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Le nostre volontarie si raccontano. Febbraio 2018

Daniela e Silvia hanno iniziato il loro periodo di Servizio civile a novembre 2017. In occasione della formazione residenziale di tutti i volontari delle Acli del Triveneto, entrambe fanno il punto del loro percorso all’interno delle Acli di Treviso.

Guardare le cose con occhi diversi

Sono passati 3 mesi dall’inizio di questa mia nuova esperienza di Servizio civile. In questo periodo, grazie alle persone con cui lavoro ogni giorno, a quelle che ho incontrato in questo intervallo di tempo  e alla formazione che ho svolto, sono consapevole di aver acquisito nuove conoscenze e nuove capacità. Ho imparato a mettermi in gioco in diversi ambiti, che vanno oltre le competenze acquisite all’università. Inoltre, stare a contatto con le persone, mi ha permesso e mi permetterà di imparare a guardare determinate cose con occhi diversi, occhi di chi ha bisogno di specifiche esigenze, occhi di chi ha delle priorità diverse.

Sento di poter dire che sto vivendo questa esperienza con la consapevolezza di poter sperimentare le mie idee, crescere dal punto di vista formativo anche attraverso il cosiddetto “imparare facendo”. Sento che questa scelta, presa perché spinta dal desiderio di fare un anno di Servizio Civile, mi aiuterà un domani nell’esercizio della professione di psicologa.

Daniela volontaria in Servizio civile nazionale 2017/2018

Un’opportunità per comprendere il mondo del lavoro

Ho scelto di svolgere il Servizio civile perché, dopo la laurea magistrale in Psicologia, mi sembrava un’ottima opportunità per iniziare a comprendere il mondo del lavoro e ad inserirmi gradualmente in un contesto lavorativo. Il mio progetto “Diretti ai diritti” alle Acli Provinciali di Treviso, ha come destinatari persone che vivono situazioni a rischio di marginalità sociale e si propone, tra le sue finalità, la creazione di uno spazio di ascolto. In questi primi tre mesi, ho conosciuto persone nuove e sono stata inserita in un ambiente molto diverso da quelli sperimentati durante i tirocini universitari.

La parola che userei per descrivere il mio primo impatto con il Servizio Civile è, quindi, novità. All’inizio questa novità mi ha lasciato un po' spaesata proprio per la diversità rispetto alle precedenti esperienze, ma ora sto iniziando ad ambientarmi e ad entrare nel vivo del mio progetto. In particolare, sto imparando come formulare e organizzare dei progetti in ambito sociale, cosa che credo mi sarà molto utile anche per il mio futuro professionale.

 Silvia volontaria in Servizio civile nazionale 2017/2018

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Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

Giorgio La Pira