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La Fap Acli torna all'Arena

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Quest'anno l'opera lirica scelta è la Turandot

LA TURANDOT all'Arena di Verona: proposta della Fap Acli, mercoledì 16 luglio 2014.
La partenza con la corriera è alle ore 16.30 presso la sede delle Acli provinciali di Treviso. La quota di partecipazione complessiva di trasporto e ingresso è di 15 euro per tesserati Fap e 20 euro per tesserati Acli. Cena libera. Lo spettacolo inizia alle ore 21.00. Il ritorno è previsto per le ore 02.30.
La conferma di partecipazione va data alla Fap Acli entro MERCOLEDi 20 giugno (telefonando al numero 0422 56340 o mandando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Congresso Fap Treviso il 14 giugno

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Lavoro, lotta alla povertà, tutela dei diritti tra le priorità dell'associazione

“Protagonisti nei territori per riformare dal basso il sistema di welfare.”
Questo il tema scelto per il II° Congresso provinciale della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli previsto il prossimo 14 giugno a partire dalle ore 9.30 presso la Sala convegni delle Acli di Treviso.
La Fap Acli si sta organizzando con le assemblee territoriali, previste il prossimo 29.05 a Conegliano, il 30.05 a Vedelago e il 31.05 a San Polo di Piave.

 

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La Fap celebra il congresso e indica le direttive da seguire
Mentre si celebrano in questo periodo i congressi della Fap Acli a tutti i livelli territoriali – provinciale, regionale e nazionale -, è maturata una riflessione importante all’interno della federazione anziani e pensionati su alcuni temi strategici per tutta la società civile.

Un nuovo impegno sindacale
A partire dai prossimi mesi sarà accentuato il ruolo sindacale dell’organizzazione nella tutela delle pensioni e del welfare, nelle difficili vertenze per la salute, a difesa dei diritti delle persone non autosufficienti.

“Vogliamo evitare – si legge nel documento preparatorio alla stagione congressuale – che le politiche sociali siano il target del tiro a segno degli strali delle ricorrenti leggi finanziarie. Crediamo piuttosto che esse siano indispensabili alla tenuta della necessaria coesione sociale del paese e che senza tutela delle fasce deboli l'Italia non potrà garantirsi i presupposti dello sviluppo possibile. In primo luogo saremo insieme a tutta la complessa rappresentanza degli anziani e dei pensionati per garantire i livelli essenziali di assistenza alle tantissime persone non autosufficienti che subiscono una drammatica emarginazione. L'anziano è davvero una grande risorsa sociale in una fase in cui le giovani generazioni si vedono chiuse le porte del mercato del lavoro, ma la loro difesa è ancora più necessaria quando la risorsa si esaurisce e la società emargina le persone anziane”.

Questo lavoro evidentemente percorrerà i territori, comunità per comunità. A livello locale aumenterà l’impegno della Fap Acli nelle difficili vertenze per la salute rese drammatiche dai tagli alle strutture sanitarie ed ospedaliere mentre in tanta parte del paese non decollano i servizi territoriali di prevenzione e cura. La nuova stagione di crisi finanziaria degli enti locali mette, infatti, in dubbio le conquiste sul piano dei trasporti mentre la qualità della vita delle persone anziane e delle fasce deboli della società non trova la giusta considerazione nell'elenco delle priorità dei piani sociali di zona costretti a dolorose selezioni.

Lavoro, pensioni, lotta alla povertà
I redditi da pensione hanno perduto il 30% del potere d’acquisto. Si dice che non saranno più ritoccate. Ed invece andrebbero almeno rivalutate all’inflazione reale che ha massacrato gli assegni negli ultimi anni. “Bene la riduzione dell’Irpef per i dipendenti di fascia medio bassa – si specifica ancora nel documento – ma bisogna prevedere anche detrazioni per le famiglie che risultano più in difficoltà, per l’assistenza agli anziani, ai malati e ai disabili, e per quelle con carichi maggiori”. La Fap appoggia e promuove la campagna Acli “La forza (del) lavoro” e quella sul Reis “Reddito di inclusione sociale”.
“Inoltre chiediamo: quali politiche socio-sanitarie si pensa di realizzare in un paese che, come il nostro, invecchia ogni giorno di più?”.

Manca la legge sulla non autosufficienza
L’Italia è rimasta da sola, in Europa, a non contare su un fondo sociale per aiutare le famiglie che hanno al loro interno persone non autosufficienti. Sono anni che si attende una legge che dovrebbe riguardare all’incirca 3 milioni di italiani, il 60% dei quali anziani. “Oggi e nel futuro il sistema di welfare locale non potrà garantire neppure gli attuali livelli di spesa, lasciando scoperte delle quote di popolazione in condizioni di vulnerabilità”. Il peso ricade, come è ben noto, sulle famiglie che si fanno carico, come riescono, della situazione. Nel contempo l’assistenza residenziale in Italia è molto diversificata da regione a regione. La nostra è tra quelle con maggiore copertura dei bisogni attraverso l’assistenza domicialiare e le strutture diurne o residenziali.

“Tuttavia vogliamo ribadirlo con chiarezza: l’allungamento della vita rappresenta un grande fattore di sviluppo. Non a caso le Acli pensano al welfare come importante promotore di crescita e di sviluppo per il paese, nella prospettiva di offrire risposte adeguate ai bisogni e rilanciare l’occupazione. La qualità di una società – scrive papa Benedetto XVI -, anzi vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune”.

Non ci sono più i pensionati di una volta
Gli over 65 in Italia sono il 21 per cento dell’intera popolazione, ma rappresentano una percentuale ben più ampia tra gli elettori alla Camera e al Senato. I partiti se ne sono accorti, tuttavia l’approccio più diffuso verso gli anziani è di chi pensa a loro come ad un serbatoio di voti, da conquistare alimentando le paure e diffidenze. I più sono convinti che l’orientamento di voto lo possano dare gli altri adulti della famiglia.

Un terzo del corpo elettorale non può essere trattato così. E infatti inizia a cogliersi in giro le reazioni e le resistenze a questo discutibile sistema. Soprattutto in nome del principio dell’invecchiamento attivo, che sempre più persone cominciano a condividere e praticare. Pensionati, istruiti, in discreta salute, con parecchi anni davanti a sé, che scelgono stili di vita sani, che coltivano interessi d’ogni genere e danno dignità a tutte le dimensioni di un’età che è come le altre.

Ebbene, al fondo del principio dell’invecchiamento attivo c’è la consapevolezza che esso non riguarda solo la vita individuale, ma anche quella comunitaria, sociale, politica. I nuovi anziani vogliono dedicarsi in modo continuo e sistematico alla “ cosa pubblica “, a volte nella direzione, sempre nella partecipazione. Credono che la nostra repubblica si fonda sul lavoro, provenendo essi stessi da una lunga esperienza lavorativa, e conoscono il dramma della disoccupazione vissuto dai figli.

Dialogo tra le generazioni
''E proprio in questo contesto - ha ricordato ancora papa Ratzinger - che gli anziani sono un valore per la società, soprattutto per i giovani. Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perché la loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita''.

Auspicare l’“invecchiamento attivo” senza porsi i problemi che riguardano i giovani sarebbe limitativo, parziale, inadeguato con il rischio di lasciar crescere un conflitto intergenerazionale dagli esiti imprevedibili.

Per risolverlo, in una diffusa e crescente condizione di precarietà, di bassi salari e compensi per i giovani, occorre innanzitutto porsi il drammatico problema della tenuta del sistema di solidarietà, ma anche della assoluta inconsistenza delle pensioni che verranno per i giovani di oggi.

La nostra sfida
Tutte queste riflessioni si inseriscono in quelle maturate dal sistema associativo delle Acli che attraverso le sue diverse realtà può rappresentare una via di risposta ai bisogni e un luogo di protagonismo sociale.

Dal turismo allo sport, dall'agricoltura e gli orti sociali, dalle cooperative di consumo alle nuove esperienze di housing sociale, dalla formazione continua al volontariato internazionale fino ai grandi e forti servizi di assistenza previdenziale e fiscale, si tratta di piste consolidate su cui percorrere un cammino nuovo di solidarietà.

Dal punto di vista più concreto le azioni svolte (di cui abbiamo anche dato riscontro nel precedente numero di questa rivista), esse sono tutte orientate alla promozione del benessere, del protagonismo sociale, del buon vivere e dell’aggregazione.

“Per costruire una società per tutte le età, bisogna favorire un largo coinvolgimento della società civile nei processi decisionali; noi, con una proposta di impegno associativo e volontario, vogliamo coinvolgere gli anziani nella ripresa del paese. Bisogna rottamare gli evasori, i privilegiati, gli imbroglioni e far spazio a persone nuove, giovani e perché no anche anziani”.

Il nostro servizio civile alle Acli

Occasione di crescita ed esperienza formativa di lavoro. Ma soprattutto prova pratica di valori

Servizio civile, 5x1000, impresa sociale. Qui si gioca un pezzo di futuro.
RIFORMA TERZO SETTORE: NON POSSIAMO RESTARE INDIETRO.

Matteo Renzi apre una consultazione per la tanto attesa riforma del Terzo Settore: una delle sfide sarà il servizio civile. In questi anni, il SCN, si è rivelato una insostituibile opportunità di crescita ed approfondimento per i tanti ragazzi che vi hanno partecipato ma anche per gli enti che hanno avuto la fortuna di accoglierli.
Nel 2014 alle Acli sono stati avviati 230 volontari per i progetti in Italia e ulteriori 34 all’estero, spiace dire che qualche anno fa i numeri erano molto diversi.
Uno dei punti della riforma è la definizione di un “Servizio civile universale che coinvolga 100.000 giovani per 8 mesi prorogabili a 12”.

Ad esso si affianca, come chiarito dal sottosegretario al Welfare, Luigi Bobba, la necessità di avviare una generale revisione della normativa del Terzo Settore che coinvolga gli enti no profit, il 5X1000 e non ultima l’impresa sociale.

A ben vedere, per noi delle Acli, più che di una sfida questa riforma ha tutti i caratteri di un’occasione da prendere al volo. Un movimento educativo e sociale non può di certo lasciarsi scappare l’opportunità di contribuire concretamente ad un processo di cambiamento che mette al centro le nuove generazioni e il loro impegno civile. Non riuscirei davvero ad immaginare una “fedeltà al futuro” che non si sostanzi della fiducia verso i giovani!

Laura Vacilotto
Vicepresidente provinciale Acli

DUE GIOVANI IN SERVIZIO ALLE ACLI E IPSIA RACCONANO COME E ' INIZIATA LA LORO AVVENTURA

Il servizio civile come motivo di crescita
Dopo la laurea in Lettere mi sono fatta una domanda: “Cosa faccio adesso?”. Qualche settimana fa, navigando in rete, ho visto il bando del servizio civile regionale; le possibilità erano svariate, ma l’opzione che ha attirato la mia attenzione era quella offerta dalle Acli e, in particolare, dall’associazione di volontariato Ipsia.

Questa opportunità mi ha colpito perché alle spalle avevo già diverse esperienze di volontariato: oltre a molti anni di scoutismo, infatti, sono stata due volte in Etiopia per partecipare ad alcuni progetti finanziati dal Comune di Cornuda.

Dato che non sapevo bene cosa fare del mio futuro, ho pensato che vedere da vicino la vita associativa di questa organizzazione fosse un’ottima occasione: oltre a operare nelle diverse attività ed iniziative, infatti, avrei potuto partecipare alla loro ideazione ed elaborazione. La fase di preparazione dei progetti mi ha attirato perché nelle mie esperienze precedenti mi sono sempre limitata a mettere in atto le attività preparate da qualcun altro e sentivo che mi mancava una partecipazione più completa, legata anche ad un percorso di formazione specifico.

La mia aspettativa principale da questa esperienza è quella di ampliare i miei orizzonti. Il servizio civile, quindi, per me è una opportunità di crescita: dal punto di vista lavorativo perché mi dà la possibilità di cimentarmi in ambiti per me nuovi; a livello personale invece mi permette di capire realtà che prima non conoscevo e di collaborare con persone che operano già da tempo nel campo del volontariato nella nostra zona e all’estero.

Elena De Bortoli

365 GIORNI, 365 AVVENTURE!
Sinceramente, appena ho saputo di dover fare un articolo, di qualche centinaio di battute, riguardo la mia esperienza di servizio civile nazionale, ho pensato: “Come posso descrivere quest’avventura in così poco spazio?”. E’ da un paio di mesi che ho cominciato, però ho già avuto l’occasione di confrontarmi con moltissime persone, di scoprire, di apprendere, di elaborare e di “sporcarmi le mani” su differenti tematiche e attività. Credo che questa varietà di esperienze sia il risultato di due elementi: il servizio civile e l’associazione dove lo svolgo.

Il primo offre la possibilità di poter conoscere tante realtà (spesso ignorate) del nostro territorio, e grazie ad esse si ha la possibilità di maturare a livello personale e di far germogliare, crescere e rafforzare i valori utili e propositivi nella società.

Il secondo fattore determinante è l’ente dove opero. Si tratta di un ambiente propositivo perché caratterizzato da persone che riescono a trasmettere la passione per quello che pensano e che poi concretizzano con il lavoro. Qui ho la possibilità di percepire i problemi, le soluzioni, le opportunità, le offerte che “ruotano” attorno a questa immensa e variegata collettività, e proprio per questo è un ambiente prolifico d’opportunità.

Chiaro che nei luoghi di lavoro le nuove persone sono tenute a scoprire e a sapersi relazionare con tutte le circostanze offerte, però nel “mio” caso la situazione è un po’ differente e più distintiva.

Sono più che sicuro che quest’anno sarà un vero e proprio investimento per il mio futuro, non solo dal punto di vista professionale, ma bensì anche da quello personale, e un utile strumento per poter affrontare le future sfide.

Davide Zampierin

Inondanzione in Bosnia Erzegovina e in Serbia

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Inondazione Bosnia Erzegovina - ADL Zavidovici

Una cinquantina di morti, decine di migliaia di persone costrette a lasciare le proprie case, danni incalcolabili all'agricoltura e alle infrastrutture: la Bosnia-Erzegovina e la Serbia colpite dalle inondazioni più estese e devastanti mai subite finora.

Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e destinato ad aggravarsi con il progressivo ritirarsi delle acque. 

Un quarto della popolazione è colpita dalle inondazioni e un milione di persone è senza acqua potabile.

Oltre ai danni economici, spaventa l'allarme "mine". Le enormi quantità d'acqua potrebbero portare ordigni inesplosi, residuati di guerra, fino alle gole  dal Danubio lungo il confine tra Serbia e Romania, o persino fino al Mar Nero.

Lo ha detto Fikret Smajis, capo dell'Ufficio regionale di Sarajevo del Centro per lo sminamento bosniaco (BHMAC)

Smajis ha invitato la popolazione alla massima cautela quando puliranno le proprie case e cortili e altre zone dove ci potrebbero essere stati campi minati le cui segnalazioni sono state  portate via dalle acque e dalle frane.

Nei due Paesi balcanici, dove oggi per la prima volta da una decina di giorni non si sono registrate piogge  continuano senza sosta le operazioni di soccorso alle popolazioni

IPSIA ha attivato una  raccolta fondi per coprire le spese della prima emergenza, mentre nei prossimi giorni verranno valutate  con più precisione  altre necessità materiali

Stiamo verificando insieme ad altre associazioni,  le condizioni logistiche per attivare  una raccolta di materiale,farmaci e indumenti

CAUSALE  : ALLUVIONI IN BOSNIA ERZEGOVINA
C/C 000000101434 IBAN IT68 D050 1803 2000 0000 0101 434
su BANCA POPOLARE ETICA  intestato a IPSIA

PER APPROFONDIRE: www.balcanicaucaso.org

13° Junior Meeting a Conegliano

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13° Junior Meeting a Conegliano

La gara, valida quale campionato regionale U.S. Acli categorie giovanili - Cat. Ragazzi / Cadetti / Allievi / Juniores - maschile e femminile, è stata organizzata dall'Asd Silca di Conegliano anche con il patrocinio dell'Unione sportiva Acli di Treviso.

Qui di seguito tutte le classifiche ufficiali pubblicate dalla Fidal Regionale >>>

Le foto della manifestazione, invece, sono disponibili sul sito dell'atletica silca >>>

Asd La Piuma Blu: Yoga e Fiabe della fantasia

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Asd La Piuma Blu: Yoga e Fiabe della fantasia

Yoga e arte si incontrano per far fiorire la creatività.
Luoghi incantati, natura e suggestioni fiabesche, yoga per tornare al centro dell'essere, e dipingere emozioni.

Sabato 21.06 - Domenica 22.06.2014
Sàrmede, (TV) giugno 2014

Stage per adulti Yoga e Fiaba

Un fine settimana per espandere e rilassare la mente ed il corpo, attraverso seminari di yoga e meditazione, visite guidate al paese della fiaba e alle colline circostanti, workshop espressivi per trovare il tuo centro creativo.
Yoga, laboratori espressivi, passeggiate, meditazioni con tamburi con Ass. Acquamarina): una sinfonia di emozioni.

Inoltre è prevista visita alla mostra Il magico mondo di Stepan Zavrel, una visita guidata alle Grotte del Caglieron, un fornito bookshop a tema, e possibilità di acquisto libri, poster, cartoline presso la Nuova Casa della Fantasia -Fondazione Mostra di Illustrazione di Sàrmede (TV)

Novità: quest'anno sono previste degustazioni di prodotti tipici locali, dai formaggi di malga al Torchiato di Fregona, per deliziare il palato.

Info: www.lapiumablu.it

Vacanze diverse anche per associati Acli

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Vacanze diverse anche per associati Acli

Anche gli associati alle Acli, all'Unione Sportiva Acli e alla Fap Acli è riservata la possibilità di accedere alla proposta "Vacanze diverse" dell'Associazione Famiglie 2000 e del Centro della famiglia di Treviso.

Si tratta della possibilità di organizzare le proprie vacanze - limitatamente ai posti disponibili - presso le strutture prenotate dalla Fondazione Centro della Famiglia nelle località ed ai prezzi indicati nel prospetto allegato.

Occasione di svago e riposo, insieme ad altre famiglie, in luoghi di montagna bellissimi.

 

"Conta su di me": la Ferraris a Cornuda

"Conta su di me": la Ferraris a Cornuda

Idee chiare, scelte coerenti, buona consapevolezza di sé e degli altri. Queste, in sintesi, le principali caratteristiche richieste ad un genitore per educare e crescere i propri figli secondo Anna Oliverio Ferraris, psicologa, psicoterapeuta, professore universitario a Roma, intervenuta ad un recente convegno organizzato dalle Acli di Cornuda nell'ambito del progetto 5X1000.

Competenti sui bambini
In questo mondo variegato e complesso gli adulti sono chiamati a conoscere le tappe di sviluppo dei figli, senza precorrere i tempi, ma consapevoli dei bisogni, delle abilità, delle sfide che ogni età porta con sé. Per millenni la trasmissione culturale dell'educazione è passata da padre a figlio, da madre a figlia; poi nella contemporaneità questa situazione è cambiata ed oggi ci troviamo di fronte alla necessità di conoscere i bisogni di crescita, per distinguerli dai desideri dei bambini ed anche degli adulti....

Ne riportiamo una sintesi dettagliata.

Guarda le foto della serata >>>

"Cibi d'altre terre" con Ipsia

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"Cibi d'altre terre" con Ipsia

"Cibi, giochi, musiche e danze dal Marocco" è l'appuntamento organizzato da Ipsia Treviso nell'ambito del progetto "Cibi d'altre terre" realizzato dall'associazione NAT'S PER. Un'incontro - sabato 17 maggio dalle 18 - di sapori e cultura dal Maghreb, con aperitivo, riflessioni, cena e concerto.

Questo evento si inserisce nel ciclo di incontri pubblici che ha per tema: Buen Vivir e Cittadinanze Attive, modelli di trasformazione dai sud della terra.

“Ogni occasione di ritrovo – spiegano gli organizzatori - ci porterà a conoscere un paese, una cultura, un popolo. Attraverso il linguaggio, i significati e i valori del cibo, ogni appuntamento sarà motivo per approfondire conoscenze e temi propri di culture lontane, che arrivano a noi con il messaggio di un modello sociale “altro” il “Buen Vivir”, che mette al centro individui e comunità nella ricerca di una relazione equilibrata con l’ambiente e la madre terra. Andremo in India con Ritmi e Danze dal Mondo, in Benin con Associazione Famiglie Rurali, in Guatemala con Fratelli dell’Uomo Onlus, in Africa Subsahariana con Associazione Volontariato Insieme, in Marocco e Maghreb con Ipsia Treviso e Una Casa per l’Uomo”.

Appuntamento dunque alla sala polifunzionale del Villaggio Solidale  in Via Fossaggera 4/d a Treviso

Per informazioni e prenotazioni potete scrivere a:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare a:0422 263295 334 5634614.

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Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

Giorgio La Pira