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Sulle ultime primarie e sulle prossime regionali

    Sulle ultime primarie e sulle prossime regionali

    I CITTADINI VENETI AL VOTO, GUARDANDO AL FUTURO. Intervento di Andrea Citron. presidente provinciale Acli

    Con le primarie di domenica 30 novembre si è ufficialmente stabilito chi sfiderà il governatore Luca Zaia alle elezioni regionali della prossima primavera.
    Come Acli di Treviso abbiamo sostenuto la bontà dello strumento delle primarie, ritenendolo in grado di suscitare partecipazione a partire dal confronto vero sui temi che stanno a cuore a cuore ai cittadini.
    Certo, non servono se il candidato vincente è deciso a priori, se il principale partito che le organizza è il primo a mostrarsi tiepido verso la loro utilità e non si sforza di promuovere il dibattito tra i contendenti.

    Del resto, se il candidato “migliore” è già scelto, e se questo è giustamente impegnato anche in altri ambiti politici, perché dovrebbero essere i cittadini a trovare lo spazio e il tempo per dibattere, confrontarsi sulle diverse idee riguardo la “cosa pubblica”? E decidere, poi, di prendere dalle proprio tasche, sempre più vuote, due euro e andare a fare compagnia per almeno dieci minuti a quei “mitici” volontari che tengono aperti per una intera giornata i seggi disseminati capillarmente sul territorio?

    Invece, i cittadini veneti ci hanno ancora una volta stupito: nonostante una diminuzione sensibile rispetto ai 150 mila votanti delle primarie di un anno fa (per non parlare dei 257 mila che scelsero Prodi nel 2005), in quasi 40.000 mila hanno deciso di sfidare, oltre a tutto il resto, anche il maltempo e si sono recati ad esprimere una preferenza.

    Questo, per noi, è segno di voglia di partecipazione, anche se sempre più numericamente flebile, di segnare il cambiamento, di incidere su ciò che sarà il futuro per tutti no.

    I cittadini hanno scelto chi, secondo loro, è la sfidante in grado di impensierire l’attuale governatore del Veneto; e già questo è un risultato che fa bene alla democrazia e allontana il populismo.

    Vedremo tra qualche mese quanto la scelta potrà risultare azzeccata, per il momento pretendiamo che si trovi, ora sì, tempo di dibattere sui temi, sulle questioni aperte, sui problemi che toccano tutti noi cittadini veneti.

    Come Acli non ci stancheremo mai di ricordare a entrambi i candidato che non avremo un grande futuro senza un cambio di marcia deciso su alcuni nodi particolarmente problematici: la vivibilità ambientale del nostro territorio regionale; il sistema di welfare e le forme di assistenza alle fasce più bisognose della nostra società; la trasparenza e la correttezza del sistema politico veneto; la formazione e l’indirizzo al lavoro dei nostri giovani; il sostegno alle famiglie e a quella straordinaria e coraggiosa scelta che è oggi il decidere di diventare genitori.

    Le Acli non si tireranno indietro e da subito si mettono a disposizione per contribuire, insieme naturalmente agli altri corpi intermedi, a costruire quella rappresentanza popolare da cui possano maturare nuove vie di partecipazione, quanto mai utili in questo momento a chi voglia riscrivere una seria agenda di lavoro per il prossimo mandato.

    Auguriamo buon lavoro sia ad Alessandra Moretti che a Luca Zaia, convinti che entrambi faranno il possibile per essere all’altezza di questa straordinaria Regione e dei cittadini veneti, che con la loro partecipazione dimostreranno, ancora una volta, di essere il motore di ogni possibile cambiamento.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira