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#restoinregola. La campagna "umanitari" del Patronato

#restoinregola. La campagna "umanitari" del Patronato

Una campagna informativa sui permessi per motivi umanitari. L’hanno lanciata i Patronati in Italia aderenti al Cepa, tra cui il Patronato Acli.

Una delle principali novità del Decreto Legge n.113/2018 convertito nella Legge 132/2018, noto come Decreto Sicurezza, è, infatti, l’abrogazione del permesso di soggiorno per “motivi umanitari”, che resta valido solo fino alla scadenza, e che quindi non potrà più essere rinnovato, ma dovrà essere convertito in altro titolo di soggiorno valido.

Per i titolari di regolare permesso per motivi umanitari tale novità ha come immediata e diretta conseguenza l’interruzione dei processi di integrazione già avviati ponendo queste persone in una ulteriore condizione di fragilità e debolezza a causa del rischio concreto di cadere velocemente nell’irregolarità.

E’ per garantire dunque la corretta informazione sul Decreto Sicurezza e per mantenere alta l’attenzione delle persone, delle istituzioni e delle organizzazioni sul tema, che i Patronati del Cepa hanno deciso di lanciare la campagna informativa.

I messaggi fondamentali sono molto semplici:

  • I titolari di un permesso per motivi umanitari non sono dei “clandestini”
  • Se si è titolari di un permesso per motivi umanitari per proseguire il percorso di integrazione e per risiedere ancora regolarmente in Italia è necessario convertire, prima della scadenza, il proprio permesso di soggiorno per motivi umanitari in altro titolo di soggiorno valido

I Patronati sono un soggetto competente a cui rivolgersi per ottenere una corretta informazione e un patrocinio gratuito.

 

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Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

Giorgio La Pira