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L'inverno dei diritti. Evento online sui Balcani il 31 gennaio

    L'inverno dei diritti. Evento online sui Balcani il 31 gennaio

    Domenica 31 gennaio ore 17 su Zoom

    EVENTO ON LINE DELLE ACLI SULL’EMERGENZA UMANITARIA DEI MIGRANTI IN BOSNIA

    Le testimonianze da Lipa e da Sarajevo dei referenti sul campo di IPSIA Acli e Caritas Italiana

     Una testimonianza diretta degli operatori impegnati in queste settimane nell’emergenza umanitaria dei migranti intrappolati nella gelo della Bosnia ed Erzegovina. Ma anche una riflessione di più ampio respiro sulla cosiddetta “rotta balcanica”, sugli equilibri in Europa sul tema delle migrazioni e soprattutto sulle forme di intervento e solidarietà più efficaci di fronte ad emergenze di tale portata. Sarà ricco di significati e di contenuti l’appuntamento di domenica 31 gennaio alle 17 con “L’inverno dei diritti. La catastrofe umanitaria dei migranti in Bosnia”, incontro online promosso dalle Acli provinciali di Treviso e Venezia in collaborazione con le Acli del Veneto.

    Testimoni diretti e autorevoli della drammatica situazione dei Balcani saranno Silvia Maraone, coordinatrice dei progetti IPSIA Acli in Bosnia ed Erzegovina, impegnata in prima linea proprio al campo profughi di Lipa al centro dell’attenzione mediatica di queste settimane, e Daniele Bombardi, responsabile di Caritas Italiana per il sud est Europa, da oltre dieci anni di stanza a Sarajevo. Modera l’incontro Francesca Bellemo, giornalista di Gente Veneta e autrice del volume “Sarajevo, scuola di pace” pubblicato dalle Acli veneziane.

    “Fin dai tempi della guerra nell’ex Jugoslavia - ricorda il presidente delle Acli provinciali di Venezia Paolo Grigolato - esiste un rapporto speciale tra la nostra associazione e la realtà bosniaca. Un rapporto fatto di progetti e aiuti concreti, ma anche di amicizia e di scambio di testimonianze e esperienze sui temi della pace e del dialogo interculturale".

    "Con la crisi in atto in queste settimane - sottolineano sia Grigolato sia Alessandro Pierobon, presidente delle Acli di Treviso -, che come cristiani ed europei ci interroga nel profondo, per l’ennesima volta nella storia la Bosnia ed Erzegovina torna ad essere paradigma delle contraddizioni e delle difficoltà dell’intera Europa. Vogliamo dunque cogliere l’occasione per una riflessione più ampia, che partendo dal dramma dei migranti ci spinga a interrogarci sulle cause profonde di ciò a cui stiamo assistendo e su quale sia il modo migliore per portare il nostro aiuto”.

    L’evento si svolgerà sulla piattaforma Zoom. Per richiedere il link per il collegamento inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira