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Le Acli: promuovere, non difendere la famiglia

    Le Acli: promuovere, non difendere la famiglia

    «Sul tema della famiglia, fatta di mariti e di mogli, di papà, di mamme e di figli, – spiega Santino Scirè, responsabile Famiglia e vicepresidente delle Acli nazionali - le Acli non sono mai state in difesa, piuttosto sono da sempre impegnate con servizi, attività, iniziative, progetti per promuoverne il protagonismo. Il clima da tifoseria che si è creato in questi giorni a ridosso del Family Day non fa certo bene alle vere priorità della famiglia, che conosciamo non solo attraverso i nostri iscritti e il costante lavoro sul territorio, ma anche attraverso le migliaia di persone che si rivolgono ogni giorno al nostri servizi di Caf e Patronato diffusi su tutto il territorio della penisola.

    Le Acli – afferma Scirè - non condividono la strumentalizzazione delle piazze e, rispetto al processo legislativo in atto, hanno a cuore la tutela dei soggetti più deboli.
    Per questo le Acli ritengono che l’ipotesi della stepchild adoption possa essere rischiosa perché può aprire la strada alla aberrante pratica dell’utero in affitto. Tuttavia affermano l’importanza di riconoscere le unioni civili, anche omosessuali, sottolineando la necessità che vengano tutelati i diritti individuali fuori da ogni possibile equiparazione al matrimonio.

    Idealmente le Acli si riconoscono nel ruolo di fondamento e centro del tessuto sociale che la Costituzione assegna alla famiglia ed evidenziano il fatto che essa preesiste allo Stato, da cui invoca solo di essere riconosciuta. Pertanto, - conclude Santino Scirè - chiediamo che il Parlamento continui a concentrarsi su argomenti concreti come il fattore famiglia, la promozione di politiche di conciliazione e la definizione di misure di welfare nuove e affidabili. Questo sì che sarebbe un segnale di modernità per un Paese che sa investire sul proprio futuro».

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    Documenti utili

      Scarica qui sotto i documenti utili riguardanti il nostro 29° Congresso.

      Troverai i Regolamenti congressuali approvati e la modulistica di base contenente il Verbale della presidenza della struttura di base (per l'elezione del Presidente), il Verbale dell'Assemblea dei soci per l’elezione dei delegati al Congresso provinciale, il rinnovo delle cariche sociali e l’approvazione del rendiconto, ed infine la lettera di convocazione dell'Assemblea dei soci.

      >>Fac simile Lettera convocazione Assemblea ordinaria Circolo
      >>Regolamento del 30° Congresso provinciale delle Acli di Treviso
      >>Orientamenti: "Viviamo il presente, costruiamo il domani"
      >>Modulo d'iscrizione al Congresso Provinciale
      >>Programma 29° Congresso
      >>Regolamenti congressuali approvati
      >>Locandina 29° Congresso
      >>Convocazione Assemblea dei soci
      >>Verbale Assemblea dei soci - Modello A
      >>Verbale Assemblea dei soci - Modello B

       

      Orientamenti congressuali

        Sabato 19 marzo 2016 le Acli di Treviso celebreranno il loro 29° Congresso Provinciale dal titolo “Le Acli nel cambiamento : lavoro e solidarietà per ripartire con coraggio”.

        Si dice che un albero sia un seme che esplode lentamente: come a dire che un’intuizione, un incontro di idee si può trasformare in una storia, in tante storie umane. E poi ancora in un certo modo di vedere e fare le cose, in un’organizzazione operativa e in un radicamento territoriale. Ed è anche per questo che si fa un congresso: per rileggere la nostra storia alla luce della storia degli altri e del mondo in cui viviamo, per condividere un pensiero e delle cose da fare, per scegliere delle persone che si assumeranno un compito. Queste forze innervano le radici e permettono alla nostra storia di aprirsi al futuro. Sole o pioggia, successi o difficoltà fanno crescere quello che era un seme, un grande compito, come lo definì Achille Grandi. La storia delle Acli nasce oltre settant’anni fa. E nasce come un’intuizione che chiama i lavoratori e li colloca tra la fede e la politica: cioè in una evidente contraddizione, in una irriducibile tensione. Essere insieme lavoratori, pellegrini e cittadini nella stessa persona, senza negare alcuna di queste dimensioni, è un grande compito: è un grande inizio. Oggi siamo ancora qui: in questo Paese, in questo momento. Con la nostra organizzazione, i nostri circoli e nuclei, i nostri servizi, il nostro modo di vedere le cose. Tutto è diventato più difficile: le risorse sono più scarse e il compito è più arduo. Si deve lavorare “di più” con “di meno”. Forse è giunto il momento di cambiare il nostro modo di lavorare socialmente e guardare le cose da fare da un’altra prospettiva, dove le identità fisse e immutabili si trasformano in identità dinamiche e aperte; dove la partecipazione è pro‐getto, oltre che protesta; dove la nostra esperienza non si divide in associazioni e servizi ma si pone come unico corpo popolare. Un solo corpo, più competente, più leggero, più sostenibile: più utile.

        Scarica gli orientamenti congressuali 2016 qui sotto.

        XIII Settimana Sociale diocesi di Vittorio Veneto: Ogni desiderio un diritto?

          XIII Settimana Sociale diocesi di Vittorio Veneto: Ogni desiderio un diritto?

          Si svolgerà nei primi giorni di febbraio la XIII Settimana Sociale diocesana, dal tema Ogni desiderio un diritto?.

          In un'epoca come la nostra, caratterizzata dalla "fluidità" di ogni sistema etico e valoriale, l'accento posto sulla persona rischia di far prevalere l'individualismo come unico criterio capace di orientare l'agire umano. Da qui il considerare qualsiasi desiderio che una persona "sente" come un diritto da perseguire ad ogni costo, anche con il supporto delle pubbliche istituzioni.

          La sempre attuale discussione sui molteplici diritti individuali ci offre l'opportunità di una riflessione alla luce del Vangelo, approfondendo il tema nelle consuete tre serate della Settimana Sociale.

          In vista di questo appuntamento, il Comitato preparatorio mette a disposizione le schede di approfondimento appositamente elaborate, e la locandina delle tre serate.

          Per maggiori informazioni visitra il sito http://www.diocesivittorioveneto.it/info/news.asp?news=3646

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          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira