmbiente 2015

          Pubblicato il Dossier di Legambiente "Mal d'Aria" sull'inquinamento atmosferico regionale.
          Nel 2014 il PM10 ha raggiunto livelli critici in 6 città capoluogo 7
          In Veneto il 92% delle centraline urbane monitorate ha superato il limite dei 35 giorni consentiti

          Il Veneto è malato, questo è risaputo. Eppure il paziente si dimostra disinteressato alle cure. Il sintomo evidente è che l’aria è inquinata, la invece diagnosi è molto più articolata del previsto.

          Il preoccupante quadro è sotto gli occhi di tutti dopo un inizio anno col botto: solo nei primi venticinque giorni del 2015 ci sono città, come Vicenza, Venezia e Treviso, che hanno già raggiunto la metà dei superamenti massimi annuali di PM10 previsti dalla normativa. Se si pensa che mancano ancora 340 giorni alla fine del 2015, è facile capire come la situazione delle città venete sia davvero fuori controllo.

           Anche se si registra un blando miglioramento dell’inquinamento atmosferico nelle nostre città e una riduzione nelle emissioni di alcuni inquinanti negli ultimi anni, i livelli di esposizione dei cittadini rimangono elevati e spesso ancora ben oltre le soglie consentite dalla normativa.

          La cattiva qualità dell’aria nelle aree urbane inoltre è alla base di una procedura d’infrazione  relativa alla mancata applicazione della direttiva 2008/50/CE aperta nel luglio scorso. Eppure l’Italia era stata già stata condannata tre anni fa relativamente ai superamenti di PM10 per il periodo 2006-2007 in 55 diverse zone ed agglomerati italiani. Nonostante ciò, 13 delle 55 aree già condannate hanno continuato a superare costantemente i limiti per il PM10 anche nel periodo 2008-2012 e si ritrovano di nuovo sotto indagine insieme ad altre 6 nuove zone.

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          LE SOLUZIONI CI SONO, BASTA ATTUARLE
          di Laura Puppato
          "Il dossier di Legambiente sullo stato dell’inquinamento dell’aria fotografa una situazione che purtroppo conoscevamo già e, per quanto ci addolori, non ci sorprende affatto. Del resto siamo tra le zone più industrializzate al mondo con milioni di persone che si spostano ogni giorno percorrendo le nostre strade, ma le politiche ambientali di questi anni sono state molto deboli e contraddittorie, a voler essere particolarmente gentili.

          Di fatto qualcosa è stato realizzato da singoli amministratori che hanno preso a cuore la questione, ma da parte della Regione quasi nulla. Abbiamo assistito invece ad un incremento del trasporto su gomma, sia in città che interurbano, a una diminuzione di quello ferroviario, sull’idrovia non si sente più una parola, mentre l’Autostrada Pedemontana è stata finanziata e implementata nonostante tutti i rischi ambientali sollevati.

          I risultati delle rilevazioni ARPAV non potevano essere diversi. Le soluzioni esistono da tempo ed è inutile ripeterle a chi non le vuole sentire, più trasporti pubblici, più riconversione edilizia, meno consumo di suolo, etc… Oggi la sfida ambientalista non svela certo grandi misteri, anzi sono proprio le cose più semplici che potrebbero aiutarci molto.

          Vorrei però soffermarmi sulle foto arrivate via Twitter dallo spazio dell’astronauta Samantha Cristoforetti. Alcune ritraggono il Veneto. La parte centrale della nostra regione è, nei fatti, una palla luminosa dove è difficile distinguere le città dai comuni più piccoli. L’interrogativo, ma la risposta è sottintesa, è se non sia il Veneto centrale ormai diventato una megalopoli come quelle asiatiche o americane, una città diffusa in cui i vecchi campanili delimitano più confini mentali e tradizionali che effettivamente esistenti.

          È una questione importante, perché da come ci definiamo dipende anche lo stile politico-amministrativo che ci daremo. È più che mai necessario oggi darci una governance ambientale coerente e di area vasta che coinvolga tutte le amministrazioni. Purtroppo anche in questo caso mi sembra che si vada esattamente nella direzione opposta. Avremo una speranza in futuro se il Veneto avrà il coraggio di un cambio radicale di politiche con le prossime elezioni regionali". 

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          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira