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La forza (del) lavoro

    Campagna Acli La forza (del) lavoroCampagna Acli La forza (del) lavoro

    Dal 1° Maggio, festa dei lavoratori e del lavoro, è partita una campagna di azione sociale delle Acli, "La forza (del) lavoro per sconfiggere povertà e diseguaglianze".

    L'iniziativa ha preso avvio con la "Giornata circoli": feste, incontri, momenti di spiritualità per condividere con i cittadini e le comunità le proposte e le azioni delle Acli contro la crisi, spesso in rete con altre organizzazioni. La campagna prosegue ora con iniziative nazionali e locali su tanti aspetti strategici, partendo dall'esperienza e dai tanti volti incontrati con le attività dei servizi e delle associazioni: l'Europa, i giovani, la lotta alla povertà.

    «Sentiamo la pressante urgenza – spiega Stefano Tassinari, vice presidente nazionale delle Acli e responsabile Lavoro – di fronte a persone e famiglie sempre più provate e in difficoltà, di fronte al diffondersi di una sempre più forte depressione, di dire al Paese, a cominciare dalla nostra dimensione popolare, che possiamo farcela, ma se, e solo se, insieme cambiamo. Vogliamo ripartire dal lavoro e dal suo ruolo fondamentale per abbattere le tante, troppe iniquità, consapevoli della drammaticità della situazione, ma con uno sguardo di speranza su quanto si può fare».

    La Costituzione italiana parla del lavoro (art. 4) come diritto e dovere, come una attività o una funzione che concorre al progresso materiale o spirituale della società. «Da questo punto di vista – conclude Tassinari – il lavoro va liberato da una sorta di oppressione che lo ha ridotto a sola merce e fattore considerabile solo se immediatamente redditizio, per riscoprirlo leva di un mondo più giusto e sostenibile, nel quale il futuro torni ad essere diritto di tutti e di ciascuno».

    Qualità dell'economia, del lavoro, della vita, delle istituzioni: 4 ambiti in cui le Acli individuano delle concrete azioni di rilancio e di sviluppo, a partire dai giovani, dalla lotta alla povertà, dal rilancio del welfare e da un piamo sostenibilie e solidale.

     

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira