"Ricomporre Babele. Ripartire dall'educazione per una nuova cittadinanza": questo il tema della 28^ Settimana sociale.
L'attuale contesto "liquido", che assomiglia a una nuova "Babele", presenta anche grandi opportunità e affascinanti sfide. La chiave per affrontarle sta nella parola "Educazione".
L'esigenza di comprendere, identificando spinte al cambiamento e piste per il riorientamento sollecita la partecipazione di tutti presso l'Auditorium Pio X a Treviso lunedì 29 e martedì 30 settembre, lunedì 6 e martedì 7 ottobre.
Lunedì 29 settembre
SOLO UN VERO PATTO EDUCATIVO CI SALVERÀ. Opportunità per una nuova coesione sociale nel mondo della complessità e della frammentazione
Saluto di Gianfranco Agostino Gardin, arcivescovo-vescovo di Treviso
Relazione introduttiva di Pierpaolo Triani, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e consigliere nazionale di Azione Cattolica
Scopo della prima serata è prendere consapevolezza dei fenomeni sociali che sono avvenuti e di come incidono sulla formazione delle persone. Il relatore offrirà un punto di vista “fondativo” e di inquadramento dell’esistente, evidenziando l’urgenza e la necessità di un nuovo patto educativo.
Martedì 30 settembre
INCONTRO E SCONTRO DI CULTURE: DA DISPERSIONE E DISORIENTAMENTO AD OPPORTUNITÀ
dibattito con Simone Faggi, vicesindaco e assessore all’Integrazione, Comune di Prato
Giorgio Gentilin, sindaco di Arzignano
Vengono proposte in questa seconda serata diverse esperienze di complessità sociale per pluralità di soggetti e culture, con una particolare attenzione a come alcune comunità locali sono state investite da rapidi mutamenti sociali. L’educazione all’incontro e alla diversità può essere la chiave per uno sviluppo dei nostri paesi e delle nostre città.
Lunedì 6 ottobre
I GIOVANI ABITANO UN PAESE PIÙ GRANDE… E VANNO VIA
tavola rotonda con Bruno Anastasia, ricercatore Veneto Lavoro
Lino Sartori, filosofo
Modera Luca Barbieri, giornalista Corriere Veneto
I giovani sempre più si spostano dall’Italia in Europa e nel mondo. Ma anche se il fenomeno sta diventando fisiologico e per molti aspetti naturale, le problematiche che esso assume per le giovani generazioni, per il nostro Paese e per le comunità che essi lasciano, spesso per sempre, non sono indifferenti. L’incontro tenterà di presentare le dimensioni di questa migrazione, non solo dal punto di vista economico e del lavoro ma anche da quello sociologico e di impatto sui nostri territori. (La serata è organizzata in collaborazione con la Scuola di Formazione sociale e politica “Partecipare il Presente”)
Martedì 7 ottobre
IL PATTO EDUCATIVO E SOCIALE: LA COLLABORAZIONE TRA SOGGETTI E IL RUOLO PUBBLICO DELLA FAMIGLIA
Francesco Belletti, presidente Forum nazionale delle Associazioni familiari
Quest’ultimo incontro si propone di portare a comune denominatore la necessità di ripartire da un progetto educativo come esigenza fondante di una comunità. E per far questo è necessario definire il chi e il cosa, ovvero i soggetti educativi, i loro ruoli e le responsabilità e la loro cooperazione attorno a riferimenti comuni e condivisi. A partire dalla famiglia, oggi spesso messa in discussione nel suo ruolo di cellula fondamentale della società.
Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio
Giorgio La Pira