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Richiesta di cittadinanza, corsa ad ostacoli

    Richiesta di cittadinanza, corsa ad ostacoli

    In Italia ottenere la cittadinanza continua ad essere una corsa ad ostacoli, ma chi ben comincia è a metà dell’opera.

    A distanza di trent’anni dall’emanazione della legge sulla cittadinanza, nel nostro Paese l’acquisto della cittadinanza italiana continua ad essere un procedimento amministrativo pieno zeppo di ostacoli da superare. Ogni passaggio necessario ad ottenere lo status richiede un’attenzione e una perizia quasi maniacali. Tutto comincia con la raccolta della documentazione utile ad istruire la pratica.

    "Credo si possa solo immaginare cosa significhi per buona parte delle persone non comunitarie, ottenere un certificato di nascita del paese d’origine e il certificato dei carichi pendenti di ciascun paese in cui hanno risieduto, e, in ultima istanza accertarsi di poter contare su residenza ininterrotta in Italia di ben 10 anni - commenta Laura Vacilotto Acli Treviso -. Arrivati a questo punto una persona si immagina di aver affrontato con fatica il pezzo di strada in salita, per potersi poi ricaricare in con la discesa. Invece no, siamo solo all’inizio. Infatti ricordiamoci che il procedimento in Italia è connotato da un carattere di significativa discrezionalità, detta in altri termini, a fronte della sussistenza di requisiti appena richiamati il Ministero può valutare se accogliere o meno la richiesta".

    Non si tratta di mettere in discussione la scelta di uno Stato di normare in modo autonomo il tema, tuttavia non possiamo fare a meno di riscontare una complessità ingiustificata e una rigidità che richiede negli aventi diritto una volontà d’acciaio. La stessa volontà che spinge ogni anno molti di cittadini stranieri ad intraprendere questo percorso, perché per loro ottenere la cittadinanza italiana rappresenta il perfezionarsi di un disegno migratorio. E’ importante per le Acli essere di sostegno a questi nuovi cittadini e accompagnarli in tutte le fasi di questo percorso tortuoso.

    Si affidano alla competenza dei nostri operatori qualificati, consci del fatto che in Italia ottenere la cittadinanza è una corsa ad ostacoli ma se ben si comincia è un diritto irrinunciabile oltre che una straordinaria occasione per vivere e lavorare nel nostro territorio.

    Documenti per la cittadinanza per matrimonio

    Documenti per la cittadinanza per naturalizzazione

    PER I 18ENNI NATI IN ITALIA SI CHIEDE IN COMUNE

    Attenzione a non dimenticarlo: i ragazzi stranieri nati e cresciuti in Italia che hanno compiuto 18 possono ottenere la cittadinanza italiana presso il proprio Comune di residenza se:

    • hanno regolare permesso o carta di soggiorno
    • hanno sempre avuto, fin dalla nascita, la residenza in Italia oppure possono dimostrare di aver sempre vissuto in Italia (con documentazione idonea: frequenza a scuola, vaccinazioni ecc..)

    QUANDO
    La richiesta della cittadinanza si può fare a partire dal giorno del compimento dei 18 anni fino al compimento dei 19 anni.
    L’Ufficiale di stato civile del comune manderà una lettera di avviso a tutti gli interessati durante i 6 mesi precedenti il compimento dei 18 anni.
    In caso di arrivo in ritardo della lettera, dal giorno della ricezione si ha un anno di tempo per andare in comune e chiedere la cittadinanza italiana.
    Se non arriva alcuna comunicazione dal comune è possibile fare richiesta anche oltre il limite dei 19 anni previsto dalla legge.

    COME
    Per ottenere la cittadinanza è necessario presentare un’apposita dichiarazione di volontà in comune, presso l’Ufficio di stato civile. La cittadinanza italiana sarà riconosciuta, dopo la verifica dei requisiti, entro 120 giorni.

    RIFERIMENTI E CONTATTI
    Per ogni informazione contatta e fissa appuntamento con lo Sportello Immigrati del Patronato Acli di Treviso alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al numero 0422 1836144 opzione 1.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira