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Quasi duemila studenti ispirati da don Milani!

    Quasi duemila studenti ispirati da don Milani!

    9 scuole superiori tra Treviso, Montebelluna e Castelfranco Veneto
    100 classi dalla prima alla quinta superiore
    quasi 2000 ragazzi incontrati

    Maggio è stato un mese davvero intenso e lo sa bene il prof. Gianpietro De Bortoli, aclista di lunga data, che ha arricchito con i suoi interventi la mostra “Barbiana. Il silenzio diventa voce” raccontando la vita e spiegando il pensiero di don Lorenzo. La mostra, realizzata dalla Fondazione Don Lorenzo Milani, è stata portata nelle scuole della provincia con l’aiuto di alcuni volontari e operatori delle Acli di Treviso: sono stati molti gli insegnanti che hanno aderito chiedendo fino all’ultimo di far partecipare più classi possibili.


    “L’incontro su Don Lorenzo Milani a cui abbiamo partecipato la settimana scorsa mi ha molto colpita. […] La forza d’animo e il coraggio di questo prete è una cosa ammirevole. Non si è fermato davanti a niente e nessuno. Ha sempre avuto l’audacia di esprimere il proprio pensiero e di non farsi mettere i piedi in testa.” Elisabetta

    “…Dare la possibilità ai più poveri di diventare più colti e approfondire le proprie passioni […] aveva un coraggio e un senso di benevolenza puro.” Federico

     
    I ragazzi si sono rivelati particolarmente interessati alla figura del priore di Barbiana e al suo messaggio. La personalità e le scelte di don Milani rispecchiano il pensiero e l’opera di chi crede profondamente nella Costituzione che promuove l’istruzione per tutti, e nel Vangelo che identifica i poveri con Gesù.


    “Don Milani, con la sua semplice citazione, ci invita a riflettere sul modo in cui trattiamo gli altri. "I CARE" non riguarda solo l'interesse verso noi stessi, ma piuttosto l'apertura verso gli altri, l'ascolto attento e l'attenzione verso i bisogni altrui. […] La sfida che abbiamo di fronte a noi e che abbiamo ereditato da Don Milani è quella di rompere il ciclo della superficialità e di abbracciare l'autenticità”. Giulia

    “Un’altra sfumatura del suo carattere che mi ha sorpreso è il coraggio e la dedizione che ha messo per portare l’istruzione e rinnovare il metodo di fare scuola nonostante il posto in cui si trovasse”. Samuele

    “Ne avevo già sentito parlare ma non avevo mai approfondito la sua figura. Ascoltando per bene l’intervento ho capito quanto coraggio possa aver avuto per abbandonare la sua ricchezza e dare tutto sé stesso ai poveri adoperandosi per la loro istruzione”. Daniele

    Coerente fino alla fine don Milani si è trovato a dover pagare di persona per i propri principi, in ambiente civile (fino alla condanna di un tribunale) e religioso (fino alla sua ‘emarginazione’ nella parrocchia di Barbiana). Se l’obbedienza potrebbe anche rivelarsi un inganno, o un alibi per togliersi di dosso la responsabilità delle proprie azioni, questo prete è sempre stato legatissimo alla chiesa dove ha trovato la sua missione a favore dei poveri.  Scriveva nelle sue lettere: “Non mi ribellerò mai alla Chiesa […] la mia carissima moglie Chiesa che amo tra infiniti litigi e contrasti (come ogni buon marito usa fare)”. La visita di papa Francesco a Barbiana nel 2017 ha riconosciuto finalmente in lui “un bravo prete” che dalla periferia fisica ed esistenziale ha contribuito alla riforma della scuola italiana.

    Ha promosso la stesura di Lettera a una professoressa che ha dato voce agli esclusi dalla società perché “quando avete buttato nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione, avete buttato in cielo un passerotto senza ali”.

    “L’importante è mantenere una propria identità e una propria forza di volontà e intelligenza. Ovviamente, però, questo può avvenire, proprio come aveva già capito don Milani, tramite l’istruzione, unico vero strumento per imparare a pensare, a crescere e a comunicare. Senza istruzione saremmo persi”. Veronica


    “Siamo unici nel nostro genere, nel nostro essere e nel nostro fare, e proprio questo è il punto di partenza per sentirsi a proprio agio nel mondo: capire che siamo tutti diversi e che ognuno di noi ha dei bisogni diversi. Non è diversità, anzi, è la forma più pura dell’unità”. Matteo

    L’incontro con il professore De Bortoli mi ha permesso di conoscere la grande figura di don Milani. Era un uomo con forti ideali e non si è lasciato schiacciare dai “potenti”. Non aveva paura di parlare e, soprattutto, usava la sua voce per aiutare chi ne aveva bisogno, chi non era in grado di parlare da solo. Il silenzio diventa voce”. Vanessa
     
    GRAZIE alla Fondazione Don Lorenzo Milani per la bella collaborazione,
    GRAZIE al prof. Gianpietro De Bortoli per la ricerca, il tempo e la passione,
    GRAZIE a tutti i ragazzi che si sono lasciati ispirare da don Lorenzo!

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira