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20 giugno 2016: Giornata mondiale del rifugiato

    20 giugno 2016: Giornata mondiale del rifugiato

    Sono 65,3 milioni le persone fuggite a causa di guerre e violenze nel mondo fino alle fine del 2015. È quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Unhcr, l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati. I dati sono stati resi noti oggi, Giornata mondiale dei profughi.

    I PAESI OSPITI. I Paesi che ospitano il maggior numero di profughi, si legge nel rapporto, sono la Turchia (con 2,5 milioni di persone), il Pakistan (con 1,6 milioni), il Libano (con 1,1 milioni), l'Iran (con 949.400), l'Etiopia (con 736.100) e la Giordania (con 664,100). L'agenzia sottolinea che alla fine dello scorso anno le regioni in via di sviluppo accoglievano circa 14 milioni di rifugiati, rispetto ai 2,2 milioni ricevuti dai Paesi delle aree sviluppate. Anche se in termini assoluti è la Turchia il Paese che ospita il maggior numero di rifugiati, il Libano è quello che ne ospita di più rispetto alla sua popolazione (183 rifugiati ogni 1.000 abitanti).

    I PAESI DA CUI SI FUGGE. Tra i Paesi di origine quello da cui proviene il maggior numero di rifugiati è la Siria (con 4,9 milioni di persone fuggite dal Paese), l'Afghanistan (2,7 milioni) e la Somalia (con 1,1 milioni).

    GLI SFOLLATI INTERNI. La Colombia (6,9 milioni), la Siria (6,6 milioni) e l'Iraq (4,4 milioni) sono invece gli Stati che hanno il maggior numero di sfollati interni anche se, soprattutto nel caso del Paese sudamericano, si tratta di rifugiati di lungo corso. "In Colombia - spiega l'Unhcr - pochi sfollati interni sono tornati al proprio luogo di residenza e il governo ha riportato 113.700 nuovi casi di sfollati" nel 2015.

    IL DRAMMA DEI BAMBINI. Secondo l'Unhcr, il 51% dei rifugiati nel mondo sono bambini, molti dei quali abbandonati soli nei propri Paesi, come emerge dai quasi 100mila richieste di asilo presentate da bambini separati dalle famiglie.

    LE RICHIESTE DI ASILO. Nel 2015 si è registrato un altro record in termini di richieste di asilo nei Paesi industrializzati, con quasi 2 milioni di domande, facendo salire così a 3,2 milioni le pratiche ancora pendenti. Il Paese dove sono state presentate più richieste è la Germania (441mila), seguito dagli Stati Uniti (172mila casi), gran parte dei quali da cittadini centroamericani in fuga dalle violenze.

    CHI RITORNA A CASA. Nel 2015 solo 201mila rifugiati hanno potuto fare rientro nel proprio Paese d'origine, principalmente in Afghanistan, Sudan e Somalia. Altre 107mila persone sono state ammesse per il reinsediamento in 30 Paesi, ossia lo 0,66% dei rifugiati registrati dall'agenzia dell'Onu.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira