Errore
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 508
Menu

Football No Limits in Bosnia Erzegovina: sport senza confini

    Football No Limits in Bosnia Erzegovina: sport senza confini

    Football No Limits (FNL) è un progetto itinerante dell'ong Ipsia, realizzato nei Balcani con il supporto dell’Us Acli e di partner locali. Sette tappe in 6 diverse città della Bosnia Erzegovina che si sono succedute dal 19 al 30 luglio 2017. Ventuno tra volontari bosniaci e italiani, allenatori e preparatori tecnici, e quasi mille bambini che hanno giocato sui campi da calcio di FNL 2017. Senza barriere. Senza confini.

    Bosanska Krupa

    Novi Grad/Bosanski Novi

    Il viaggio della carovana sportiva è partito dal nord-ovest della Bosnia Erzegovina, a Bosanska Krupa, dove nel 1998 è iniziato Terre e Libertà, i campi di volontariato internazionale di Ipsia. Ed è qui che nel 2016 è nata l’idea di un nuovo progetto. “Football No Limits non si ferma e va oltre anche i propri confini: se l’anno scorso ci siamo fermati a 5 tappe, quest’anno abbiamo toccato ben 7 località,” dice Emir Sedić, allenatore bosniaco e educatore sportivo, mente e “piede” di FNL con Daniele Socciarelli di Ipsia. Determinante è proprio la forte motivazione e partecipazione dei volontari locali: circa 15 allenatori, preparatori e giovani calciatori bosniaci hanno ideato le attività e si sono alternati a fianco dello staff e dei volontari arrivati dall’Italia.

    Kozarac

    Kozarac

    Un tour lungo 900 chilometri

    Football No Limits ha percorso gli oltre 900 chilometri che collegano i campi da calcio della Bosnia Erzegovina e a ogni tappa ha allestito un campus sportivo, aperto per un giorno a tutti i bambini e ragazzi del luogo. Il Paese risente tuttora di profonde difficoltà economiche, gravi carenze strutturali e divisioni sociali, retaggio dei conflitti balcanici degli anni Novanta. In Bosnia Erzegovina la disgregazione dell’ex Jugoslavia non si è mai risolta in una completa transizione verso uno Stato efficiente e una piena ricostruzione del tessuto sociale e politico.

    Kozaruša

    Questa "Grande Boucle" calcistica ha disegnato così un tour che va da ovest a est, fino ad abbracciare il sud. Da Bosanska Krupa e Novi Grad/Bosanski Novi, terre verdi di boschi e fiumi, all’erba ingiallita dei campi da calcio di Kozarac, un paesino che d’estate si ripopola della diaspora di ritorno da Svizzera, Germania, Austria e Svezia: la maggioranza delle auto ha una targa straniera e chi ha meno di 15 anni più difficilmente parla il bosniaco. Si è transitati poi da Orašje, sulle sponde del fiume Sava, oltre il quale c’è la Croazia ed è subito Europa; per finire a Ljubuški e Mostar sul campo completamente ristrutturato un'associazione locale con fondi giapponesi. Senza distinzioni, FNL ha calcato terreni più marginali e degradati, così come campi nuovi di zecca, donando infine tutto il materiale sportivo ai club di calcio che l’hanno ospitato.

    Il cuore sportivo dei Balcani

    Se il fulcro di Football No Limits è lo sport, perché con il suo linguaggio universale può superare ogni tipo di differenza e favorire l'integrazione, il tour è stato anche un viaggio nel cuore sportivo e nelle diverse fedi calcistiche dei Balcani. Il nuovo terreno sintetico di Mostar ha sostituito l’asfalto del Kantarevac, tradizionale campetto cittadino e appuntamento fisso della domenica mattina alle 11, come ricorda Dženan Šuta: “Da quel cemento è passato anche Zvonimir Serdarušić, attuale allenatore del club Paris Saint Germain di pallamano”. A Sarajevo, le casacche bianche di FNL hanno incrociato la maglia blu dello “Željo”, indossata da Arnes Kurtović, giovanissimo calciatore che ha partecipato alla carovana di Football No Limits nel 2016 e che milita nella Primavera dell’FK Željezničar, club fondato nel 1921 dai ferrovieri della Capitale e formazione vincente della Serie A bosniaca.

    Nello stadio dello Željezničar a Grbavica, Sarajevo

    Esmir Sedić e Ibrahim Rahimić, nello stadio del Velež a Mostar

    Ibrahim Rahimić invece è tornato nella sua squadra del cuore come allenatore, dopo averci giocato negli anni Ottanta. Ha colto la scommessa dell’FK Velež di Mostar e promette: “Saremo la squadra più giovane. Il nostro obiettivo è solo uno: tornare primi in Bosnia e giocare le qualificazioni per la Champions”. Dopo essersi salvato dalla retrocessione per 3 punti, nei prossimi 5 anni il Velež si augura di tornare un grande club e fornire nuovi giocatori alla Nazionale.

    Del resto lo sport può portare a grandi traguardi. Sicuramente fa sognare chiunque abbia calciato almeno una volta un pallone. “Noi ci chiamiamo Football No Limits perché vogliamo superare ogni confine,” dice Emir Sedić, “anche quelli che questa realtà ci impone”.

    Ljubuški

    Il team di FNL17 a Ljubuški

    Le immagini di ogni tappa di #FNL17 sono state pubblicate sulla pagina Facebook di Football No Limits.

    Tutte le foto sono di Giovanni Fucili. È vietata ogni riproduzione senza il consenso dell'autore e di Football No Limits.

    Torna in alto
    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira