Errore
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 508
Menu

Il prezzo delle disuguaglianze

    Il prezzo delle disuguaglianze

    “La disuguaglianza è una violazione della dignità umana; è la negazione della possibilità che ciascuno possa sviluppare le proprie capacità. Prende molte forme e ha molte conseguenze: morte prematura, salute cattiva, umiliazione, subordinazione, discriminazione, esclusione dalla conoscenza e/o da dove si svolge prevalentemente la vita sociale, povertà, impotenza, mancanza di fiducia in se stessi e di opportunità e possibilità della vita”.

    Il nuovo approfondimento di www.benecomune.net si sviluppa attorno al tema delle disuguaglianze nel nostro Paese.

    Il direttore, Leonardo Becchetti (Docente di Economia Politica presso l’Università Tor Vergata) afferma: “Se vogliamo risolvere il problema della diseguaglianza dobbiamo pertanto lavorare in due direzioni fondamentali. Primo, trovare ricette “a prova di globalizzazione” ovvero capaci di evitare l’innesco di un’ulteriore corsa al ribasso con delocalizzazioni e perdita di lavoro e di valore economico nei nostri territori. Secondo, comunicarle efficacemente. (…) Il contrasto alla diseguaglianza in un sistema economico profondamente mutato dopo la globalizzazione richiede intelligenza e fantasia. E deve trovare soluzioni a prova di delocalizzazione”.

    Per Gianluca Budano (Consigliere di Presidenza Nazionale Acli con delega alle Politiche della Famiglia e della Salute e Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare) “il senso d’ingiustizia, ormai molto diffuso tra i cittadini italiani, trova delle robuste conferme empiriche anche in altre dimensioni dell’agire sociale diverse da quelle economiche.  Negli ultimi anni si registra un indebolimento di alcuni diritti universali. In particolare, preoccupa la difficoltà di accesso ai servizi sanitari gratuiti, che ha generato un aumento della spesa delle famiglie italiane costrette a rivolgersi a strutture private”.

    Fabio Cucculelli (Dipartimento Studi e Ricerche Acli nazionali e redattore del sito Benecomune.net) osserva come “l’esistenza di condizioni che determinano un costante aumento della disuguaglianze se non vengono affrontate, mina la sopravvivenza stessa della democrazia, o quanto meno porta ad una crisi di quei governi o partiti che secondo i cittadini non sono stati in grado di affrontare la questione della disuguaglianza, che, non va dimenticato, è una questione di giustizia”.

    Patrizia Luongo (Economista Forum Disuguaglianze Diversità) sottolinea come “in Italia, come altrove, disuguaglianze crescenti hanno generato diffusa ingiustizia sociale. Paura, risentimento e rabbia sono cresciuti nelle fasce più vulnerabili della società dando vita a una dinamica autoritaria. Seguendo l’insegnamento di Anthony Atkinson, il Forum Disuguaglianze Diversità – un’alleanza tra cittadinanza attiva e ricercatori coordinata da Fabrizio Barca – ritiene che questo stato di cose non sia inevitabile. Esso è piuttosto il risultato dell’inversione di marcia politica e culturale che ha avuto luogo negli ultimi trent’anni. Dobbiamo di nuovo cambiare direzione

    Andrea Michieli (Campagna Chiudiamo la Forbice e Centro Studi Azione Cattolica Italiana) osserva come “l’obiettivo posto con la campagna Chiudiamo la forbice sia alto e inedito; reso ancora più complesso dall’ambizione di non guardare ad un singolo aspetto della questione, ma dal tentativo di guardare alla complessità delle cause delle diseguaglianze. Non poteva che essere così visto che il nostro fondamento è prendere sul serio le sfide che Laudato si’ ci ha posto”.

    Torna in alto
    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira