Errore
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 508
Menu

Aumento pensioni 2022

Aumento pensioni 2022

Di quanto aumenta la mia pensione nel 2022? Ecco le variazioni per il nuovo anno. 

È stata determinata la percentuale di variazione degli importi delle pensioni per l’anno 2022, in gergo tecnico “perequazione automatica”, nella misura del + 1,7% a decorrere dal 1° gennaio. Per essere puntuale nei pagamenti del nuovo anno, l’INPS intanto aumenterà le pensioni con la percentuale del + 1,6% ed entro il primo trimestre 2022 verrà la liquidata la differenza arretrata maturata dal 1° gennaio.  

Vediamo quali sono gli importi delle principali prestazioni. 

Pensioni minime 2022 

Il nuovo importo delle pensioni minime è di euro 523,83 mensili per un importo annuale di euro 6.809,79. 

Pensioni ed assegni sociali 2022 

La pensione sociale ammonta a euro 385,40 mensili (euro 5.010,20 annui). Sono stati aggiornati anche i limiti di reddito personali, che non deve essere superiore all’importo annuale della pensione stessa, cioè euro 5.010,20 (in presenza di redditi inferiori a questo importo annuo la pensione viene ridotta per differenza) e quelli che comprendono i redditi del coniuge, che non devono superare l’importo annuo di euro 12.252,13. 

L’assegno sociale ammonta a euro 467,65 mensili (euro 6.079,45 annui). Il limite di reddito personali, che non deve essere superiore all’importo annuale dell’assegno stesso, cioè euro 6.079,45 (in presenza di redditi inferiori a questo importo annuo l’assegno viene ridotto per differenza) e quelli che comprendono i redditi del coniuge, che non devono superare l’importo annuo di euro 12.158,90. 

Importi delle prestazioni per gli invalidi civili 2022 

  • Invalidi e sordomuti, euro 291,69 mensili 
  • Ciechi parziali, euro 215,35 mensili 
  • Ciechi assoluti, euro 315,45 mensili

Queste prestazioni possono essere ridotte o sospese se vengono superati determinati limiti reddituali personali (il reddito del coniuge non viene considerato).

Aperto a Roncade e San Vendemiano il tesseramento Acli 2022

  • Pubblicato inAcli
Aperto a Roncade e San Vendemiano il tesseramento Acli 2022

APERTO A RONCADE IL TESSERAMENTO DELLE ACLI PROVINCIALI DI TREVISO E VENEZIA
MESSA CON IL VESCOVO: A LUI E AL PARROCO IN DONO LA TESSERA DELL’ASSOCIAZIONE

Mons. Tomasi: “Lavoriamo insieme per la giustizia, il lavoro dignitoso per tutti e per la cura della terra”
Pierobon: “Come laici cristiani siamo chiamati ad operare per ritessere il tessuto delle nostre comunità, indebolito e sfilacciato dalla pandemia”.

Nel giorno in cui le ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - hanno lanciato la campagna di tesseramento 2022, domenica 16 gennaio, le associazioni provinciali di Treviso e di Venezia si sono ritrovate a Roncade per la celebrazione della messa presieduta dal vescovo di Treviso, Michele Tomasi, e animata dai due circoli Acli di Roncade. Presente il sindaco di Roncade, Pieranna Zottarelli. A San Vendemiano medesima celebrazione presieduta dal Vescovo Corrado Pizziolo e concelebrata da don Andrea Forest, delegato per la pastorale sociale.

All’inizio della celebrazione il presidente provinciale di Treviso, Alessandro Pierobon, anche a nome del collega di Venezia, Paolo Grigolato, ha rinnovato l’impegno “per la promozione di una società più giusta che da quasi ottant’anni anima la nostra associazione e la rete di progetti e servizi ad essa collegata. Questo impegno riecheggia nel tema guida della campagna 2022, “Un posto per tutti”, e risuona quanto mai attuale in questo momento storico così particolare, in cui l’emergenza sanitaria si è saldata con un’emergenza economica e sociale. Un momento in cui, come laici cristiani, siamo chiamati ad operare per ritessere il tessuto delle nostre comunità, fatalmente indebolito e sfilacciato dalla pandemia”.

Un impegno particolarmente volto a “costruire una nuova qualità del lavoro e del vivere civile, nella convivenza e cooperazione fra culture ed etnie diverse, nella costruzione della pace, nella salvaguardia del creato. Nella convinzione che solo dando a tutti la possibilità di far valere appieno i propri diritti e di sviluppare integralmente la propria persona sia possibile migliorare la qualità della vita dei singoli e, di conseguenza, il benessere dell’intera comunità”.

Il Vescovo Tomasi nella sua omelia ha sottolineato la felice coincidenza della giornata del tesseramento delle Acli con la liturgia che presenta il brano che narra l’esordio dell’attività pubblica di Gesù nel Vangelo di Giovanni, l’episodio della trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana. Citando papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, ha sottolineato che “il Papa ci insegna che il nostro stare assieme in società deve essere tutto toccato dall’annuncio del Vangelo, e che tutta la nostra vita, che è sempre in relazione con gli altri e con Dio, è chiamata a crescere e a fiorire, proprio nella prospettiva che viene dischiusa nelle nozze a Cana. Ecco la gioia dello stare insieme come persone accolte ed amate; la vita come convivio di relazioni, come partecipazione di tutti ad un banchetto di festa, di gioia; la bellezza di incontri in cui regni la reciprocità e la sovrabbondanza, l’eccedenza dell’amore, al di là di ogni calcolo, meschino o grandioso che sia: tutto questo è il senso profondo che dovrebbe avere per noi l’esistenza, la relazione, la vita. E non solamente per noi, ma per tutta l’umanità, per ogni uomo ed ogni donna, sempre e ovunque”. Ma questo rimane un sogno se non si è disposti all’impegno, al dono di sé senza riserve, quello che Maria ci insegna – ha ricordato il Vescovo -, provocando la reazione del Figlio e anche “affrettando” il cammino del Figlio verso la croce. Nell’impegno e nel dono di sé senza riserve sta, infatti, il fondamento di ogni impegno dei cristiani per il bene della società – ha sottolineato il Vescovo - il motivo forte di ogni partecipazione, il fine ultimo di ogni forma di cittadinanza attiva da parte dei cristiani. 

In questa prospettiva, dunque, cresce “la speranza che muove le ACLI e tutti i suoi membri, e con loro tutta la comunità cristiana, a prendersi cura delle persone che lavorano, di quante sono alla ricerca di un lavoro o che vivono situazioni di crisi, e all’impegno a collocare questa responsabilità all’interno della più generale cura della terra, nostra casa comune, secondo l’insegnamento dell’enciclica Laudato Si’. Ecco il fondamento sicuro della promessa di giustizia che il Signore vuole compiere per noi con il nostro aiuto, il nostro impegno, il dono della nostra vita. La gioia piena può essere raggiunta solamente assieme, nelle relazioni interpersonali ma anche nelle strutture economiche, sociali e politiche. Il vino buono della gioia può essere consumato solamente da persone che siano riunite nella giustizia, che deve essere in primo luogo giustizia sociale – ha ricordato mons. Tomasi -. Non può esistere vera gioia di incontro in un mondo dominato dall’ingiustizia, dalla precarietà delle tutele, dall’insicurezza delle garanzie di vita, o fintantoché il lavoro non sia donato a tutti nella dignità”.

“Il Signore vuole donarci una vita dignitosa, buona e bella, da sperimentare tutti assieme, senza esclusione o distinzioni. Ci dona il vino buono, quello dell’Eucaristia e dell’amore reciproco, quello della condivisione dei beni e dell’impegno per una società giusta e vivibile. Accogliamo questo dono, accogliamolo insieme e, insieme, mettiamoci in cammino, anche se c’è da portare una croce e da sporcarsi le mani, e da cambiare magari stili di vita. Il principio – ha concluso il Vescovo - sono le nozze, a Cana, la meta è la Risurrezione e la vita, il premio, la vita in pienezza”.

"L'mpegno nella casa comune continui ad animarvi - gli ha fatto eco mons. Corrado Pizziolo a Zoppe di San Vendemiano -, perché ciascuno di noi trovi il suo posto, come membra di un unico corpo e venga valorizzato per quello che è ".
Un impegno straordinariamente bello e difficile che ci troverà quest'anno pronti, coraggiosi e appassionati.

Al termine della celebrazione, i presidenti provinciali hanno donato ai Vescovi e ai parroci di Roncade e Zoppè la tessera dell’associazione e due pubblicazioni.

    La più grande, di bellezze ornata. Visita guidata alla chiesa di San Nicolò

    • Pubblicato inAcli
    La più grande, di bellezze ornata. Visita guidata alla chiesa di San Nicolò

    Le Acli di Treviso in collaborazione con la Fap Acli di Treviso organizzano una visita guidata alla chiesa di San Nicolò.
    La visita sarà curata dall'Ufficio Diocesano per l’arte sacra e i beni culturali.

    Ritrovo: venerdì 28 gennaio 2022 ore 14:20 all'ingresso laterale della Chiesa di San Nicolò, in via San Nicolò a Treviso.
    Quota di partecipazione: € 5 per soci ACLI 2022 e soci FAP.

    E' necessario essere in possesso del Greenpass base.

    Iscrizioni entro e non oltre mercoledì
    26 gennaio 2022.

      Al via l'anno associativo con i Vescovi di Treviso e Vittorio Veneto

      • Pubblicato inAcli
      Al via l'anno associativo con i Vescovi di Treviso e Vittorio Veneto

      Saranno i Vescovi di Treviso e di Vittorio Veneto ad aprire l'anno associativo delle Acli di Treviso domenica 16 gennaio 2022. Due le celebrazioni liturgiche in programma, una nella parrocchia di RONCADE alle ore 10 e una a ZOPPE' DI SAN VENDEMIANO alle 11, animate dalle comunità e dai Circoli Acli presenti in quei territori.

      FAI LA TESSERA ONLINE >>>

      “Un posto per tutti”, dove tutti possono trovare le risposte che cercano, le occasioni per partecipare, le opportunità di impegnarsi dentro alla vita delle comunità in modo concreto. Cercheranno di essere soprattutto questo, nel 2022, le Acli di Treviso, insieme alle altre Acli in ogni provincia d’Italia, un luogo dove tutti possono trovare spazio, tempo, ascolto, attività e progetti.

      Accompagnamo e sosteniamo con la preghiera il rinnovo dell’impegno che, da quasi ottant’anni, vede le associazioni cristiane lavoratori italiani in prima linea per la promozione di una società più giusta – ha scritto il Vescovo di Treviso in una lettera indirizzata ai sacerdoti della Diocesi -. Un impegno che risuona quanto mai attuale in questo momento storico così particolare, in cui l’emergenza sanitaria si è saldata con una emergenza economica e sociale”. Ed in cui, come laici cristiani, siamo chiamati ad operare per ritessere il tessuto delle nostre comunità, fatalmente indebolito e sfilacciato dalla pandemia.

      “E’ un modo per dare rilievo al legame di questa realtà associativa con la vita della Chiesa e delle comunità cristiane – ha ribadito invece don Andrea Forest, delegato per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Vittorio Veneto in una comunicazione a tutti i parroci invitando alla reciproca collaborazione -. Del resto, la Chiesa stessa riconosce nel lavoro uno degli ambiti in cui matura una spiritualità del quotidiano, con tutti i significati associati al tema. Come, infatti, lo stesso papa Francesco ci ricorda: «Il lavoro non è che la continuazione del lavoro di Dio: [...] è quello che rende l’uomo simile a Dio, perché con il lavoro l’uomo è creatore, è capace di creare, di creare tante cose; anche di creare una famiglia per andare avanti. [...] Il lavoro ha dentro di sé una bontà e crea l’armonia delle cose e coinvolge l’uomo in tutto: nel suo pensiero, nel suo agire, tutto. L’uomo è coinvolto nel lavorare. È la prima vocazione dell’uomo: lavorare. E questo dà dignità all’uomo. La dignità che lo fa assomigliare a Dio. La dignità del lavoro!»

      “Continueremo ad essere strumento affinché lavoratori e cittadini, uomini e donne, di qualsiasi nazionalità, vivano pienamente la loro fede attraverso l’impegno sociale a favore del prossimo e della comunità – ribadisce Alessandro Pierobon, presidente delle Acli di Treviso - . In particolare, seguendo l’esortazione del Laudato Si’, le nostre Acli rinforzeranno la loro capacità di ascoltare e a far ascoltare il grido della terra e il grido dei poveri. A contrastare ogni forma di sfruttamento, umano, lavorativo, economico e ambientale. A promuovere, assieme alla Chiesa locale, un’ecologia integrale, accedendo una luce di speranza concreta per le generazioni future. Ad operare, con solidarietà e responsabilità, per costruire una nuova qualità del lavoro e del vivere civile, nella convivenza e cooperazione fra culture ed etnie diverse, nella costruzione della pace, nella salvaguardia del creato”.

      Con la rete di Circoli e servizi, attivi e presenti in modo capillare nel territorio, le Acli garantiscono un fondamentale lavoro di animazione delle comunità e di assistenza ai lavoratori e ai cittadini, con particolare attenzione alle fasce più fragili e impreparate alle sfide poste dalla pandemia. Solo dando a tutti la possibilità di far valere appieno i propri diritti e di sviluppare integralmente la propria persona è possibile migliorare la qualità della vita dei singoli e, di conseguenza, il benessere dell’intera comunità.

      “L’attenzione alla presenza e all’attività dei circoli Acli – ha scritto ancora il Vescovo – diventa un tassello nel mosaico della nostra opera di evangelizzazione, in una Chiesa in uscita verso le realtà di vita di tanti uomini e donne del nostro tempo, per loro fronte di preoccupazione ma anche occasioni di responsabilità collettiva e di crescita in umanità”.

      In occasione del 16 gennaio, oltre alla celebrazione nelle due parrocchie, in diverse parrocchie delle Diocesi di Treviso e Vittorio Veneto dove è presente un Circolo Acli sarà animata la santa messa. Per aderire all’associazione, sottoscrivendo la tessera Acli e dunque anche avendo accesso diversi servizi e convenzioni verificare i riferimenti su www.aclitreviso.it.

       

        Giornata della memoria a Cornuda

        Un incontro pubblico in occasione della Giornata della memoria 2021. Lo organizza il Circolo Acli di Cornuda il 27 gennaio 2021 alle ore 20.30 nella sala Corso (retro scuole elementari).

        Interviene Leopoldo Pincin, nipote di Orazio, già presidente nel dopoguerra del Circolo Acli di Cornuda. Il fratello Bruno fu internato dei campi di concentramento in Germania.

          Assegno unico universale: fai l'Isee e presenta la domanda

          • Pubblicato inCAF
          Assegno unico universale: fai l'Isee e presenta la domanda

          Nel 2022 è partito l'assegno unico universale. Fai l'Isee al nostro Caf e presenta la domanda!

          Fissa subito l'appuntamento per non aspettare l'erogazione del contributo.

          • Per i nostri clienti è possibile prenotare un appuntamento per l’Isee 2022 telefonando al numero 0422 56228. Grazie al sistema di prenotazione automatica dell’appuntamento con pochi clic in autonomia si evitano le code telefoniche e si raggiunge il risultato! L'appuntamento per il modello ISEE verrà fissato dal sistema automatico nella nostra sede Acli in cui è stata fatta l'ultima pratica di Caf.
          • Per tutti i nuovi clienti invece è sufficiente telefonare al numero del Caf 0422 1836144 per fissare l’appuntamento.

          L’operazione di preparazione dei documenti è semplificata dal fatto che gli ISEE 2022 si baseranno sulla situazione reddituale e patrimoniale della famiglia al 31 dicembre 2020. L’elenco dei documenti necessari per l’ISEE 2022 è disponibile a questo link.

          Successivamente lla consegna dell'Isee, sarà possibile fissare appuntamento con il nostro Patronato per la domanda di Assegno unico.


          Assegno Unico Universale

          LAssegno Unico Universale è la misura economica a sostegno delle famiglie con figli a carico istituita con la Legge Delega 46/2021. L’entrata in vigore è stata fissata a partire dal 1° gennaio 2022, anche se formalmente, per presentare domanda, bisognerà attendere il 1° marzo 2022. È una misura che varrà dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di ciascun figlio fiscalmente a carico.

          Si chiama “Assegno Unico Universale” appunto perché, a fronte di un’unica e universale prestazione economica erogata in base all’ISEE, va a rimpiazzare altre prestazioni rimaste in vigore fino al 31 dicembre 2021 e adesso non più applicate:

          • Premio alla nascita 800 euro;
          • Bonus Bebè;
          • Fondo prestiti ai neo genitori;
          • Assegni al nucleo familiare;
          • Detrazioni sui i figli a carico.

          Assegno Unico Universale: a chi spetta?

          L’Assegno Unico Universale viene erogato:
          • per ogni figlio minorenne a carico, già a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
          • per quanto riguarda invece i figli maggiorenni, l’Assegno continuerà ad essere erogato fino all’età di 21 anni, a condizione che il figlio:
          1. frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
          2. svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e percepisca un reddito annuo complessivo inferiore a 8.000 euro;
          3. sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
          4. svolga il servizio civile universale.
          Vi è poi il caso dei figli disabili a carico per i quali l’Assegno “eluderà” le regole ordinarie sopra descritte, e quindi verrà erogato senza limiti di età.
           

          Assegno Unico Universale: che requisiti servono?

          Quello dei requisiti è un aspetto che non ha niente a che fare con le soglie economiche ISEE. L’ISEE infatti non costituisce un elemento per distinguere gli aventi diritto dai non aventi diritto all’Assegno Unico Universale. Affinché invece se ne abbia diritto occorre il possesso da parte del richiedente:
           
          - della cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un'attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
           
          - dell’assoggettamento al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
           
          - della residenza e del domicilio in Italia;
           
          - della residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, o titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno pari a sei mesi.
           

          Assegno Unico Universale: il ruolo dell’ISEE

          L’Assegno Unico Universale viene corrisposto mensilmente per ciascun figlio a carico fino all’età di 21 anni. Dopo i 21 anni, se il figlio risulta ancora a carico, vengono applicate le classiche detrazioni fiscali. L’importo spettante dell’Assegno varia in base alla situazione economica attestata dal valore ISEE: cioè in pratica più è basso l’ISEE, più alto sarà l’Assegno, e viceversa. Ricordiamo che per il calcolo ISEE si può fissare un appuntamento al nostro CAF ACLI, attivare una prenotazione online, oppure usufruire del canale IL MIO CAF ONLINE tramite la nostra area riservata myCAF.
           

          Assegno Unico Universale: come fare domanda?

          La richiesta per l’Assegno Unico Universale potrà essere inoltrata a partire dal 1° marzo 2022. Il richiedente, come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, dovrà prima munirsi di un’attestazione ISEE valida, e poi fare la domanda:

          • usufruendo dell’assistenza gratuita del Patronato ACLI
          • oppure rivolgendosi all’Inps.

            8 nuovi incontri per assistenti sociali tra gennaio e maggio 2022

            • Pubblicato inAcli
            8 nuovi incontri per assistenti sociali tra gennaio e maggio 2022

            Otto nuovi incontri di formazione per assistenti sociali, che metteranno a tema le misure di sostegno al reddito e l'assegno unico, il lavoro di cura, i percorsi di rientro del debito ed altro ancora.

            Li organizzano insieme le Acli provinciali di Treviso, Venezia, Verona.

            In attesa del riconoscimento dei crediti formativi richiesti all’Ordine regionale assistenti sociali, si svilupperà tra fine gennaio e maggio 2022.

            MARTEDI 25 GENNAIO 2022, ore 18-20
            LE MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO E L’ASSEGNO UNICO
            Le prestazioni a sostegno del reddito, previste dal sistema del welfare italiano, sono misure di inclusione sociale erogate sia dagli istituti nazionali (es. INPS) sia dagli enti locali (regioni, province, comuni), a sostegno delle famiglie o delle persone a cui mancano le risorse economiche minime per vivere. Facciamo il punto delle principali.
            Inoltre, a gennaio parte l’assegno unico che rimpiazzerà in blocco tutta una nutrita schiera di misure economiche: dal Bonus Bebè agli Anf, dalle detrazioni per figli a carico al premio alla nascita.
            Interviene Alice Scaltritti, operatrice Patronato Acli di Treviso 

            MARTEDI 8 FEBBRAIO 2022, ore 18-20
            IL LAVORO DI CURA ALL'ANZIANO NEL CONTRATTO DI LAVORO DOMESTICO
            In un'epoca in cui non è possibile fare a meno di colf e badanti, sia per l'aumento dell'aspettativa di vita e della permanenza nella condizione di non autosufficienza, sia per i ritmi frenetici delle famiglie moderne, non si può non esplorare il settore del lavoro domestico con le sue implicazioni in ambito sociale ed economico. Approfondiremo tale fenomeno così radicato nel nostro tessuto sociale analizzando il CCNL del Lavoro domestico come chiave di lettura.
            Interviene Maria Zago, Ufficio Paghe Lavoratori Domestici Acli Service Treviso srl

            MARTEDI 22 FEBBRAIO 2022 ore 18-20
            SOVRAINDEBITAMENTO: I PERCORSI DI RIENTRO DEL DEBITO
            La legge 3/2012, chiamata anche “legge anti suicidi”, ha lo scopo di colmare una grave lacuna dell'ordinamento giuridico italiano e consentire anche ai soggetti "non fallibili" - tra i quali ad esempio privati cittadini, imprenditori agricoli, professionisti e aziende - di accedere a specifiche procedure concorsuali atte a risolvere la loro situazione di perdurante incapacità ad onorare gli impegni finanziari assunti (utenze, rate di mutui e prestiti, fornitori, tasse...).
            Intervengono:
            Davide Magagnini, presidente Lega Consumatori Treviso
            Giorgio Lorenzo, avvocato e presidente di Rialziamoci Italia

            MARTEDI 8 MARZO 2022, ore 18-20
            DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI
            Riflessioni sul lavoro quale diritto sancito dalla costituzione per un'esistenza libera e dignitosa, ma anche un dovere di ognuno per contribuire al progresso della nostra società.
            Interviene Chiara Pozzi, Ufficio Lavoro Patronato Acli di Treviso

            MARTEDI 5 APRILE 2022, ore 18-20
            POVERTÀ ENERGETICA: MISURE DI CONTRASTO AL CARO BOLLETTE
            Sul piano economico l’emergenza Covid ha comportato un aumento della povertà energetico, fenomeno che secondo le statistiche riguarda un italiano su sei. Da un lato molti singoli e famiglie si sono ritrovati in condizioni di fragilità economica, con conseguenti difficoltà a pagare le bollette. Dall’altro lato le particolari condizioni del mercato delle energie hanno comportato un forte aumento dei costi di luce e gas, aggravando notevolmente, al netto degli interventi governativi, la situazione di molti cittadini. Nell’incontro analizzeremo la situazione e cercheremo di tracciare possibili vie d’uscita, dai bonus sociali alla rateizzazione delle bollette.
            Interviene: Patrizio Negrisolo, vice presidente Lega Consumatori Venezia

            MARTEDI 19 APRILE 2022, ore 18-20
            LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE NELL’IMPATTO SUL TERRITORIO
            Una riforma in divenire, che si sta costruendo pezzo pezzo andando a definire ruoli, compiti, modalità nuove di collaborazione e partenariato, strumenti innovativi di welfare territoriale.
            Faremo insieme il punto sugli aspetti principali della riforma all’avvio del Registro unito nazionale del terzo settore, con l’obiettivo di far dialogare con più efficacia i settori del profit e del non profit nella consapevolezza che i soggetti del terzo settore sono una delle componenti fondamentali in gran fermento per le nostre comunità.
            Interviene Laura Vacilotto, Acli provinciali di Treviso

            MARTEDI 2 MAGGIO 2022, ore 18-20
            LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA COME STRUMENTO PER UN'INTERAZIONE EFFICACE

            La comunicazione con l’altro è la principale modalità con cui entriamo in relazione. Molto spesso gli ostacoli o i conflitti nei rapporti interpersonali nascono da una comunicazione mal impostata che non tiene conto delle possibili reazioni dei nostri interlocutori. La comunicazione e la relazione tra due o più persone presuppone la possibilità di esprimere i propri contenuti e pensieri. Assertività è quello stile relazionale che permette una chiara e diretta espressione di sé, rispettosa dell’altro e dei suoi bisogni/valori, in modo adeguato e coerente al contesto in cui ci si trova, al fine di perseguire gli obiettivi ricercati.
            Nell'incontro saranno forniti suggerimenti per gestire situazioni conflittuali, sviluppare capacità di gestire situazioni critiche ed individuare comportamenti adeguati in situazioni problematiche.
            Interviene: Dott.ssa Silvia Bonizzato Psicologa

            MARTEDI 17 MAGGIO 2022, ore 18-20
            RELAZIONARSI CON LE FRAGILITÀ AL TEMPO DEL COVID
            L’emergenza Covid sta avendo pesanti conseguenze anche sul piano della salute mentale. Il sentimento generale di paura, spaesamento e sconforto sta incidendo profondamente su tante persone, in particolare su coloro che, per qualsiasi motivo, già prima della pandemia vivevano una condizione di fragilità. Ad esse si aggiungono molti tra coloro che, proprio a causa della pandemia e delle sue conseguenze sul piano economico, si sono ritrovati improvvisamente e per la prima volta in una condizione di difficoltà. Nell’incontro analizzeremo cause e conseguenze di questa situazione, cercando di individuare modalità relazionali utili per interfacciarsi con le nuove situazioni di fragilità, anche mentale, emerse con la pandemia.
            Interviene: Giuliana Tosetto, psicologa e psicoterapeuta, collabora con Caritas Veneziana

            -----------------------------------------------

            PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI
            Segreteria organizzativa
            Acli provinciali di Treviso aps
            Viale della Repubblica 193/A Treviso
            www.aclitreviso.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
            tel 0422 56340
            Indicare nome, cognome, indirizzo mail, ente presso il quale si lavoro, telefono di contatto e numero di iscrizione all’Ordine.

            NOTE TECNICHE
            E’ possibile partecipare ad uno o più incontri, i crediti formativi sono richiesti per ogni appuntamento nel numero di 2.

            La partecipazione è subordinata alla sottoscrizione della tessera Acli 2022 che dà la possibilità di usufruire di apposite convenzioni sia all’interno del sistema Acli che con attività commerciali esterne. Il costo della tessera è di 17 euro, la durata è annuale. La sottoscrizione si può fare anche online.

            Non appena riceveremo autorizzazione ai crediti da parte dell’Ordine lo comunicheremo tempestivamente.

            Gli incontri si tengono tutti online su piattaforma zoom.

              Speedline: decisione sospesa

              • Pubblicato inAcli
              Speedline: decisione sospesa

              L'auspicio del vescovo Michele alla messa nella manifestazione per i lavoratori della Speedline di Santa Maria di Sala

              “La persona umana e la sua dignità al centro di ogni impegno, di ogni politica, di ogni solidarietà, e anche di ogni preghiera”

              Pubblichiamo l’omelia – che il vescovo Tomasi non ha pronunciato nella sua forma integrale, ma ha consegnato al parroco – della messa che ha concluso la mattinata di mobilitazione a favore dei lavoratori e delle lavoratrici della Speedline di Santa Maria di Sala, la cui proprietà ha annunciato la chiusura entro un anno.

              Il corteo dei dipendenti e delle loro famiglie ha percorso a piedi il tragitto dalla Tabina (dove ha sede l’azienda) a villa Farsetti, dove rappresentanti sindacali, autorità civili e rappresentanti istituzionali sono intervenuti a difesa dell’occupazione e della qualità del lavoro che da molti anni Speedline assicura.

              A intervenire anche il Patriarca di Venezia e Presidente della Conferenza Episcopale Triveneto Francesco Moraglia.

              Al termine, la santa messa presieduta dal nostro Vescovo, Michele Tomasi. A causa del protrarsi della manifestazione e delle condizioni di freddo e umidità, il Vescovo ha preferito sintetizzare la sua omelia. Eccola nella sua forma integrale.


               

              Omelia IV Avvento – 19 dicembre 2021 – Santa Maria di Sala

              di mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso

              Ci stiamo avvicinando alle festività del Natale, la celebrazione dell’Incarnazione del Verbo eterno. Dio si fa presente, presente per sempre nella storia degli uomini, prendendovi parte, senza riserve, fino in fondo.

              Si fa presente nella piccolezza del bambino, nella povertà della sua nascita precaria.

              Si fa presente nella condizione di straniero e di profugo, nella fuga dal potere di Erode.

              Si fa presente nel suo lavoro manuale, negli anni di cui non sappiamo quasi nulla, se non che “cresceva in età e grazia”, e da figlio di Giuseppe, il carpentiere, l’uomo del lavoro, Gesù “ha imparato il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro” (“Patris corde”, 6).

              Si fa presente nelle sue opere e nei suoi giorni, nell’annuncio del regno di giustizia, nelle opere di guarigione e di liberazione.

              Si fa presente nella sua passione, in cui si dona completamente per la nostra salvezza, e nella sua Risurrezione si fa presente al di là della barriera definitiva della morte, che ha sconfitto per sempre.

              Si fa presente in questa sua comunità, la Chiesa, che lo segue sulle strade del mondo, che tenta di viverne la Buona notizia, e che da Lui, figlio eterno, tenta di imparare, di nuovo, ogni giorno, la fraternità.

              Fraternità semplice e coerentemente solidale ci insegna Maria santissima, nel brano di Vangelo che abbiamo appena proclamato. Ella, la fanciulla di Nazareth, aveva appena accolto l’impossibile, e – letteralmente – aveva appena concepito l’inconcepibile. Rendendosi presente con il suo «eccomi» all’annuncio dell’angelo ha cambiato la storia, primo passo della presenza di Dio nella nostra storia. E subito, si mette in moto.

              Toccata da qualcosa di immenso non poteva restare ferma, ma “si alzò e andò in fretta” a trovare la parente Elisabetta, di cui aveva appena saputo la vicenda, anch’essa sorprendente: la vergine che sarà madre condivide la sua esperienza con chi forse la può comprendere, la sterile che ha concepito un figlio.

              Non frappone tempo o indugio per questo incontro, per questa condivisione, Maria. Subito si alza – «risorge», ci dice il testo, nell’anticipo di vita nuova per chi si lascia toccare nella carne dal Dio della vita – e in fretta si mette in cammino, per una condivisione che si farà servizio: infatti “Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua”. Sicuramente non è rimasta con le mani in mano, sicuramente Elisabetta ha avuto davvero bisogno dell’aiuto della giovane.

              Ecco due donne che condividono un’esperienza centrale della loro esistenza, che si incontrano in un saluto fatto di benedizione, origine di gioia profonda: una gioia che coinvolge i figli che esse portano in grembo, una danza di speranza, un sussulto di futuro.

              C’è preghiera e grande poesia, in questo incontro: il saluto di Elisabetta che è diventato parte dell’Ave Maria, invocazione di tutti in tutti i tempi, in ogni situazione, e la risposta di Maria che sarà il Magnificat: un inno alla grandezza di Dio che guarda alla condizione dei piccoli e dei poveri e ribalta le priorità del nostro mondo, a ben vedere le priorità di ogni tempo: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”…

              Preghiera e poesia, certo: ma una preghiera che non è fuga dalle fatiche anche gravi del tempo, e poesia che non è facile slogan, o coloritura emotiva a buon prezzo. In questo incontro c’è realtà, vita vera, fatica di chi sta in bilico: fiducia vera perché animata da una grazia a caro prezzo.

              Sono due donne che non restano isolate, ma che si cercano a vicenda, e insieme affrontano le sfide del loro presente: accogliamo anche noi l’invito, viviamo un’autentica solidarietà fatta di incontro, di cura reciproca, di assunzione comune di responsabilità, di servizio quotidiano e fattivo. Ricreiamo le ragioni e le forme della comunità, l’unica che può sostenere le nostre difficoltà e precarietà.

              Sono due donne che danno carne ad una promessa. Nella lettera agli Ebrei lo abbiamo sentito in maniera esplicita: “entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato»”. In questo corpo sono racchiusi i mondi della vita, e i mondi del lavoro. È in esso che possiamo fondar l’impegno a “assicurare a tutti la possibilità di far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno, le sue capacità, la sua iniziativa, le sue forze” (Fratelli tutti, 162).

              È l’impegno a mettere la persona umana e la sua dignità al centro di ogni impegno, di ogni politica, di ogni solidarietà, e anche di ogni preghiera. Perché è nel lavoro che si misura e si compie il nostro stare al mondo nella partecipazione alla continua creazione di Dio.

              Per tutti e per ciascuno, in tutto il mondo, anche qui, anche ora, l’obiettivo deve essere – ce lo ricorda instancabile papa Francesco – di consentire a tutti, davvero a tutti, di “consentire una vita degna mediante il lavoro”.

              Proprio nella sua enciclica sulla fraternità e sull’amicizia sociale – Fratelli tutti – papa Francesco ha parole illuminanti sul senso e il significato del lavoro umano:

              Per quanto cambino i sistemi di produzione, la politica non può rinunciare all’obiettivo di ottenere che l’organizzazione di una società assicuri ad ogni persona un modo di contribuire con le proprie capacità e il proprio impegno. Infatti, «non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro e della dignità del lavoro». In una società realmente progredita, il lavoro è una dimensione irrinunciabile della vita sociale, perché non solo è un modo di guadagnarsi il pane, ma anche un mezzo per la crescita personale, per stabilire relazioni sane, per esprimere sé stessi, per condividere doni, per sentirsi corresponsabili nel miglioramento del mondo e, in definitiva, per vivere come popolo” (Fratelli tutti, 162).

              Trovarci qui, insieme, a pregare il Signore, a celebrarne la presenza viva nella nostra storia nella Parola, nel Pane e nel Vino, nella comunità riunita, nel popolo in cammino, significa affidarci ancora una volta al suo aiuto, che invochiamo con tutto il cuore.

              Significa ricercare con Lui e tra noi le ragioni della solidarietà e dell’impegno comune, affinché tutte le strade di bene e di concordia possano essere percorse, tutte le vie di dialogo e di ricerca del bene comune intraprese e aperte, in uno sforzo di tutti, senza perdere mai fiducia e speranza.

              Significa chiedere a Maria santissima l’intercessione e la forza di seguirne l’esempio, per risorgere nella quotidianità, per non rimanere da soli, per condividere le ragioni e il sogno della speranza, per metterci a servizio gli uni degli altri.

              Per poter dire nell’imminenza del Natale, in un contesto difficile, gravido di preoccupazioni e di timori, ripetendo le parole che già abbiamo fatte nostre nel Salmo: “Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi”.

              Apri, Signore, cammini di solidarietà e di fraternità al nostro territorio, al mondo intero.

                Animare le comunità, luoghi di innovazione ed inclusione

                • Pubblicato inAcli
                Animare le comunità, luoghi di innovazione ed inclusione

                Al via un nuovo progetto Acli finanziato dalla Regione Veneto con fondi del Terzo Settore: 3 province venete coinvolte, 10 realtà partner, oltre 700 destinatari

                Animare le Comunità, favorire Laboratori di Inclusione. Parole con significati che non basta una riga per sintetizzarli in modo efficace; che riformulano l’acronimo di ACLI in chiave innovativa, dentro al mondo che conosciamo oggi. Parole che formano il titolo di un progetto, che è soprattutto un esperimento nuovo ed interessante dentro all’associazione. Al centro, le nostre comunità locali, che prima ancora di essere ri-animate, vanno ri-esplorate, ri-abitate, con processi partecipativi in cui trovi ascolto e spazio l’espressione delle diversità, delle fragilità e delle risorse individuali e collettive. Finanziato con fondi regionali del Terzo Settore, questo progetto nasce da un percorso che ha portato le Acli di Treviso, Venezia, Verona, coordinate dal livello regionale a mettersi insieme per condividere, scrivere ed ora realizzare attività di formazione e di animazione di comunità.

                “Sono previste diverse azioni – spiega Laura Vacilotto, coordinatrice regionale dei progetti Acli -; cominciamo con un percorso di formazione per volontari in modalità mista per rinforzare alcune abilità: la capacità di ascolto partecipato del territorio e di esplorazione generativa del contesto, il lavoro in rete, la costruzione di idee innovative ed inclusive, la mediazione culturale, le competenze digitali. Saranno attivati 4 sportelli, uno di pronto intervento, uno di portierato sociale, due di segretariato; delle esperienze di social cafè; delle iniziative di animazione di comunità”. Nel progetto verranno coinvolti tutti gli stakeholder interessati in ambito socio-culturale a livello provinciale e regionale.

                “In una realtà profondamente mutata dall’emergenza Covid, caratterizzata dall’emersione di nuove fragilità e bisogni, A.C.xL.I. punta a rafforzare e riqualificare la pratica del volontariato, per renderla capace di essere, in modo innovativo e al passo con i tempi, collante sociale in grado di favorire l’inclusione e di instaurare relazioni di aiuto – racconta Andrea Citron, presidente regionale Acli -. Saranno dunque riattivati contesti associativi già presenti nel territorio che durante la pandemia hanno faticato a rimodulare la loro operatività sia per i nuovi bisogni emergenti che per le limitazioni introdotte per il contenimento del virus. Inoltre, saranno sperimentate nuove forme di intervento, investendo su un welfare comunitario in grado di far confluire competenze ed energie oggi non raccordate tra loro, in cui il volontariato steso può giocare un ruolo di rafforzamento e sviluppo”.

                Il progetto si sviluppa dunque nelle province di Treviso, Venezia e Verona ed in particolare in alcune aree più colpite sul piano economico e sociale dalle conseguenze della pandemia: la città metropolitana di Venezia, la provincia di Verona, i comuni di “periferia” trevigiana Silea e Giavera del Montello; 4 i partner di progetto, 10 le organizzazioni che collaborano, oltre 700 i destinatari individuati.

                “Animare le comunità oggi significa in primo luogo porsi delle domande, far emergere i temi condivisi e cercare risposte non individuali e non astratte – conclude Laura Vacilotto -, ricordando che c’è sempre più di quanto riusciamo a vedere. Se l’oggi della pandemia ha acuito le diversità e le diseguaglianze, il ruolo di associazioni come le Acli è proprio far dialogare le idee con la realtà mettendo insieme tanti e diversi punti di vista”.

                  Assegno Unico: come rimpiazzerà bonus e detrazioni?

                  • Pubblicato inCAF
                  Assegno Unico: come rimpiazzerà bonus e detrazioni?

                  Tutti dovranno fare domanda per ottenere l’Assegno Unico, questo è poco ma sicuro. Le regole operative ancora non sono state rese note, ma almeno sappiamo per certo che ai fini dell'erogazione mensile spettante, il nucleo dovrà farne esplicita richiesta tramite i patronati o direttamente all’Inps. Detto altrimenti: in nessun caso l’assegno verrà erogato per diritto automatico.

                  Questo è un punto fondamentale che le famiglie dovranno tenere a mente: qualunque siano le condizioni o il livello economico del nucleo, l’assegno non verrà erogato senza aver prima presentato domanda. L’importanza di quest’aspetto è duplice: oltre infatti alla ragione evidente di non poter ricevere l’assegno, ce n’è anche un’altra ugualmente importante, ovvero non solo non si avrà diritto all’assegno, ma non si potrà più nemmeno fare affidamento su tutte le altre eventuali fonti di sostegno economico di cui la famiglia ha beneficiato sinora.

                  L’Assegno Unico sarà infatti una misura sostitutiva, cioè verrà a rimpiazzare in blocco tutta una nutrita schiera di misure economiche di cui dovremo dimenticarci a partire dal 1° gennaio 2022:Premio alla nascita 800 euro;

                  • Bonus Bebè;
                  • Fondo prestiti ai neo genitori;
                  • Assegni al nucleo familiare;
                  • detrazioni sui i figli a carico.

                  Prendiamo l’esempio più discusso e per certi versi quello più temuto: l’azzeramento delle detrazioni. Ciò significa, in termini pratici, che i genitori di figli minorenni, o maggiorenni a carico fino a 21 anni (perché tale sarà la fascia coperta dall’Assegno Unico: 0-21 anni), che sinora si sono visti riconoscere ogni mese in busta paga (o magari le hanno recuperate col 730) le detrazioni sui figli, dal 1° gennaio 2022 non troveranno più questa voce segnata sul resoconto dello stipendio, e tantomeno potranno farsela applicare a posteriori sulla dichiarazione dei redditi.

                  Questo sarà appunto uno degli effetti dell’introduzione dell’Assegno Unico universale, il quale – ribadiamo – dovrà essere per forza richiesto in modo tale da compensare con regolarità mensile la sostituzione di tutte le misure economiche che abbiamo sopra elencato, ivi comprese le detrazioni sui carichi fiscali (resta inteso che per i figli a carico al di sopra dei 21 anni le detrazioni resteranno in vigore).

                  Per richiederlo sarà necessario presentarsi presso un ente di patronato oppure seguire le trafila telematica del portale INPS. L’ISEE in tutto questo non sarà strettamente necessario, perché di fatto il diritto all’assegno verrà assicurato anche senza la presentazione dell’indicatore economico, ma è altrettanto vero che senza ISEE la richiesta della famiglia – pur essendo accolta – verrà comunque “retrocessa” nella fascia dell’erogazione minima riservata agli ISEE over 40.000, cioè pari a 50 euro mensili a figlio. Questo perché l’erogazione dell’assegno è stata appunto strutturata in funzione del valore ISEE: più è basso l’ISEE, più alto sarà l’assegno, e viceversa.

                  È chiaro quindi che se da una parte, per le famiglie più benestanti, il calcolo ISEE potrebbe rappresentare uno step trascurabile, perché già consapevoli che il loro ISEE andrebbe tranquillamente a pareggiare/oltrepassare il valore di 40.000 euro, dall’altra parte non sarà così per i nuclei più in ristrettezze, perché nel loro caso l’ISEE diventerà davvero decisivo, non tanto per il diritto in sé all’assegno, quanto per assicurarsi la quota mensile idonea in rapporto allo scaglione economico nel quale si collocano.

                  Luca Napolitano www.cafacli.it

                    Sottoscrivi questo feed RSS
                    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

                    Giorgio La Pira