Errore
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 508
Menu

Venezia e le sue tradizioni con il Circolo di Silea

Il Circolo Acli Pensionati al Passo di Silea organizza per venerdì 27 agosto dalle ore 18 alle 20 un incontro per raccontare storie, poesie, aneddoti di vita veneziana. Con Fausto Memo, vogatore ed istruttore di voga veneta.

    Giornata del Creato: urge la transizione ecologica

    • Pubblicato inAcli
    Giornata del Creato: urge la transizione ecologica

    I Vescovi italiani, nel loro messaggio in vista della 16 Giornata nazionale per la custodia del Creato in programma il 1°settembre, hanno sottolineato con decisione quanto sia necessario contrastare energicamente e senza perder ulteriore tempo quel degrado socio-ambientale che nell’ultimo anno e mezzo si è intrecciato e “rafforzato” con i drammatici fenomeni pandemici legati alla diffusione del virus Covid 19.

    Il cambiamento climatico continua ad avanzare con danni che sono sempre più visibili e insostenibili.

    Il sesto e ultimo rapporto IPCC sullo stato delle conoscenze fisico-scientifiche sui cambiamenti climatici ammonisce con maggior forza dei precedenti che i cambiamenti climatici, già in corso ed evidenti in tutto il pianeta, sono inequivocabilmente causati dalle attività umane, e implicano fenomeni oramai irreversibili su scale di secoli e millenni, come la deglaciazione e l’aumento dei livelli marini. In particolare il livello medio degli oceani è atteso che aumenti, entro il 2100, di 28-55 cm nello scenario più ottimista, ma con addirittura previsioni di innalzamenti di oltre 5 metri per il 2150 legati a possibili scioglimenti delle calotte polari.

    La temperatura media globale nell’ultimo decennio è aumentata di 1.1 ° ( + 1.6° sui continenti + 0.9° sugli oceani) rispetto al periodo 1850-1900, i fenomeni meteo-climatici estremi sono sempre più ricorrenti e dannosi ed entro questo secolo si faranno sempre più pesanti per ogni grado °C di incremento termico aggiuntivo. Mentre si può dire già con sicurezza che, a causa delle temperature più elevate in entrambi gli emisferi, le zone climatiche si sono spostate verso Nord, rendendo necessario un aggiornamento dei testi sui quali studiano i nostri figli a scuola.

    Non c’è più tempo per indugiare: ciò che è necessario è una vera transizione ecologica che possa trasformare in sostenibili alcuni presupposti di fondo del nostro modello di sviluppo e rinnovare i nostri stili di vita, sia nelle relazioni interpersonali che nel nostro rapportarci con l’ambiente.

    Dobbiamo esser capaci di cambiare in profondità il nostro esser parte di questo pianeta, consapevoli della necessità, per salvaguardarlo, di realizzare quella conversione ecologica verso cui ci sprona il VI capitolo della “Laudato Sì”. Allo stesso tempo, tale cambiamento deve essere “giusto”, ovvero non penalizzare, soprattutto sul piano dell’occupazione lavorativa, gli individui che possono più pesantemente subire le conseguenze della necessaria transizione. Il grido di aiuto infatti ci arriva sia dalla terra che dai poveri che abitano questa terra.

    I numerosi appelli degli esperti di tutto il mondo, raccogliendo i dati e i risultati delle ricerche della migliore scienza climatica, ci invitano tutti, singoli individui e leader politici, a contrastare con urgenza fenomeni che non solo mettono a rischio il benessere, la salute umana, e la stabilità della società e dell’economia, ma arrivano a porre seri dubbi sulla abitabilità futura del nostro pianeta.

    Ad ora le risposte della comunità internazionale non sono state purtroppo all’altezza della gravità del problema e le ultime speranze sono legate agli esiti della COP26, che si terrà a novembre 2021 a Glasgow in Scozia.

    Andrea Citron
    Presidente Acli Veneto
    componente Direzione nazionale Acli con delega all’ambiente

      Comunità e lavoro: vie per la bellezza

      • Pubblicato inAcli
      Comunità e lavoro: vie per la bellezza

      Si terrà a Roma, dal 23 al 25 settembre 2021 il 53° Incontro nazionale di Studi delle Acli dedicato al tema Comunità e lavoro: vie per la bellezza.

      “Ritorniamo ad incontrarci e a riflettere assieme riprendendo due temi che per la nostra storia e per il presente sono centrali: le comunità e il lavoro, letti attraverso il filtro della bellezza, che è anche bontà”   ha scritto il Presidente nazionale, Emiliano Manfredonia, nella lettera di presentazione dell’evento.

      Il pomeriggio di giovedì 23 l’Incontro si aprirà in un quartiere della periferia romana, Corviale, per affrontare il tema “Comunità e/è bellezza“; venerdì 24 settembre appuntamento presso l’auditorium Massimo nel presso il quartiere EUR, per approfondire il tema “Lavoro e/è bellezza“. L’incontro si concluderà sabato 25 con una tavola rotonda intitolata “Quali vie per la bellezza, quale futuro per il paese?“. Nei tre giorni ci saranno momenti dedicati anche alla bellezza della Città Eterna con una visita nel cuore di Roma.

       

        Quattro incontri per preparare l'esame CILS livello B1

        • Pubblicato inAcli
        Quattro incontri per preparare l'esame CILS livello B1

        Le Acli di Treviso organizzano, a partire dalla metà di settembre 2021, un ciclo di incontri di preparazione per coloro che prossimamente intendono sostenere l'esame CILS (centrificazione dell'italiano come lingua straniera) livello B1. 

        Nello specifico i partecipanti potranno sostenere delle simulazioni d'esame, guidate e condotte da una docente di lingua italiana, che riguarderanno le diverse abilità contenute nella prova di esame.

        Attenzione: non si tratta di un corso di lingua italiana per stranieri.

        Gli incontri si tengono una volta alla settimana il mercoledì (29 settembre, 6, 13 e 20 ottobre) dalle 17.30 alle 19.00 in presenza in sede provinciale Acli, viale della Repubblica 193/A,Treviso.

        La quota di iscrizione per tutto il ciclo di incontri è di 40 euro.

        È previsto un numero minimo di 6 iscritti. Per partecipare occorre possedere o sottoscrivere la tessera associativa Acli 2021 (non inclusa nel costo di iscrizione).

        Per iscriversi è necessario contattare la segreteria Acli in orario di ufficio al numero 0422 56340 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

          Sulla piaga del caporalato

          • Pubblicato inAcli
          Sulla piaga del caporalato

          SULLA PIAGA DEL CAPORALATO: ALLO SDEGNO SI ACCOMPAGNINO AZIONI CONCRETE DI CONTRASTO E PROMOZIONE DEL LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI

          Lo sconcerto e lo sdegno per la notizia dell’inchiesta sullo sfruttamento del lavoro che ora sta coinvolgendo Grafica Veneta, ma che il mese scorso riguardava braccianti schiavizzati a Cessalto, deve necessariamente trasformarsi in conoscenza e consapevolezza. Eppure il tema ha già esaurito la notizia e non se ne trova quasi più traccia, il silenzio su questa piaga si rifa assordante.

          Chi opera a fianco dei lavoratori, nel presidio del territorio o nei progetti sociali di contrasto ad ogni forma di sfruttamento sa che non si tratta di casi isolati anche qui nel trevigiano e che il lavoro dignitoso per tutti è ancora un miraggio. Solo che, nella migliore delle ipotesi, si ritiene che questa piaga coinvola soprattutto gli occupati più o meno stagionali dell’agricolturae il mondo del lavoro domestico. Invece ora emerge inequivocabilmente che riguarda anche il personale di ditte che gestiscono servizi esternalizzati da parte d imprese, esercizi commerciali, trasporti, sanità, assistenza. Non siamo solo Rosarno, dunque, ma come va dicendo da parecchio anche il Network antitratta per il Veneto coinvolge realtà diverse, piccole e grandi.

          Un secondo aspetto vale la pena di essere approfondito: non è una casualità se ad essere coinvolte in forme di sfruttamento lavorativo sono soprattutto persone d’origine straniera, più “facilmente” ricattabili a vari livelli. La dimensione lavorativa è collegata al titolo di soggiorno in Italia e all’abitare, elementi per nulla secondari nella partita della permanenza nel nostro paese. E questo ci spinge a chiederci dove sono, oggi, le persone “liberate” dalla schiavitù del caporalato ma non integrate in alcun percorso di inclusione? Come si mantengono? Quali prospettive di lavoro dignitoso si aprono per loro?

          E’ evidentemente molto complesso correggere questa drammatica stortura della nostra società, specie perché la presenza para-schiavistica di un sistema di sfruttamento del lavoro permette a tutti di godere di prestazioni, beni e servizi a costi meno esosi. Le azioni di contrasto e controllo sono tutte necessarie, le norme legislative vanno seriamente applicate. Nei tavoli preposti ci sono poi progetti di monitoraggio ed emersione. Oltre a questo, però, servono percorsi e proposte di tutela delle vittime di sfruttamento lavorativo e una azione preventiva di ampia portata, che renda consapevoli tutti di una piaga che non possiamo più relegare solo ad alcune aree del Paese.

          Da ultimo per sollecitare le nostre comunità a non accettare passivamente che questi fatti continuino a succedere, smorzando le reazioni e cadendo velocemente nell’oblio, crediamo sia necessario trovare modi per tenere alta l’attenzione; per quel che starà a noi, il nostro impegno, come associazione e dentro alle reti cui partecipiamo, andrà nella direzione di promuovere percorsi di approfondimento e progettazioni che sempre più mirino a informare, prevenire, tutelare. Sul serio.

          Alessandro Pierobon
          Presidente provinciale Acli Treviso

            Smartworking per lavoratori fragili

            Smartworking per lavoratori fragili

            Dal 23 luglio 2021 è entrato in vigore il Decreto Legge n. 105, recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”.

            Tra i provvedimenti di particolare rilevanza è la reintroduzione (con effetto retroattivo) del lavoro agile per i c.d. lavoratori fragili.

            Fino al 31/10/2021 i lavoratori fragili, cioè in possesso di documentazione medica attestante una situazione di fragilità derivante da immunodepressione o conseguente a malattie oncologiche o perché sottoposti a terapie salvavita oppure con riconoscimento della legge 104/92 art. 3 comma 3, hanno diritto a svolgere la propria attività in smart working.

            Qualora la mansione non sia compatibile con il lavoro agile, il lavoratore fragile può essere adibito anche a mansione diversa purché compresa nello stesso inquadramento.

            Dal 1° luglio resta invece confermato che qualora non sia possibile svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, l’assenza del lavoratore fragile non è più equiparata al ricovero ospedaliero. Pertanto l’assenza giustificata del certificato medico di malattia rientrerà nel computo del periodo di comporto.

             

            Fino al 31 dicembre 2021 la modalità di svolgimento in lavoro agile è prevista con una procedura di comunicazione semplificata e anche in assenza degli accordi individuali.

              Da settembre in partenza due nuovi corsi di formazione per colf

              • Pubblicato inAcli
              Da settembre in partenza due nuovi corsi di formazione per colf

              Le Acli di Treviso organizzano due nuovi corsi di formazione INTERAMENTE GRATUITI per lavoratrici/tori domestici e/o disoccupati finanziato da Nuova Collaborazione.

              Il primo inizia a settembre, il secondo a novembre 2021.

              CHI PUO' PARTECIPARE
              Possono partecipare persone maggiorenni, italiane e straniere (con regolare permesso di soggiorno), che abbiano maturato negli ultimi 3 anni almeno 12 mesi di lavoro come assistente familiare e/o domestico e che non abbiano già frequentato il corso. E' necessaria la comprensione della lingua italiana.

              CONTENUTI DEL CORSO
              Il corso dura 40 ore e si articola in due moduli.

              • Il primo modulo tratterà temi di economia domestica e gestione della casa come pulizie quotidiane, raccolta differenziata, prestando attenzione al rispetto dell’ambiente e acquisto di materie prime per la preparazione dei pasti (con gestione cucina).
              • Il secondo modulo verterà sul contratto di lavoro nazionale con il suo recente rinnovo, sull’identità professionale, sulla prevenzione agli incidenti domestici.

              Molta attenzione sarà data durante le lezioni ad affrontare queste tematiche tenendo ben a mente le disposizioni in materia di sicurezza e tutela dal Covid-19.

              Gli argomenti saranno trattati in modo da poter superare l’esame di certificazione EBINCOLF con delle prove d’esame fac – simile somministrate dopo ogni argomento.

              Tutti i partecipanti che certifichino almeno l’80% di presenze alle lezioni riceveranno l’attestato di partecipazione.

              DATE E LUOGO DEL CORSO
              Le lezioni si svolgeranno online tramite la piattaforma Zoom. La parte pratica sarà svolta in presenza.

              Le date del corso di settembre ottobre 2021 sono: 16.9, 21.9, 23.9, 28.9, 30.9, 5.10, 7.10, 12.10, 14.10, 19.10, 21.10, 26.10, 28.10 in orario pomeridiano.

              ISCRIZIONI
              Per iscriversi è necessario inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
              Verranno richiesti i seguenti documenti:

              • scheda di iscrizione compilata
              • carta di identità (o permesso di soggiorno per non comunitari)
              • codice fiscale
              • estratto contributivo

              INFORMAZIONI
              Per avere informazioni scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure compilare l'apposito modulo e si verrà ricontattati.

              Collaborano all'organizzazione Promos srl SB e Nuova Collaborazione (Associazione Nazionale Datori di Lavoro Domestico).

                8 tirocini di inserimento lavorativo per il progetto "Il lavoro mobilita l'uomo"

                • Pubblicato inAcli
                8 tirocini di inserimento lavorativo per il progetto "Il lavoro mobilita l'uomo"

                Prosegue speditamente l'attività di inserimento lavorativo delle Acli di Treviso nell'ambito del progetto "Il lavoro mobilita l'uomo" finanziato dalla Regione Veneto con fondi del ministero del lavoro e politiche sociali.

                Stanno partendo in queste settimane gli ultimi di 8 tirocini in diverse realtà del nostro territorio che vedono coinvolte persone in difficoltà, anche a causa della pandemia.

                "Abbiamo fatto molti colloqui e per coloro che si sono dimostrati interessati abbiamo costruito un percorso individuale di orientamento al lavoro - raccontano gli operatori delle Acli di Treviso coinvolti nel progetto -. Esso ha mirato a prendere consapevolezza delle proprie risorse ma anche delle difficoltà e di indirizzare la ricerca attiva secondo le possibilità reali. Per otto di loro stanno adesso partendo dei tirocinio di inserimento, alcuni con l'obiettivo di sperimentare le persone in realtà aziendali, altre per ricominciare a costruire un percorso professionale che possa portare anche a sbocchi occupazionali".

                Il progetto prevede anche:

                • incontri di approfondimento sui temi del lavoro, dei diritti/doveri dei lavoratori, delle misure di sostegno al reddito, in vista dell'avvio dell'assegno unico per figlio;
                • consulenze personalizzate sulle questioni lavorative con la presa in carico di persone già in situazione di fragilità, e aggravata a seguito dell’emergenza Covid-19.

                In totale ha coinvolto oltre 150 persone.

                I partner di progetto sono: Associazione Famiglie 2000 onlus, Circolo Acli Colf aps, società di San Vincenzo De Paoli di Vittorio Veneto, società di San Vicenzo De Paoli di Treviso.

                I collaboratori sono: Caritas diocesana di Treviso, Fondazione Caritas di Vittorio Veneto, OltreConfin - Distretto di economia solidale, Coop Terra Amica, Azienda Agricola Limido Stefania, Acli Terra, parrocchia di San Bartolomeo.

                Il progetto vale complessivamente 50.000 euro, la Regione Veneto copre l'80% e il restante è cofinanziato dalle Acli provinciali di Treviso.

                  "Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, storia, mito". Visita alla mostra a Bassano

                  • Pubblicato inAcli
                  "Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, storia, mito". Visita alla mostra a Bassano

                  VISITA GUIDATA A BASSANO DEL GRAPPA ALLA MOSTRA
                  ‘Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, storia, mito’

                  La Fap Acli di Treviso in collaborazione con le Acli organizza una gita a Bassano con visita guidata.

                  La mostra racconta il mito del ponte, disegnato da Palladio, distrutto e ricostruito più volte in un’epopea che dal Settecento del Ferracina giunge al presente del ‘Ponte degli Alpini’.
                  Il racconto della mostra si snoda a partire da disegni originali di Palladio, mappe antiche, dipinti del Settecento, fotografie di fine Ottocento, modelli di studio contemporanei.

                  VENERDÌ 1° OTTOBRE 2021
                  Partenza con corriera ore 14:00 presso la sede delle ACLI Provinciali di Treviso
                  Viale della Repubblica 193/A, Treviso.
                  Sede della mostra: museo civico - Piazza Garibaldi, 34 Bassano del Grappa (VI)

                  Quota di partecipazione a persona:
                  20 € per SOCI ACLI
                  15 € per SOCI FAP

                  Iscrizioni entro venerdì 17 settembre 2021

                  PER INFO: tel. 0422.56340 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

                   

                    Azzerare i ritardi su assegni invalidità civile: si rischia emergenza sociale

                    Azzerare i ritardi su assegni invalidità civile: si rischia emergenza sociale

                    Il 75% delle domande per l’invalidità civile vengono trattate più di due mesi dopo l’invio della domanda, solo nel 25% dei casi i tempi di chiamata per l’accertamento sanitario delle visite ordinarie avvengono entro i 60 giorni. È  questo il dato di un’analisi statistica dell’osservatorio del Patronato Acli che ha interrogato le sedi provinciali distribuite nella penisola rilevando un’Italia frammentata, a varie velocità dove, accanto a situazioni locali prive di particolari criticità, si registrano invece segnalazioni di forte difficoltà dove i tempi di attesa possono superare anche i 6 mesi.

                    “È un’emergenza silenziosa presente nelle nostre famiglie con un forte impatto economico e sociale, - ha dichiarato Paolo Ricotti, Presidente nazionale del Patronato Acli -  ora si deve trovare una soluzione, una risposta immediata nell’attuazione di un piano organico coordinato dall’Istituto e reso omogeneo su tutto il territorio italiano.”

                    I dati dell’osservatorio attestano che nelle realtà provinciali  dove è presente il Patronato Acli, i tempi di attesa per la visita sanitaria di accertamento dell’invalidità sono per il 40% tra i due ed i quattro mesi, per il 35% oltre i quattro mesi e solo per un 25% entro i due mesi. I dati dicono anche che non esiste una chiara spaccatura tra Nord e Sud ma ci sono differenze trasversali che riguardano tutti i territori.

                    “In alcune aree del nostro paese le domande di invalidità civile del 2020, presentate da fine estate ad autunno inoltrato, sono in buona parte giacenti – ha continuato Ricotti -  Questo non possiamo permettercelo. L’arretrato di 795mila visite (dato aggiornato al 31 maggio 2021) dell’area dell’invalidità civile, quindi anche dell’indennità di accompagnamento, deve essere azzerato in tempi brevi, ed è necessario  un piano di intervento mirato e coordinato dall’INPS tra i vari attori del processo di definizione della pratiche. La visita agli atti deve essere la prassi operativa prioritaria, evitando quanto più possibile le visite in presenza che hanno un maggior impatto organizzativo. Ridurre drasticamente i tempi di accertamento e di definizione della pratica di invalidità civile è un’emergenza che richiede tempestività d’azione e un coordinamento operativo chiaro.  Noi ci siamo, e diamo fin da ora la massima disponibilità nel definire insieme nuove e innovative modalità volte alla semplificazione e al miglioramento del servizio, per arrivare al rispetto dei tempi previsti: entro i 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, per l’effettuazione delle visite ordinarie e entro i 15 giorni dalla data di presentazione della domanda, in caso di patologia oncologica.”

                    Il Presidente Ricotti ha voluto anche sottolineare la stretta collaborazione tra l’INPS e il Patronato “un lavoro sinergico positivo tra istituti, dove, pur riconoscendo le difficoltà che ci sono state, - ha aggiunto Ricotti - ciascuno ha dovuto ridisegnare le proprie modalità operative e organizzative.  È stato un lavoro straordinario, fatto insieme, per assicurare ai cittadini la tempestività di accesso e l’erogazione delle molteplici prestazioni di tutela che venivano di volta in volta emanate dal Governo e dal Parlamento. Unire le reti dei servizi di welfare ha facilitato e agevolato il cittadino, è un risultato di tutti dove sentiamo la necessità di avviare quanto prima con l’Istituto la revisione del Protocollo d’intesa INPS-Patronati, oggi datato 2012: il mondo è cambiato e siamo cambiati anchenoi.”

                     

                      Sottoscrivi questo feed RSS
                      Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

                      Giorgio La Pira