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25 Anni della nostra storia

    25 Anni della nostra storia

    Acli Service Treviso srl festeggia i suoi primi 25 anni di storia: 25 mila clienti l’anno, 27 dipendenti, 11 sedi e servizi di fiscalità, contabilità, successioni, lavoro domestico, contratti di locazione. A Villa Braida un appuntamento con tutti i lavoratori e i volontari il 9 ottobre per festeggiare insieme. E lanciare il progetto di solidarietà internazionale che sarà sostenuto il prossimo anno collegato alla Campagna fiscale 2026.

    E’ tempo di festeggiare in Acli Service Treviso srl. Il 9 ottobre si riuniscono dirigenti, dipendenti ed amici per festeggiare i primi 25 anni di storia della società che per Acli si occupa di fiscalità, contabilità, successioni, lavoro domestico, contratti di locazione. “Sarà una occasione per tirare le fila del percorso fin qui fatto, festeggiare i risultati raggiunti e ringraziare quanti hanno dedicato energie, risorse e impegno nella strada compiuta” spiega Andrea Citron, presidente di Acli Service Treviso srl.
    E’ un traguardo “giovane” e significativo quello che taglia questa impresa che nasce dentro un’associazione di promozione sociale ma si misura con tutte le logiche del mercato e con le norme che regolano la vita delle aziende. “Siamo da sempre vicini ai cittadini che, rivolgendosi a noi, affrontano temi importanti come le tasse, i bonus, la fiscalità, la contrattualistica di colf o badanti, l’accesso alla casa… e per questo stesso motivo, grazie anche alla qualità professionale e umana dei nostri operatori, siamo un punto di ascolto e di orientamento importante – racconta Citron -; l’arrivo molto promozionato e sponsorizzato a livello centrale dell’online, anche su tutti questi adempimenti, non ha scalfito il fatto che le persone continuano ad arrivare nei nostri uffici dislocati su tutto il territorio provinciale, per essere consigliati e per gestire pratiche importanti per la loro vita quotidiana, dall’affitto al contratto di energia, dal modello 730 all’Isee per l’accesso ad agevolazioni e bonus”. Nata sulla spinta di due storici aclisti come Tiziano Mazzer e Giovanni Milanese, Acli service Treviso ha saputo negli anni guadagnare anche “quote di mercato” e posizionarsi tra i primi posti per numero di pratiche in provincia.

    25 ANNI E 25 MILA CLIENTI ALL’ANNO
    I dati, infatti, dicono un impegno sostanziale, dinamico e in continua progressione: 25 mila clienti l’anno, 27 dipendenti quasi esclusivamente con contratti a tempo indeterminato (non esiste di fatto più il lavoro stagionale legato alla campagna 730 perché il tempo della dichiarazione fiscale si è allungato e gli operatori vengono utilizzati anche per Isee e altre tipologie di pratiche specializzando molto il lavoro), 11 sedi di cui 3 di proprietà – Pieve di Soligo, Montebelluna e Mogliano Veneto, e altrettanti recapiti, spesso collegati poi all’altro servizio importante delle Acli, il Patronato, e ai Circoli territoriali. “La complessità sempre maggiore in materia fiscale e non solo ha richiesto ai nostri uffici negli anni di fare un importante salto di qualità – prosegue Citron -: le difficoltà della normativa, la necessità di tenere a mente più questioni, sia quando si invia un modello 730 che quando si accede ai bonus oppure si sigla un contratto di lavoro domestico o di locazione continuano a far sì che le persone abbiano necessità di consulenza ed intermediazione. In questi anni siamo cresciuti in servizi, in qualità professionale, in capacità di ascolto e di mediazione, sempre tenendoci in equilibrio tra essere una realtà nata in seno alle Acli e nel frattempo una srl che fattura e che sottostà alle regole delle società”.

    In occasione dei 25 anni è stato chiesto a tutti i lavoratori di votare tra tre progetti di solidarietà internazionale per selezionare quello che sarà sostenuto il prossimo anno con 1 euro per ogni modello 730 realizzato nella prossima campagna fiscale. I dipendenti hanno scelto il progetto di Ipsia, ong delle Acli nazionali, sulla rotta balcanica, per aiutare il centro di accoglienza di Bihac.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira