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Le Acli del Triveneto riunite a Borca di Cadore

    Le Acli del Triveneto riunite a Borca di Cadore

    Una settimana, e poi nello specifico una giornata (il 29 giugno prossimo) al Park Hotel Des Dolimites di Borca di Cadore, con una proposta di approfondimento e riflessione sugli scenari e le prospettive europee dopo il voto e un momento più conviviale e ricreativo, con il pranzo e la visita a Cortina.

    Le organizzano le Acli del Triveneto (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia) dal 24 al 29 giugno con l'obiettivo di riflettere su temi collegati all'Europa, trascorrere del tempo di qualità insieme, assaporare le bollezze naturali delle Dolomiti bellunesi.

    Il 29 giugno in particolare il programma della giornata, che comincia alle ore 11.00 al Park Hotel Des Dolomites di Borca di Cadore, prevede:

    • saluti dei presidenti regionali Luca Oliver, Andrea Citron, Erica Mastrociani
    • saluti di Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno
    • interventi di Matteo Truffelli, presidente nazionale di Azione Cattolica; Roberto Reale, giornalista e scrittore, vicedirettore di Rai Veneto, Tg3 e Rainews 24
    • conclusioni di Roberto Rossini, presidente naizonale Acli

    Alle 13.00 è previsto il pranzo.

    Nel pomeriggio è stata organizzata la visita a Cortina e alle 17.00 la santa messa.

    Si tratta di una buona occasione per incontrarci, condividere un tempo di qualità insieme in un luogo altrettanto bello ed accogliente.

    Per informazioni e iscrizioni

    Consulta il programma e i dettagli nel volantino, scaricabile in fondo a questa pagina.

    Acli regionali Friuli Venezia Giulia
    tel. 040 370622 - 339 7731201 
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    Fonte: acliveneto.it

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    Donne e accesso alla pensione: 6 le opportunità

      Donne e accesso alla pensione: 6 le opportunità

      Nello schema che vi proponiamo mettiamo a confronto le varie possibilità di accesso alla pensione per le donne, in modo da darvi un quadro il più possibile semplice ed esplicativo.

      Una mappa che potrete poi approfondire con una consulenza specializzata e personalizzata che i consulenti di previdenza del Patronato Acli vi possono offrire.

      Pensionamento

      Vantaggi

      Da considerare

      Opzione donna

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      Pensione anticipata a 58 anni per le lavoratrici dipendenti o 59 anni per le lavoratrici autonome, in media 8 anni prima delle altre possibilità di pensionamento.
      • La pensione decorre 12 mesi dopo il perfezionamento dei requisiti per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi dopo per le lavoratrici autonome
      • Importo della pensione determinato con il calcolo contributivo puro. In termini economici vuol dire in media una pensione inferiore del 30-35 % rispetto alle altre forme di pensionamento. E sarà più bassa per sempre…

      Anzianità anticipata

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      Non ci sono requisiti anagrafici, basta avere 41 anni e 10 mesi di contributi.
      • La pensione non decorre subito ma 3 mesi dopo il raggiungimento del requisito
      • Per il personale della scuola decorre dal 1° settembre o dal 1° novembre

      Quota 100

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      In pensione a 62 anni con 38 anni di contributi, in media 5 anni prima della pensione di vecchiaia.
      • La pensione decorre 3 mesi dopo il perfezionamento del requisito per le lavoratrici del settore privato e 6 mesi dopo per quelle del settore pubblico.
      • La possibilità di pensionamento vale fino al 2021!

      Anzianità anticipata contributiva

      • In pensione a 64 anni, 3 anni prima della pensione di vecchiaia, con almeno 20 anni di contributi
      • La decorrenza è dal mese successivo al perfezionamento dei requisiti
      La pensione è calcolata con il sistema contributivo puro, quindi l’importo è inferiore di circa un terzo rispetto al sistema misto.

      Anzianità anticipata con APe Sociale

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      • In pensione a 63 anni!
      • Bonus per le lavoratrici madri ora disoccupate e per quelle che hanno svolto attività “gravose”
      • Attenzione: bisogna far valere requisiti molto particolari e rigidi
      • Importo massimo bloccato, fino alla pensione definitiva, a 1.500 euro mensili
      • 12 mensilità (no 13°)
      • Forma di pensionamento valida solo per l’anno 2019

      Pensione di vecchiaia

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      Bastano solo 20 anni di contributi o, addirittura, anche solo 5 anni (ma in questo caso l’età pensionabile sarà 71 anni).In pensione a 67 anni o a 66 anni in determinate condizioni, cioè dagli 8 ai 5 anni dopo le altre possibilità di accesso alla pensione.

      Il primo passo

      È importante informarsi ed essere consapevoli perché la scelta è definitiva. Gli operatori del Patronato Acli sono a completa disposizione anche a Treviso per una consulenza su misura: sappiamo bene che ogni storia lavorativa è differente e le esigenze di vita sono diverse. 

      Test #inpensioneprima

      È online il test di autovalutazione #inpensioneprima per una prima ricognizione della tua situazione previdenziale, ti aiuterà a scoprire le eventuali opportunità per accedere alla pensione.

      Dopo aver completato il test #inpensioneprima, in base ai risultati ottenuti, ti aspettiamo per un appuntamento personalizzato con i nostri consulenti, perché la pensione è un momento importante della vita e nulla va lasciato al caso.

      Trova la sede a te più vicina in provincia di Treviso o prenota online il tuo appuntamento.

      Fonte: www.patronato.acli.it. Di Raffaele De Leo.

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      Spese mediche e detrazioni: la prescrizione serve o non serve?

        Spese mediche e detrazioni: la prescrizione serve o non serve?

        Se c'è un dubbio sul quale l'esperto fiscale si sentirà porre decine di domande al giorno è la detrazione delle spese sanitarie con o senza prescrizione medica. Servirà? Non servirà? E qualora servisse, cosa deve esserci scritto?

        La domanda, come abbiamo detto, è all'ordine del giorno per chi fa consulenza fiscale, e la risposta, d'altro canto, non sempre permette di fare delle generalizzazioni. Se poi consideriamo che certe spese mediche, pur in presenza di una prescrizione, restano comunque indetraibili, la cosa un po' si complica.

        Quando non serve la prescrizione

        Cerchiamo dunque di dare poche - ma chiare - indicazioni che servano a farci orientare. Se dovessimo individuare una sorta di regola "aurea" in grado di semplificarci la vita, potremmo anzitutto cominciare col dire che le prestazioni effettuate da medici specialisti sono detraibili anche senza prescrizione, ossia non serve che ce le prescriva alla base il medico generico.

        Lo stesso principio vale per l'acquisto dei farmaci o dei dispositivi medici (su questi ultimi pubblicheremo un articolo a parte nei prossimi giorni). Scopo della prescrizione è quello di dimostrare la correlazione, quindi la necessità, fra una certa spesa medica e la patologia esistente. In parole povere si deve dimostrare al Fisco che quella prestazione medica era necessaria, indispensabile.

        Seguendo questo principio, potremmo allora dedurne che l'aver acquistato un farmaco o l'essersi sottoposti a una prestazione specialistica contengono già in sé, implicitamente, la dimostrazione della necessità di quelle spese. Di qui, allora, l'esonero dall'obbligo di esibire la prescrizione per i servizi resi da:

        • psicologi e psicoterapeuti per finalità terapeutiche;
        • biologi nutrizionisti la cui professione, pur non essendo sanitaria, è inserita nel ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale;
        • ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco (parere Ministero della Salute del 20 ottobre 2016).

        Idem per le seguenti prestazioni, a patto che siano eseguite in centri autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista:

        • elettrocardiogrammi, ecocardiografia, elettroencefalogrammi;
        • esami di laboratorio e controlli ordinari sulla salute della persona, ricerche e applicazioni;
        • T.A.C. (tomografia assiale computerizzata);
        • risonanza magnetica nucleare;
        • ecografie;
        • indagini laser;
        • ginnastica correttiva e di riabilitazione degli arti e del corpo;
        • sedute di neuropsichiatria;
        • dialisi;
        • cobaltoterapia;
        • iodio-terapia;
        • analisi di diagnosi prenatale;
        • perizie medico-legali.

        Per quanto riguarda invece i medicinali (da non confondere coi "parafarmaci" come gli integratori alimentari, i prodotti fitoterapici, colliri o pomate, anche se acquistati in farmacia o assunti a scopo terapeutico su prescrizione medica), la documentazione richiesta dal Fisco si limita alla cara vecchia fattura o al cosiddetto "scontrino parlante", in cui risultino specificati la natura, la qualità e quantità del prodotto, più il codice fiscale dell'acquirente.

        "Riguardo alla natura del prodotto – spiega l'Agenzia delle Entrate nella guida pratica alle spese sanitarie – è sufficiente l'indicazione generica nello scontrino fiscale della parola 'farmaco' o 'medicinale'. Queste diciture possono essere indicate anche attraverso sigle e terminologie chiaramente riferibili ai farmaci (per esempio, 'OTC', 'SOP', 'Omeopatico') e abbreviazioni come 'med' e 'f.co'. Anche la parola 'Ticket' è idonea a indicare sia la natura sia la qualità del farmaco. Per i ticket, inoltre, non si è più tenuti a conservare la fotocopia della ricetta medica. Per quanto riguarda la qualità del prodotto, tenuto conto delle indicazioni del Garante della privacy, nello scontrino non va più riportata in maniera specifica la denominazione commerciale dei medicinali acquistati, ma deve essere indicato il numero di autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco (AIC). Per i medicinali omeopatici che non hanno il codice AIC, la qualità è indicata da un codice identificativo attribuito da organismi privati e valido sull'intero territorio nazionale".

        Quando serve la prescrizione

        Spostandoci ora sul lato opposto, dove invece la prescrizione medica è indispensabile per poter beneficiare della detrazione, troviamo un elenco di spese la cui necessità a scopo terapeutico (cioè di cura effettiva su una certa patologia esistente) non sempre è scontata; quindi, per dimostrarla, servirà esibire la prescrizione del medico di famiglia. L'Agenzia indica le spese per:

        • trattamenti di mesoterapia e ozonoterapia effettuati da personale medico o da personale abilitato dalle autorità competenti in materia sanitaria;
        • l'acquisto o l'affitto di protesi sanitarie che non rientrano tra i dispositivi medici, salvo che si tratti di attività svolte in base alla specifica disciplina da esercenti arti ausiliare della professione sanitaria (ad esempio optometristi per gli occhiali da vista);
        • prestazioni chiropratiche (oltre alla prescrizione medica, è richiesto che siano eseguite in centri autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista);
        • cure termali (sono escluse le spese di viaggio e di soggiorno);
        • prestazioni rese dal massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici (parere del Ministero della Salute del 6 marzo 2018);
        • le prestazioni di ippoterapia e musicoterapia, sostenute a favore di persone con disabilità, a condizione che siano eseguite in centri specializzati direttamente dal personale medico o sanitario specializzato o sotto la loro direzione e responsabilità tecnica (è necessario possedere anche la certificazione relativa al riconoscimento dell'handicap). 

        Le spese mediche che non si possono detrarre

        In ultimo, come accennavamo, vi è il caso delle spese che pur in presenza di prescrizione restano indetraibili, proprio perché, sebbene prescritte, sono prive di uno specifico inquadramento medico-terapeutico, vale a dire le spese per:

        • parafarmaci;
        • prestazioni rese da massofisioterapisti con titoli conseguiti dopo il 17 marzo 1999, oppure con formazione biennale conseguita prima di tale data con titolo non equivalente alla laurea di fisioterapista;
        • corsi in palestra, in quanto, anche se svolti a scopo di prevenzione o terapeutico, vanno inquadrati in un generico ambito salutistico di cura del corpo, quindi non riconducibili a un trattamento sanitario qualificato;
        • prestazioni rese da soggetti non iscritti alle professioni sanitarie riconosciute e non operanti in centri autorizzati.

        Fonte: www.cafacli.it. Di Luca Napolitano.

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        A Treviso le mamme straniere si incontrano sui banchi di scuola

          A Treviso le mamme straniere si incontrano sui banchi di scuola

          Alla Scuola primaria Don Lorenzo Milani, nel quartiere di San Zeno a Treviso, c'è una classe dove anche le mamme si siedono al proprio banco: sguardo attento alla lavagna, ascoltano l'insegnante e svolgono i compiti.

          Non un semplice corso di italiano

          Si avvia verso la conclusione la seconda edizione di un corso di italiano (gratuito) un po' diverso, interamente pensato e dedicato alle mamme straniere: "Mamma, conosci l'italiano?", nato un anno fa dalla collaborazione tra l'Istituto Comprensivo n. 3 Felissent, le Acli provinciali Treviso e il Centro della Famiglia.

          Lingua italiana, ma non solo, nel loro "programma scolastico". Dopo aver accompagnato i propri figli a scuola, per 9 lezioni (una volta la settimana, dalle 9.00 alle 13.00), sedici donne provenienti da Marocco, Nigeria, Kosovo, Burkina Faso, Algeria, Venezuela e Sri Lanka hanno seguito un percorso dinamico e orientato anche alle relazioni con la scuola e la comunità.

          Nessuna esclusa

          Con il supporto di una psicologa educatrice del Centro della Famiglia, si è affrontato la gestione del rapporto con gli altri genitori e gli insegnanti, il ruolo educativo dei genitori, l'emozionalità, fino alla comprensione delle necessità dei figli nello svolgimento dei compiti per casa.

          Per non escludere nessuna, tutti gli incontri si sono svolti negli spazi messi a disposizione della scuola, mentre i figli si trovavano nella propria classe, ed è stato offerto anche un servizio di babysitting per i bambini più piccoli.

          Queste donne hanno dimostrato di assimilare con profitto il programma delle lezioni, facendo progressi ed aiutandosi a vicenda. Oggi si sentono parte di un gruppo, e il 7 giugno potranno festeggiare anche loro l'ultimo giorno di scuola con una foto di classe.

          Anche a Motta di Livenza

          Dopo questa esperienza positiva a Treviso, il percorso di "Mamma, conosci l'italiano?" arriva anche a Motta di Livenza, inserito nell'ambito della programmazione dei Piani territoriali per l'integrazione (PTI): scopri di più.

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          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira