"Anche quest'anno vivremo l'appuntamento 'Venite e vedrete', dove le porte della Casa della Carità rimarranno aperte a quanti vogliano condividere il cammino di un anno.
"In un tempo storico in cui sempre più si alzano muri e cresce la logica dell'indifferenza, desideriamo con tutto il cuore vivere questo semplice segno di comunione e di condivisione. Non è una giornata per mettere in mostra quello che si vive nella Casa della Carità. È luogo di accoglienza, di accompagnamento, di ascolto, di condivisione… di presenza, di vita.
"È un tentativo molto concreto di abitare le periferie esistenziali dell'umanità del nostro tempo. Ogni angolo, ogni frammento custodisce la storia sacra di chi, stretto dalla miseria e dalla sfiducia, si è ritrovato a vagabondare negli oscuri meandri della sopravvivenza e con tutte le forze cerca di ritrovare la sua verità di viandante, la sua anima di pellegrino, di cercatore instancabile della verità, della libertà, della gioia… della Vita.
"Allora per abbattere la logica dei muri vi invitiamo ad essere presenti per continuare ad alimentare la speranza di costruire ponti di riconciliazione, pace, giustizia, condivisione. In questo ottica avremo la possibilità di visitare la Casa della Carità, attraverso un gioco di ruolo, che permetterà di fare l'esperienza di chi vagabonda negli oscuri viottoli della sopravvivenza.
"Inoltre attraverso uno spettacolo, realizzato da alcuni giovani, avremo la possibilità di sperimentare la bellezza della vita e la gioia di essere dono per gli altri. La bellezza e la gratuità del dono riempiono il cuore e veramente salavo questa nostra umanità.
"Come in ogni Casa alla sera la famiglia si ritrova riunita intorno alla tavola, anche in Casa della Carità la giornata si concluderà con una cena comunitaria, alla quale tutti sono invitati per condividere lo spirito di famiglia che contraddistingue quest'opera segno."
Gioco di ruolo per visitare la Casa della Carità attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno.
Prenotazione obbligatoria: clicca qui
Presentazione del Bilancio Sociale 2018 di Caritas Tarvisina
Momento di condivisione e convivialità
Spettacolo liberamente tratto da Il Pentolino di Antonino di Isabelle Carrier. Con la compagnia Il Mulo di Ferro di Piombino Dese.
Fonte: caritastarvisina.it
Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio
Giorgio La Pira