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I ristori per gli enti del Terzo settore

    I ristori per gli enti del Terzo settore

    Arrivano dopo tanti mesi dai ristori del mondo profit, e con purtroppo poco tempo per fare domanda, ma finalmente sono stati previsti anche i ristori del fondo straordinario per gli enti di Terzo settore, che abbiamo prima proposto e poi ripetutamente chiesto di implementare, insieme ad Arci e al Forum del Terzo settore, perché si guardasse a quella gran parte di circoli, associazioni e altri enti, spesso i più piccoli, che hanno dovuto ridurre drasticamente le proprie attività e chiudere tanti luoghi di incontro e prossimità nelle comunità locali a causa delle restrizioni di contrasto alla pandemia.

    Con il Decreto direttoriale n. 614 è stato adottato l’Avviso n. 2/2021 con cui sono stati individuati i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo straordinario per il per il sostegno degli enti del Terzo settore istituito dal c.d. decreto Ristori. Le risorse finanziarie del Fondo ammontano complessivamente a 210 milioni di euro. I fondi saranno divisi in base alle richieste pervenute per un massimo di 5000 € per gli enti più grandi (sopra i centomila euro di entrate nell’ultimo bilancio), per i quali è prevista una maggiorazione del 30%, e di poco più di 3800 € per gli enti più piccoli.

    Per la presentazione delle istanze c’è tempo fino alle ore 23:59 dell’11 dicembre 2021.

    Per le Aps il provvedimento ministeriale prevede che i soggetti iscritti nel Registro nazionale (ex art. 7 legge 383/2000) devono presentare le istanze anche in nome e per conto delle proprie articolazioni territoriali e dei circoli affiliati iscritti al medesimo registro. Per questo, le ACLI aps a livello nazionale presenteranno istanza per i soggetti della propria rete associativa.

    La rete nazionale ACLI aps sta già raccogliendo le richieste dei propri circoli e strutture per il tramite delle sedi provinciali (che devono farle pervenire entro il 9 dicembre) mediante la piattaforma Proximo, realizzata appositamente per l’assistenza, la gestione della documentazione e l’interfaccia con il Registro unico nazionale del Terzo settore. E più in generale assiste anche diversi enti iscritti nei registri regionali Aps.

    I soggetti interessati alla richiesta del contributo sono le associazioni di promozione sociale (Aps), le organizzazioni di volontariato (Odv) e le Onlus che risultino iscritte nei rispettivi registri nazionali, regionali o delle province autonome, in data antecedente  al 25 dicembre 2020, e che nel corso dell’anno 2020 abbiano sospeso o ridotto l’esercizio delle proprie attività statutarie d’interesse generale a causa delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

    È necessario verificare che il codice ATECO che contraddistingue l’attività dell’associazione figuri tra quelli in elenco nell’allegato 1 all’Avviso.

    L’istanza va presentata attraverso il portale “Servizi lavoro” del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, cui è possibile accedere tramite SPID o CIE del legale rappresentante dell’ente.

    Non possono accedere al sostegno le organizzazioni che hanno percepito altri contributi nazionali previsti dagli artt. 1 e 3 del d.l. 137/2020, in quanto questo contributo ristori non è cumulabile con le misure richiamate (che riguardano, lo ricordiamo, i contributi a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA attiva e i contributi del Fondo per il sostegno alle associazioni e società sportive dilettantistiche).

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira