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E se andassimo tutti in gita scolastica a Sarajevo?

    E se andassimo tutti in gita scolastica a Sarajevo?

    Lunedì 26 novembre tre classi quinte dell’Istituto Salesiano San Marco di Mestre sono partite con i loro insegnanti per una gita scolastica decisamente insolita. Meta del viaggio d’istruzione è infatti Sarajevo, la capitale della Bosnia Erzegovina. Ad accompagnarli c'è anche Paolo Grigolato, presidente delle Acli provinciali di Venezia.

    Gli studenti dell’ISSM saranno infatti protagonisti di una sorta di “puntata zero” di un nuovo progetto delle Acli, che mira a sviluppare un ponte di dialogo e conoscenza tra gli istituti superiori veneziani e la realtà di Sarajevo. Si rafforza così il legame tra il mondo aclista e la capitale bosniaca, nato negli anni della guerra civile con l’invio di aiuti umanitari e proseguito nel periodo post-bellico con il sostegno economico alla ricostruzione di una città uscita martoriata da quattro anni di assedio.

    Oggi, a oltre vent’anni dalla fine della guerra, Sarajevo e la Bosnia vivono un altro tipo di emergenza, quella economica, aggravata dalla massiccia fuga di cervelli e da un precario equilibrio interetnico. “Quello che vogliamo proporre alle scuole – spiega Paolo Grigolato – è di prendere in considerazione tra le possibili mete delle gite scolastiche anche Sarajevo. Gli studenti potrebbero conoscere la realtà che ha vissuto la guerra a noi più vicina, in termini sia di tempo che di spazio. Una città che rappresenta un simbolo prezioso in Europa della convivenza interreligiosa e che ha molto da offrire anche dal punto di vista storico e culturale”.

    La promozione delle gite scolastiche a Sarajevo può portare ad uno sviluppo turistico della città, sostenendo in particolare i tanti giovani disoccupati. L’idea su cui si sta lavorando è quella di coinvolgere il Centro Pastorale, in grado di dare ospitalità ad una cinquantina di persone, nonché di affidare a giovani sarajeviti il ruolo di guide alla scoperta dei luoghi simbolici della città.

    La prima risposta positiva, come detto, è arrivata dall’Istituto Salesiano San Marco. “Siamo felici – commenta Claudia Cellini, preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’ISSM – di poter accompagnare i nostri studenti alla scoperta di una città la cui storia ha molto da insegnarci. È un’esperienza forte e arricchente, che speriamo lasci dei segni anche al di là dell’ambito più prettamente didattico”.

    “Quella che arriva da Sarajevo – conclude Grigolato – è una vera e propria lezione di pace. Le Acli credono nell’importanza di educare le nuove generazioni ad una cultura della pace e del dialogo interreligioso e interetnico. Mai quanto in questo momento storico c’è bisogno di sensibilizzare la popolazione alla convivenza con il diverso, alla riscoperta dei valori che hanno permesso nella nostra Europa il periodo di pace più lungo della storia”.

    Fonte: aclivenezia.it

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira