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Infortunio o malattia professionale: come funziona il rimborso delle spese sanitarie

    Infortunio o malattia professionale: come funziona il rimborso delle spese sanitarie

    Fonte: www.patronatoacli.it

    Hai subito un infortunio sul lavoro e ti stai chiedendo se puoi chiedere il rimborso di un farmaco o di una particolare terapia e a chi inoltrare tale richiesta?

    Il Patronato Acli è a tua disposizione per tutte le informazioni e l’assistenza amministrativa e medico legale necessaria per proteggere i tuoi diritti.
    Anzitutto, il diritto dei lavoratori infortunati o che hanno contratto una malattia professionale a tutte le cure necessarie, senza oneri a loro carico, è un principio sancito dal Testo Unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
    In caso di infortunio o malattia professionale, l’Inail deve garantire ai lavoratori tutte le cure necessarie, senza che le spese ricadano sugli stessi. Esiste, tuttavia, una condizione fondamentale: ossia che le prestazioni (farmaci, interventi, terapie, ecc.) siano riconosciute necessarie dai medici dell’Inail stesso ai fini del miglioramento dello stato psico-fisico e del reinserimento lavorativo e siano ovviamente correlate alla patologia derivante da infortunio o malattia professionale.  
    Una seconda condizione è che il diritto al rimborso è valido durante il periodo di inabilità temporanea assoluta (ossia l’assenza dal lavoro a causa delle conseguenze dell’infortunio) e comunque anche dopo, laddove vi sia un riconoscimento di postumi permanenti, a prescindere dalla percentuale riconosciuta.

    Quali sono le spese rimborsabili?
    •    Visite specialistiche e accertamenti diagnostici (che in molti casi vengono prescritte dall’Inail stesso ed effettuate presso strutture convenzionate).
    •    Ricoveri ospedalieri.
    •    Interventi chirurgici.
    •    Terapie riabilitative.
    •    Cure mediche e farmaci.
    •    Dispositivi medici e protesici.
    •    Ticket sanitari.
    Non sono invece rimborsabili:
    •    Prestazioni sanitarie non correlate all’infortunio.
    •    Spese per visite specialistiche private non autorizzate dall’Inail stesso.
    •    Eventuali differenze di costi per ricoveri in cliniche private.
    •    Spese per familiari o badanti durante le degenze.
    Affinché le spese sanitarie vengano rimborsate, è necessario che siano state prescritte o preventivamente autorizzate dall’Inail. Per questo motivo è importante che il lavoratore contatti preventivamente l’Istituto, per ottenerne l’autorizzazione. Inoltre, il lavoratore deve sempre conservare le fatture e le ricevute fiscali relative alle spese sostenute che, in un secondo momento, dovranno essere trasmesse all’Inail.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira