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Servizio Civile alle Acli di Treviso: tocca a Raoul!

    Servizio Civile alle Acli di Treviso: tocca a Raoul!

    Quando a inizio anno maturai la consapevolezza di essere ormai alla fine del mio percorso di studi universitario, mi resi conto della necessità di pensare al passo successivo da compiere. Dopo un quinquennio trascorso tra gli atenei di Padova, Milano e Kaunas, nel corso del quale ho potuto scoprire e sviluppare i miei interessi, ho deciso di cercare un’opportunità che mi potesse fornire nuovi stimoli e che mi potesse aiutare ad avvicinarmi a quel complesso mercato del lavoro che spesso rappresenta uno scoglio notevole per le nuove generazioni.
    In questo senso, la prospettiva del Servizio Civile Universale catturò, sin da subito, il mio interesse, essendo un’ottima occasione per l’inserimento dei giovani nel grande ecosistema appena menzionato, in un’ottica formativa a trecentosessanta gradi. Nello specifico, le Acli con il loro progetto “Essere protagonisti: fa’ la scelta giusta” hanno rappresentato la risposta alle mie necessità. Tale programma mi incuriosì in modo decisivo, data la mia passione per le dinamiche del diritto del lavoro e i miei trascorsi accademici sul tema.
    Iniziata da un paio di mesi, questa esperienza mi sta dando modo di scoprire una moltitudine di attività che fanno al caso mio, che mi aiutano ad approcciarmi e formarmi su tematiche specifiche quali quelle appartenenti al complesso mondo dei diritti dei lavoratori. Inoltre, sono potuto entrare in contatto con colleghe e colleghi pronti ad accogliermi e ad aiutarmi a muovere i primi passi in questa importante e variegata realtà, dandomi la possibilità di osservare e applicarmi nelle loro mansioni quotidiane, imparando, così, i segreti del mestiere.
    Mi ritengo molto soddisfatto della scelta che ho fatto e consiglio, senza dubbio, questo tipo di percorso stimolante e ricco di opportunità di crescita personale e lavorativa!

    Raoul Dalla Cia

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira