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32° Settimana sociale dei cattolici trevigiani

    32° Settimana sociale dei cattolici trevigiani

    La Settimana sociale dei cattolici trevigiani 2018 si propone di ripartire dall’esempio e dalle intuizioni del beato Giuseppe Toniolo: dalle innovative teorie su lavoro ed economia, a partire dalla centralità della persona umana; dalla valorizzazione della cooperazione e della piccola impresa; soprattutto, dalla sua capacità di mettere in circolo spiritualità, cultura e impegno.

    Il programma (scarica il pieghevole in fondo alla pagina) prevede quattro incontri di approfondimento tra il 10 e il 16 ottobre, che ripercorreranno il senso del "partecipare" secondo Giuseppe Toniolo: vero e autentico rimedio contro la disgregazione sociale.

    Un fitto dialogo con esperti e ospiti provenienti anche da ambiti diversi da quello spirituale, come il lavoro, l'impresa e la società, e arricchito dal monologo teatrale "Pacem in Terris".

    Il programma

    Gli incontri si tengono alle ore 20.30 presso l'Auditorium S. Pio X, in viale d'Alviano a Treviso.

    MERCOLEDÌ 10 OTTOBRE 2018: PARTECIPARE LA STORIA

    Introduzione di Gianfranco Agostino Gardin, arcivescovo-vescovo di Treviso.

    Intervento sulla figura di Giuseppe Toniolo, a cura del gruppo promotore, e relazione di Marco Impagliazzo, presidente Comunità di S. Egidio e professore ordinario di Storia contemporanea all’Università Roma 3.

    VENERDÌ 12 OTTOBRE 2018: PARTECIPARE IL LAVORO E L’IMPRESA

    Breve introduzione su Toniolo, l’economia e il lavoro.

    Esperienze Alternanza Scuola-Lavoro, Federico Callegari, responsabile Area studi e Sviluppo Economico Camera di Commercio Treviso-Belluno.

    Il “Welfare aziendale” strumento di partecipazione dell’impresa, Fabio Streliotto, co-founder Innova Srl.

    LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2018: PARTECIPARE IL CONFLITTO E LA PACE

    Intervento su Toniolo, la Pace e il Diritto internazionale. "Pacem in Terris", Monologo teatrale di Lucilla Giagnoni.

    MARTEDÌ 16 OTTOBRE 2018 PARTECIPARE LA SOCIETÀ

    Democrazia e populismi, prof. Antonio Maria Baggio, professore ordinario di Filosofia Politica all'Istituto Universitario Sophia (in collaborazione con l’associazione Partecipare in presente).

    La presentazione

    Proprio cento anni fa, il 7 ottobre 1918, a poche settimane dalla fine della Grande Guerra, moriva Giuseppe Toniolo. Economista, sociologo, docente universitario, uomo di riferimento per la Chiesa di quei decenni, anticipatore di tanti temi della Dottrina sociale e fondatore delle Settimana sociali dei cattolici italiani.

    Questi alcuni dei tanti motivi per i quali Toniolo merita di essere ricordato, e ristudiato. Fu proprio Treviso la sua città natale, nel 1845. E fu sempre legato, più in generale, alla Marca trevigiana, avendo sposato Maria Schiratti di Pieve di Soligo, località dove è sepolto. Giuseppe Toniolo fu anche laico esemplare e uomo di profonda spiritualità, tanto da essere beatificato nel 2012.

    Fu uomo di speranza, mosso dalla profonda percezione della presenza di Dio nella vicenda umana. La vera e propria “spiritualità dell’azione” che praticò e teorizzò è quanto mai necessaria oggi, nel momento in cui assistiamo al ripiegamento della fede cristiana nell’intimismo e nella sfera privata, all’affievolirsi della speranza e della fiducia nel futuro, alla perdita di incisività dei cattolici impegnati nel sociale, nell’economia, nella politica.

    Questa Settimana sociale dei cattolici trevigiani non vuole però essere una celebrazione rivolta al passato, ma l’attualizzazione di alcune intuizioni di Toniolo, noto per la sua multidisciplinarietà. Come parola di sintesi è stato individuato un verbo, “Partecipare”.

    Per Giuseppe Toniolo “partecipare” rappresentava il vero e l’autentico rimedio alla disgregazione sociale, causato in buona parte dalle deviazioni del capitalismo dell’epoca perché poteva aprire alle classi lavoratrici l’acquisizione legittima e l’impiego utile del capitale.

    La partecipazione, però, chiede di essere declinata in molteplici formule, indispensabili per dare concretezza a un concetto che altrimenti resta una vaga formula evocativa. E il Toniolo si spese a tutto campo, senza risparmio di energie in quest’opera coinvolgendosi in prima persona, “partecipando”, sia in ambito economico, che in quello politico e sociale.

    Partecipazione, per Toniolo, significava la ricerca continua di una pienezza di vita e di dignità per tutti gli uomini; ricerca incessante di superamento degli ostacoli personali, istituzionali o strutturali, che limitano in concreto, nelle circostanze storiche effettive, la piena manifestazione della dignità umana.

    Partecipazione, dunque, come modo di esprimere l’aspirazione diffusa alla vera libertà, alla consapevolezza autentica, al desiderio di assunzione di responsabilità per tutti e per ciascuno, nella solidarietà di tutti e di ciascuno, in una sfera di applicazione che interessa tutte le esperienze, tutti i momenti, tutte le fasi della vita personale e sociale.

    Così concepita, la partecipazione è un valore da promuovere e da sviluppare, comporta un impegno continuo, incessante, di formazione e di azione, di acquisizione di conoscenze e di loro continua applicazione.

    La trentaduesima Settimana sociale dei cattolici trevigiani, si propone allora di riprendere e di riattualizzare questa singolare “spiritualità dell’azione” in alcuni ambiti nei quali i cristiani sono chiamati a dare il proprio contributo di partecipazionela storia, intesa come la risposta del laico cristiano alle sfide del momento; il lavoro e l’impresa, mantenendo uno sguardo attento a nuove forme di partecipazione, come l’alternanza scuola lavoro e il welfare aziendale; la pace, ricordando il profetico impegno del Toniolo per il Diritto internazionale e dando spazio a un monologo teatrale sulla “Pacem in Terris”; la società e la democrazia.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira