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6 migranti a casa mia

    6 migranti a casa mia

    La famiglia Calò di Camalò di Povegliano è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell'onorificenze al Merito della Repubblica Italiana.

    Qui di seguito una intervista al prof. Antonio Calò sul senso della sua decisione e sulle prime riflessioni a margine di questa esperienza di accoglienza. LEGGI L'INTERVISTA >>>

    «Esprimo la grande soddisfazione delle Acli per le onorificenze conferite questa mattina dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - ha detto Gianni Bottalico, presidente nazionale Acli -. Queste interpretano il sentire comune del popolo che riconosce il merito della solidarietà: sono i cittadini che operano quotidianamente al servizio degli altri o che spontaneamente sono capaci di straordinari gesti di altruismo coloro che vanno indicati dalle Istituzioni come modello del vivere sociale e come base per un futuro di solidarietà».

    «Questi sono i fronti attraverso cui si contribuisce a rendere il Paese migliore, da cui si sprigiona una nuova idea di società e da cui si opera una difesa civile della Patria dai mali dell'abbandono, dell'indifferenza e dell'esclusione sociale. La scelta odierna del Presidente della Repubblica non può che essere interpretata da parte della società civile e del terzo settore come un grande incoraggiamento a proseguire nell'opera quotidiana a favore dei più deboli e bisognosi, dei poveri, sapendo che i cittadini più grandi sono coloro che senza clamore spendono la loro esistenza per il bene del prossimo e per il bene comune».

     

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira