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"Oltre la tela", serate di balletti

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"Oltre la tela", serate di balletti

Si terranno venerdì 18 maggio e sabato 19 maggio a partire dalle ore 20.45 due serate di spettacolo di ballo dal titolo "Oltre la tela". Protagonista l'Asd "Scuola danza Roncade" diretta da Claudia Ceron Soldà, con tutte le allieve e gli allievi della scuola. L'ingresso è libero, al Palazzetto dello Sport di Roncade.

    "Mamma, conosci l'italiano?": l'altra faccia di una scuola multiculturale

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    "Mamma, conosci l'italiano?": l'altra faccia di una scuola multiculturale

    "Mamma, tu conosci la lingua italiana?". Da questa — apparentemente — semplice domanda due mesi e mezzo fa è iniziata un'esperienza del tutto particolare. Un percorso di lingua e cultura italiana dedicato alle mamme straniere degli alunni che frequentano le scuole Niccolò Tommaseo e don Lorenzo Milani, tra i quartieri di San Lazzaro e San Zeno a Treviso

    Così, con la collaborazione del Centro della famiglia e dell'istituto comprensivo n. 3 Felissent, è nato un progetto non solo di educazione linguistica: fin dall'inizio l'obiettivo è stato avvicinare maggiormente queste famiglie al mondo della scuola frequentato dai propri figli. Dopo 10 incontri, il 24 aprile il progetto si è concluso con successo: "Per un’inclusione efficace, fondamentale è la presa in carico dell’intero nucleo familiare," dice Laura Vacilotto, presidente provinciale delle Acli. "Aver realizzato il corso in una scuola, con la collaborazione del Centro della Famiglia è un esempio di progettualità complessa, realizzata in rete".

    Tornare sui banchi di scuola, magari proprio gli stessi a cui siedono anche i propri figli, non è stato troppo difficile per Nicoleta, proveniente dalla Romania: "Anche se, lo ammetto, qualche volta mio figlio mi ha aiutato con i compiti a casa. Mi dispiace solo che il corso sia finito. Spero volentieri che sia riproposto, è stata una bella esperienza".

    Il progetto ha coinvolto in totale 31 donne (che hanno partecipato ad almeno un incontro) e il numero medio di presenze si è attestato a 17 persone per lezione. Un gruppo eterogeneo di culture e storie, provenienti da Kosovo (il gruppo più numeroso), Venezuela, Romania, Sri Lanka, Bangladesh, Ucraina, Mali, Costa d'Avorio, Cina, Tunisia, che rappresenta l'altra faccia di una scuola multiculturale. Il volto dei genitori stranieri, padri e madri di bambini che spesso sono nati in Italia e oggi frequentano le scuole delle nostre città.
     

    Le operatrici e le volontarie delle Acli hanno gestito gli incontri, con il supporto di una psicologa del Centro della Famiglia che ha condotto due sessioni, approfondendo la dimensione educativa genitore-figlio e l’importanza per i bambini di svolgere i compiti a casa e di essere affiancati nel loro percorso di crescita anche a casa. Lo scambio reciproco di esperienze e informazioni ha offerto a queste madri gli strumenti più adatti per seguire i propri figli nello studio o per partecipare alle riunioni essendo in grado comunicare adeguatamente con insegnanti e altri genitori. 

    Il percorso è stato interamente declinato al femminile, perché l’occupazione femminile è ancora bassa nelle famiglie immigrate e più spesso l’educazione dei figli è considerata appannaggio delle donne. Per facilitare la partecipazione anche di chi ha figli molto piccoli, il Centro della famiglia ha predisposto un servizio di babysitting negli stessi locali della scuola Niccolò Tommaseo, dove si è svolto tutto il percorso.

    Formazione e nuove tutele: il binomio per qualificare e accrescere il lavoro

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    Formazione e nuove tutele: il binomio per qualificare e accrescere il lavoro

    Accesso al mondo del lavoro, misure a sostegno dell’occupazione e tutela dei diritti dei lavoratori: come garantire tutto ciò in un mondo del lavoro che cambia a ritmi molto veloci e ha confini sempre meno definiti? 

    Sono queste le principali domande su cui ci stiamo interrogando come Acli a livello nazionale, regionale e provinciale. Lo abbiamo fatto nel corso del nostro tradizionale convegno di studi, dove abbiamo analizzato le possibili conseguenze nel mercato del lavoro di fronte alla progressiva automazione dei processi produttivi e dell’innovazione digitale.

    È stato evidenziato come il problema più urgente da affrontare per le generazioni più giovani non sia "semplicemente" la riduzione dei posti di lavoro che la quarta rivoluzione industriale porta con sè, bensì la capacità di gestire lo skills mismatch, cioè la mancata corrispondenza tra le competenze possedute e quelle richieste dalle aziende e dal mercato.

    Se questa è una delle conclusioni a cui siamo giunti, l’unica strada possibile da intraprendere, a tutti i livelli di governo, è investire in termini concreti sulla formazione. Cruciale nella fase che precede l’ingresso al mondo del lavoro, valorizzando il ruolo fondamentale della scuola di ogni ordine e grado, restituendole quel ruolo fondamentale che le spetta di diritto in ogni sociètà che si professi democratica.

    Un’attenzione particolare va riservata agli istituti di formazione professionale, ricordiamo a tal proposito che l’esito del referendum del 4 dicembre 2016 ha lasciato la formazione professionale tra le competenze esclusive delle Regioni, che quindi conservano un potere legislativo in questi ambiti.

    Ancora, serve un investimento sulla formazione continua dei lavoratori, favorendo l’aggiornamento e la formazione durante tutta la carriera professionale. In questa seconda accezione, il patto forte è tra le imprese, i lavoratori e lo Stato: il life long learning deve essere un diritto garantito a tutti i lavoratori e a tutti i datori di lavoro. Tutti, e non solo nelle grandi imprese strutturate, devono essere messi nelle condizioni di poter garantire ai propri collaboratori l’accesso a questo diritto. I fondi interprofessionali rappresentano ancora oggi dei "grandi sconosciuti" per moltissime piccole e medie imprese che non hanno il tempo e le risorse da impiegare in questo ambito.

    Abbiamo cercato inoltre di approfondire le frontiere del lavoro nel 2018: come riuscire a conciliare la flessibilità con la tutela dei diritti, e spesso anche con la dignità del lavoro. Lo abbiamo fatto in occasione delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, formulando 43 proposte concrete sui temi del lavoro, del welfare e del patto tra generazioni. Una delle proposte prevede espressamente di "inserire nel nostro ordinamento nuove tutele per i lavoratori della Gig Economy".

    Non è possibile — non lo è almeno per un’organizzazione come le Acli — accettare questo progressivo svuotamento del valore del lavoro che è tutto fuorché "condivisione". Molto spesso l’unica cosa che si condivide è uno status di impotenza e di rassegnazione rispetto ad una situazione data che non prevede alcuna alternativa e tanto meno partecipazione creativa.

    Come Acli di Treviso abbiamo avuto la possibilità di sperimentarci in diversi progetti di inserimento sociale e lavorativo, realizzati in collaborazione con altri soggetti del Terzo settore e con alcune amministrazioni locali. Queste sperimentazioni sul campo ci portano ad affermare che è fondamentale intercettare i bisogni delle persone sui temi del lavoro, cercando di "abitare" i loro luoghi fisici e motivazionali, sia che si tratti di giovani sia che si tratti di meno giovani, fuoriusciti dal mondo del lavoro.

    Questa affermazione può sembrare quasi scontata, però ritengo sia fondamentale sottolineare con forza l’importanza di tornare al "perché delle cose", per non abituarsi all’idea che indagare le cause costituisca un lusso che non possiamo più permetterci.

    Laura Vacilotto
    Presidente provinciale Acli

    Primo maggio 2018

    La Festa del lavoro quest'anno si arricchisce di tre eventi. 

    Il 1° maggio i circoli Acli di Cornuda (nella chiesa parrocchiale) e Susegana (nella chiesa arcipretale) invitano tutti alla tradizionale santa messa seguita alla benedizione degli automezzi. 

    Il 5 maggio a Asolo le Acli partecipano all'evento di musica e testimonianze sul lavoro "C'è da fare".

    Festa del lavoro 2018: gli appuntamenti con le Acli

    • Pubblicato inAcli
    Festa del lavoro 2018: gli appuntamenti con le Acli

    La Festa del lavoro quest'anno si arricchisce di tre eventi.

    Il 1° maggio i circoli Acli di Cornuda (nella chiesa parrocchiale) Susegana (nella chiesa arcipretale) invitano tutti alla tradizionale santa messa seguita alla benedizione degli automezzi. 

    Il 5 maggio a Asolo le Acli partecipano all'evento di musica e testimonianze sul lavoro "C'è da fare".

    Clicca sui link sopra per leggere tutti i dettagli.

    "Non ho la busta paga": perché è un problema e cosa dice la legge

    "Non ho la busta paga": perché è un problema e cosa dice la legge

    I lavoratori che si rivolgono all'Ufficio Lavoro del Patronato Acli molto spesso lamentano la mancata consegna del prospetto paga da parte del datore di lavoro.

    Questo comportamento non è sempre connesso al mancato pagamento della retribuzione. Tuttavia, anche laddove ci sia l’accredito della retribuzione, il lavoratore sprovvisto di busta paga si trova in estrema difficoltà nel comprendere la correttezza del pagamento ricevuto.

    Per risolvere questi problemi, dal 2018 diventerà operativa la piena tracciabilità delle retribuzioni e saranno introdotte sanzioni per la mancata consegna del prospetto paga.

    Cosa dice la legge

    La legge n. 4/1953 sancisce che “il prospetto paga deve essere consegnato al lavoratore nel momento stesso in cui viene consegnata la retribuzione”. Nel prospetto paga dei lavoratori dipendenti, con la sola esclusione dei dirigenti, deve essere indicato nome, cognome, qualifica professionale, il periodo a cui la retribuzione si riferisce, gli assegni familiari e tutti gli altri elementi che, comunque, compongono detta retribuzione, nonché le singole trattenute.

    Tale obbligo di consegna può essere adempiuto sia in forma cartacea sia telematicamente, tramite email PEC o email ordinaria, direttamente dall’azienda o anche per il tramite del consulente del lavoro. È bene sottolineare che la prova legale dell’effettiva consegna del cedolino al lavoratore, nella scadenza prevista, grava sempre sul datore di lavoro.

    La firma “per ricevuta” o per “presa visione e accettazione” può essere richiesta proprio ai fini della prova dell’avvenuta consegna. Tuttavia tale firma non attesta assolutamente né la correttezza dei dati riportati né l’avvenuto pagamento della retribuzione. Non ha quindi efficacia di quietanza.

    Cosa cambia dal 1° luglio 2018

    Per dare maggiore certezza al pagamento, a partire dal 1° luglio 2018 il legislatore ha imposto la piena tracciabilità delle retribuzioni, cioè opera l’assoluto divieto di corrispondere la retribuzione, ivi compresi gli anticipi, attraverso denaro contante direttamente al lavoratore.

    Per rendere effettiva l’obbligatorietà della consegna del prospetto paga, il legislatore ha previsto una “sanzione amministrativa da 150 a 900 euro”, anche in caso di mero ritardo. Tale sanzione è aumentata in ragione del numero di lavoratori coinvolti o del periodo interessato. Pertanto il lavoratore può promuovere tutte le azioni necessarie per l’ottenimento dei prospetto paga, avendo certezza sia del diritto sia della pena.

     

    Leggi anche: Smart working: come funziona il "lavoro agile"

    Smart working: come funziona il "lavoro agile"

    Smart working: come funziona il "lavoro agile"

    Le nuove tecnologie in continua in evoluzione e la necessità di conciliare i tempi di vita e lavoro, hanno portato all’approvazione della legge n. 81/2017 che disciplina il “Lavoro agile”. Questo nuovo dettato normativo abbraccia l’idea di un miglioramento dell’efficienza aziendale, pensando ad un lavoro per obiettivi e ad un sistema retributivo premiante.

    Che cos'è il lavoro agile

    Il lavoro agile rientra a pieno titolo in un rapporto di lavoro subordinato con l’applicazione di tutte le tutele normative e retributive previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Si differenzia tuttavia dal “tipo tradizionale” di lavoro subordinato per almeno due elementi: il luogo e l’orario di lavoro. Lo sviluppo tecnologico ha infatti ridotto, se non eliminato, le barriere spaziali e temporali, rendendo di fatto la prestazione lavorativa possibile “ovunque” ed in “qualsiasi momento”, senza precisi vincoli di luogo o orario di lavoro.

    In merito al luogo della prestazione, la nuova disciplina prevede che l’attività si svolga in parte all’interno dei locali aziendali in parte all’esterno, senza una postazione fissa. Per esterno non si intende necessariamente la residenza o il domicilio del lavoratore. Anche l’articolazione dell’orario di lavoro può essere flessibile, fermo restando il limite di durata massima di lavoro giornaliero e settimanale definiti dalla legge o dalla contrattazione collettiva.

    La stipula di un patto individuale

    Elemento essenziale del lavoro agile è la stipulazione di un patto individuale scritto tra datore di lavoro e lavoratore, in aggiunta al contratto di assunzione. Il patto deve disciplinare:

    • le modalità di svolgimento della prestazione all’esterno dell’azienda,
    • l’esercizio del potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro,
    • gli strumenti utilizzati dal lavoratore,
    • i tempi di riposo collegati necessariamente alla “disconnessione” dalle strumentazioni tecnologiche.

    Il patto individuale, che di fatto modifica le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, può essere limitato ad un periodo di tempo (patto a tempo determinato) o può essere senza termine (patto a tempo indeterminato). Dal 15 novembre 2017 l’accordo sottoscritto tra datore di lavoro e dipendente deve essere trasmesso telematicamente attraverso il portale dei servizi del Ministero del lavoro.

    Le tutele previste

    È bene sottolineare che sia il datore di lavoro sia il lavoratore possono recedere dal patto individuale di lavoro agile, liberamente, con il solo rispetto del preavviso di almeno 30 giorni. Il recesso porterà al ripristino dello svolgimento del rapporto di lavoro come definito in sede di assunzione.

    Con la circolare n. 48 del 2 novembre 2017, l’Inail ha ribadito che i lavoratori “agili” hanno diritto alla tutela prevista in caso di infortuni e malattie professionali, anche per quelle prestazioni rese all’esterno dei locali aziendali e nel tragitto tra l’abitazione ed il luogo prescelto per svolgere la propria attività.

     

    Leggi anche: "Non ho la busta paga": perché è un problema e cosa dice la legge

     

    Consulenza in materia di privacy. Il nuovo servizio di Acli Service Treviso srl

    • Pubblicato inCAF
    Consulenza in materia di privacy. Il nuovo servizio di Acli Service Treviso srl

    Apre un nuovo servizio in Acli Service Treviso srl, quello di consulenza in materia di privacy che riguarda gli adempimenti collegati alle nuove disposizioni in vigore dal 25 maggio 2018.

    Il servizio è rivolto alle imprese, agli studi professionali e più in generale ai titolari di P.IVA che in qualunque maniera trattano dati personali, siano essi relativi a personale interno alle attività stesse o ai clienti con cui si relazionano.

    Si occupa di:

    • consulenza ed assistenza in materia di trattamento dei dati personali a 360 gradi
    • adeguamento alla normativa europea (Reg. UE 679/2016 o GDPR)
    • consulenza ed assistenza per l'adempimento delle prescrizioni privacy necessarie ai sensi di legge
    • consulenza ed assistenza per la predisposizione della modulistica privacy (informativa e consenso per il trattamento dei dati personali, contratto con il responsabile del trattamento etc...)
    • esame della documentazione aziendale rilevante in ambito privacy e analisi degli aspetti legali e contrattuali
    • consulenza ed assistenza in tema di controlli a distanza del lavoratore
    • consulenza ed assistenza in tema di videosorveglianza
    • consulenza ed assistenza in tema di marketing
    • consulenza ed assistenza in tema di siti web
    • redazione delr egitro delle attività di trattametno ai sensi dell'art. 30 del Regolamento UE 679/2016
    • formazione in tema di protezione dei dati personali
    • servizio DPO (Data Protection Officer o Responsabile della Protezione dei Dati).

    Info in tutte le sedi di Acli service Treviso srl
    oppure prenota il tuo appuntamento telefonando al numero 0422 1836144 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

      Aperte le iscrizioni al nuovo corso di informatica a Ponte di Piave

      • Pubblicato inAcli
      Aperte le iscrizioni al nuovo corso di informatica a Ponte di Piave

      Sono aperte le iscrizioni per il nuovo corso di informatica di base organizzato dalle Acli provinciali di Treviso in collaborazione con il Comune di Ponte di Piave.

      Il corso si tiene:

      • da martedì 8 a giovedì 31 maggio 2018
      • presso Sala P3@ - Ex Stazione di Ponte di Piave Via Roma
      • durata complessiva di 16 ore (le lezioni si terranno il MARTEDI’ e il GIOVEDI’ dalle 18.00 alle 20.00)
      • Quota di partecipazione: 33 euro soci Acli

      INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
      ACLI PROVINCIALI DI TREVISO
      tel. 0422.56340 email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

       

       

        Pianeta Alzheimer: tra ricerca, cura, assistenza

        • Pubblicato inFAP
        Pianeta Alzheimer: tra ricerca, cura, assistenza

        Si tiene venerdì 11 maggio alle ore 20.30 nella Sala teatro "Casa Riese" (a Riese Pio X) il convegno pubblico organizzato dalle Acli provinciali di Treviso, in collaborazione con la Fap, con l'associazione Alzheimer di Riese e con l'Amministrazione comunale.

        "Pianeta Alzheimer: tra ricerca, cura, assistenza" è rivolto a familiari, cittadini ed operatori. Dopo i saluti iniziali di Massimo Pisciotta, assessore ai servizi sociali del comune, interverranno il dott. Gianluigi Forloni capo dipartimento di neuroscienze Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano; dott.ssa Giovanna Cecchetto, responsabile CDCD (Centro decadimento cognitivo e demenze) P.O. Castelfranco veneto, dott.ssa Elisa Civiero, psicologa associazione Alzheimer Riese.

          Tradizionale appuntamento del 1° maggio a Cornuda

          Tradizionale appuntamento al Circolo Acli di Cornuda per il primo maggio Festa dei lavoratori.

          Anche quest'anno si rinnova l'invito per tutti gli associati di partecipare alla santa messa nella chiesa parrocchiale e alla successiva benedizione degli automezzi. "Sono oltre 70 anni, da quando è nato il Circolo Acli di Cornuda subito dopo la fondazione delle Acli, che si ripete questo appuntamento - spiega Andrea Flora, presidente del Circolo di Cornuda -; è una iniziativa che evidentemente appartiene non solo alle nostre Acli locali ma a tutta la comunità che in occasione della festa del primo maggio si riunisce per questo appuntamento".

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          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira