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Ipsia premiata nel progetto We love people di Ali

    Ipsia premiata nel progetto We love people di Ali

    Ipsia Treviso nel mese di febbraio 2015 ha partecipato al progetto “We love people” presentato dall’azienda Alì Supermercati S.p.A. in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato di Treviso.

    Ogni mese, nei punti vendita trevigiani dell’Alì e dell’Aliper che sostengono quest’offerta, vengono predisposte tre urne; ogni contenitore corrisponde ad una associazione locale di promozione sociale e non avente scopo di lucro.

    Al momento del pagamento della spesa, ai clienti viene consegnato un gettone; la persona può decidere in quale urna collocare il gettone.

    Alla fine del mese, vengono conteggiati i gettoni che sono stati collocati nelle tre urne; questo serve per poter distribuire -in base al peso e quindi alla preferenza dei clienti - i 1000€ che vengono stanziati al mese alle tre associazioni partecipanti.

    Il supermercato dove Ipsia Treviso ha aderito alla proposta “We love people” è quello di Treviso in via Nicola di Fulvio (quartiere Santa Bona).

    Le altre due associazioni che hanno partecipato sono state una scuola primaria di Treviso e una associazione teatrale di Carbonera (TV).

    Ipsia Treviso ha voluto focalizzare l’attenzione sui campi di volontariato “Terre e libertà”.

    Questa scelta è stata fatta per due motivi: il primo è quello di poter sostenere economicamente i giovani ragazzi che partono per i campi d’animazione in Paesi sicuramente più bisognosi del nostro; la seconda motivazione è quella di pubblicizzare (e magari stimolare) le persone a partecipare all’iniziativa.

    L’importo che la “nostra” associazione ha ricevuto è di 274,40.

    Questa cifra è sen’altro un buon risultato perché è un valido aiuto -non indifferente- alle varie spese di programmazione e gestione dei campi di volontariato “Terre e libertà”.

    Proprio per questo Ipsia Treviso ringrazia vivamente Alì per averci dato la possibilità di partecipare all’iniziativa e per l’aiuto economico; inoltre siamo grati anche a tutti i clienti che con il loro gesto hanno dimostrato una sensibilità e una vicinanza verso il tema del volontariato giovanile in Paesi non facili come quello balcanici e quelli africani.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira