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Democrazia e populismo: no a parole di odio, cerchiamo le verità comuni

    Democrazia e populismo: no a parole di odio, cerchiamo le verità comuni

    Un forte appello alla politica a cercare l’aderenza alla verità, quale presupposto basilare di ogni comunità politica. E un forte appello anche alla società civile, perché torni a mobilitarsi, a rinvigorire la propria vocazione di cittadini, a fare fino in fondo la propria parte, a cominciare dai corpi intermedi (sindacati e associazioni di categoria) per dare il proprio essenziale contributo alla costruzione del bene comune.

    È quanto emerge dal primo incontro del ciclo "Conoscere la democrazia per le sfide di oggi e di domani" della scuola di formazione sociale e politica Partecipare il Presente, inaugurato il 16 ottobre dall'intervento di Antonio Maria Baggio (nella foto), docente di filosofia politica dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano, in provincia di Firenze.

    "L’altro come avversario, non come nemico"

    "Ciascuno di noi continui pure a stare o a votare il partito che ha scelto," ha incalzato Antonio Maria Baggio, di fronte alla platea di 400 persone dell'auditorium Pio X a Treviso. "Ma pretenda dai suoi rappresentanti aderenza alla verità. Pretenda un linguaggio sobrio, non violento, non rancoroso, non improntato alla paura, e scelte non strumentali".

    "E pretenda che chi lo rappresenta faccia lo sforzo per riconoscere l’altro come avversario, non come nemico, con il quale ha il dovere di trovare alcune verità di fatto comuni per poter costruire e tenere insieme la comunità politica nazionale. Populismi e democrazia, infatti, presuppongono entrambi l’esistenza di una comunità politica".

    Passando da Hannah Arendt a Platone, dalla nascita della Costituzione italiana al processo di costruzione della casa comune europea, il dibattito ha analizzato la politica nazionale e i partiti dal dopoguerra a oggi, il contratto di Governo e le opposizioni, le attuali forme della comunicazione politica e della leadership, i valori e gli ideali di fraternità, libertà e giustizia.

    "Essere cittadini oggi è compito difficile ma imprescindibile," ha concluso Baggio: "Se la società si mobilita, e un segno di questa mobilitazione è già questa serata promossa da tante associazioni e organizzazioni che lavorano insieme, lo stato delle cose può cambiare. Teniamo conto che il bene è più forte del male, altrimenti non saremmo qui".

    I prossimi appuntamenti

    Dopo l'incontro con Antonio Maria Baggio, seguiranno quelli con Francesco Occhetta, gesuita del Collegio degli Scrittori di Civiltà Cattolica, che interverrà il 30 ottobre sul tema "Democrazia e informazione: creazione di senso e di consenso".

    L'8 novembre sarà la volta di Marco Almagisti, docente di scienze politiche all'Università di Padova, che parlerà di democrazia e disuguaglianza.

    Entrambi gli eventi si terranno alle ore 20.30 presso la sala conferenza della Camera di Commercio di Treviso, in piazza Borsa.

    Il programma completo dell'autunno 2018.

    L'associazione Partecipare il Presente

    La scuola di formazione sociale e politica Partecipare il Presente è il frutto di un patto tra 17 realtà istituzionali e associative della provincia di Treviso. L’associazione è attiva dal 2005 e la costituiscono: Acli di Treviso, Associazione Comuni della Marca Trevigiana, CGIL Treviso, CISL Treviso, CNA Treviso, Confartigianato Marca Trevigiana, Confcooperative Treviso, Confesercenti Treviso, Volontarinsieme CSV Treviso, EBiCom Ente Bilaterale del Terziario e Turismo, Federmanager Treviso Belluno, Forum Associazioni Familiari della provincia di Treviso, ManagerItalia Veneto, Pastorale Sociale e del Lavoro - Diocesi di Treviso, UCID Treviso Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, Unascom Confcommercio Treviso, Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso.

    Visita il sito partecipareilpresente.it.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira