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Lavori usuranti, difficoltosi e gravosi: chi andrà in pensione prima?

    Lavori usuranti, difficoltosi e gravosi: chi andrà in pensione prima?

    Dopo gli ultimi incontri con le Organizzazioni Sindacali, ed in vista della prossima approvazione della Legge di Bilancio per il 2018prendono corpo con maggiore chiarezza gli impegni del Governo sul “cantiere” della previdenza.

    Il tema percepito con più urgenza ed attenzione è, certamente, l’innalzamento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia ed anticipata, previsto dalla normativa vigente a partire dal 1 gennaio 2019 e già quantificato dall’ISTAT (in base all’andamento dell’aspettativa di vita) in 5 mesi.

    In particolare, oltre a voler rivedere nel loro complesso i meccanismi di adeguamento dei requisiti pensionistici a partire dal 2021 e ad istituire una commissione che valuti su base scientifica la gravosità delle occupazioni, l’Esecutivo si è impegnato nell’immediata esenzione dall’innalzamento del 2019 per 15 categorie di occupazioni ritenute particolarmente gravose.

    L’emendamento presentato il 23 novembre 2017 dall’Esecutivo alla manovra prevede come annunciato che 15 categorie impegnate in lavori gravosi siano esentate dall’aumento automatico dell’età pensionabile a 67 anni che scatterà per tutti gli altri dal 2019. Nel 2019 saranno esonerati dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni 14.600 persone impegnate in lavori ‘gravosi, si prevede per il primo anno un costo di 100 milioni e nel triennio fino al 2021 quasi 385 milioni.

    Non si tratta, certo, di una contro-riforma previdenziale, ma rappresenta un ulteriore meccanismo di flessibilità rispetto alla rigidità che da subito ha caratterizzato la Riforma Monti Fornero.

    Di seguito il riepilogo della lavorazioni rilevanti e, in sintesi, le opportunità previdenziali che meritano di essere valutate ed approfondite nei nostri uffici.

    Lavori usuranti

    4 categorie con possibilità di accesso a pensione con le regole ante Fornero

    1. Lavoratori impegnati nelle seguenti mansioni particolarmente usuranti:

    • Lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
    • lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e   ornamentale;
    • lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
    • lavori in cassoni ad aria compressa;
    • lavori svolti dai palombari;
    • lavori ad alte temperature: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
    • lavorazione del vetro cavo: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
    • lavori espletati in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuamente all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
    • lavori di asportazione dell’amianto: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.

     2. Lavoratori notturni che possano far valere una determinata permanenza nel lavoro notturno, con le seguenti modalità:

    • lavoratori a turni, che prestano la loro attività di notte per almeno 6 ore, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero minimo di giorni lavorativi annui non inferiore a 78 per coloro che perfezionano i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 ed il 30 giugno 2009, e non inferiore a 64, per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009;
    • lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.

    3. Lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”

    4. Conducenti di veicoli pesanti, di capienza complessiva non inferiore ai nove posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto.

    Questi lavoratori, a condizione che abbiano svolto le lavorazioni usuranti per un determinato periodo di tempo, hanno la possibilità di accedere al pensionamento anticipato secondo il meccanismo delle quote, in vigore prima della Riforma Monti Fornero. Inoltre, se in possesso di almeno 52 settimane di contributi effettivi prima del 19esimo hanno di età, possono beneficiare della pensione anticipata riservata ai cosiddetti lavoratori precoci.

    Lavori difficoltosi e rischiosi

    11 categorie con possibilità di accesso all’APe Sociale e alle Pensione precoci

     Sono lavoratori che svolgono da almeno sei anni in via continuativa una delle seguenti attività:

    1. operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
    2. conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
    3. conciatori di pelli e di pellicce;
    4. conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
    5. conduttori di mezzi pesanti e camion;
    6. personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
    7. addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
    8. insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
    9. facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
    10. personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
    11. operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

    Questi lavoratori, in presenza della altre condizioni di legge, possono accedere all’Ape Sociale o alla pensione anticipata dei lavoratori precoci nel rispetto delle disponibilità economiche stanziate.

    Lavori gravosi

    15 categorie con possibilità di esenzione all’adeguamento aspettative di vita

    Elenco dei lavori gravosi esclusi dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni dal 2019:

    • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; conciatori di pelli e pellicce;
    • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
    • conduttori di mezzi pesanti e camion;
    • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
    • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza; insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
    • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
    • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
    • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti

    Alla seguente lista, che corrisponde a quella dei lavoratori ammessi all’Ape social, si aggiungono altre quattro categorie aggiunte nell’elenco degli esclusi dalle novità della riforma pensioni stilata al momento dal Governo:

    • operai siderurgici;
    • marinai;
    • operai agricoli;
    • marittimi.

    Se confermato, questi lavoratori, in presenza della condizioni di legge, sono esonerati dai 5 mesi di innalzamento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia e contributivi per la pensione anticipata previsti a decorrere dal 1 gennaio 2019.

    Fonte: Patronato Acli

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira