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Paolo VI, il papa delle Acli

    Paolo VI, il papa delle Acli

    Domenica 14 ottobre 2018
    Il 14 ottobre, alle ore 10.15, sul sagrato della Basilica di San Pietro a Roma, Papa Francesco celebrerà la messa e presiederà il rito della canonizzazione di Paolo VI e di altri sei Beati della Chiesa.
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    Il rapporto tra le Acli e Paolo VI inizia molto prima che monsignor Montini salisse al soglio di Pietro. Già fin dal suo servizio in Vaticano come Sostituto della Segreteria di Stato sotto il pontificato di Pio XII, mons. Montini guarda con attenzione a ciò che la società italiana e la Chiesa stanno realizzando per rispondere ai gravissimi problemi causati dal tragico secondo conflitto mondiale.

    Macerie, morali e materiali, da cui ripartire, su cui costruire: da qui comincia a delinearsi l’idea di un’organizzazione cristiana che si dedichi ai lavoratori, le future Acli, come racconta lo stesso Papa ad una delegazione di aclisti, ricevuti in Vaticano il 21 dicembre del ’63, in occasione del IX Congresso Nazionale.

    Nel suo discorso il pontefice parla delle opere e organizzazioni sociali cattoliche presenti in Italia già alla fine della I guerra mondiale, e di come l’avvento del fascismo le abbia costrette al silenzio, vietando simili forme di vita sociale.

    Finito il secondo conflitto mondiale, recuperata la libertà civile e la possibilità di riprendere l’attività sociale organizzata, riemerge con forza l’idea di un movimento che metta al centro i lavoratori. “Fu allora che si pensò alle ACLI come organizzazione libera e responsabile, aperta all’accoglienza delle masse lavoratrici con la massima larghezza possibile, basata su criteri democratici, non statutariamente collegata con altre associazioni cattoliche riconosciute, ma non priva della dignità, della forza, della vocazione del nome cristiano”…

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    Sabato 13 ottobre 2018
    Le ACLI ricordano Paolo VI, il Papa del Concilio che amava il mondo del lavoro. Vai al programma

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira